L'eone (dal greco aion; in latino tardo aeone, "età", "periodo")
appare come un uomo dalla testa leonina (il principio solare ed estivo
legato all'elemento fuoco) ed il corpo avvolto da un serpente
(l'aspetto sotterraneo, invernale ed umido corrispondente alla terra),
con lo scettro, la chiave ed il fulmine tra le mani. Personifica la
linfa vitale ed il fluido che continua ad esistere dopo la morte del
corpo. Venerato come "Anima del mondo" , "Signore della luce" ed
emanazione dell'Essere divino, simboleggia il tempo eterno che governa
la sfera delle stelle fisse. Contiene dentro di sé tutte le
opposizioni cosmiche. Un eone, o "Grande secolo", è composto da
mille anni terrestri. Il passaggio da un eone all'altro coincide con la
fine di un'epoca e l'inizio di un nuovo ordine spirituale. Nelle
religioni astrolatriche di origine caldaica, fu identificato con il Caelus aeternus, e divenne
così una divinità sia spaziale sia temporale. Tale
divinità acquistò poi un carattere personale. Il dio
persiano Aion era, come dio originario, una personificazione del tempo
della Terra e significava sia età dell'uomo che eternità.
In Euripide, Eone è figlio di Crono; in alcuni culti più
tardi, probabilmente orfici, è presente la sua personificazione:
in una festa che si teneva ad Alessandria nel santuario di Core,
il 6 gennaio, il simulacro della dea veniva esposto, e si annunciava
che la dea aveva partorito Eone, il dio dell'eternità (si
riteneva che questa personificazione rappresentasse l'anno). Eraclito
dice: "Lui è un bambino che gioca come un bambino e sposta le
figure sul tavoliere. Il regno è di un bambino". Eone figura
come personaggio di rilievo nelle Dionisiache
di Nonno di Panopoli, dov'è in connessione con divinità
alate dalla testa di leone. In Platone (Timeo) l'aion è una
struttura atemporale in cui hanno luogo tutti gli eventi ed i processi
temporali, e che assume perciò nei confronti del tempo una
priorità ontologica (concezione assunta, attraverso il
neoplatonismo, dalla teologia e dalla metafisica cristiane). Da
neoplatonici e gnostici il termine fu usato per indicare esseri
derivati dalla divinità per emanazione, con funzione di
intermediari fra la divinità stessa ed il mondo sensibile;
mentre nella gnosi giudaica erano considerati eoni la luce e le tenebre
(come dualismo irriducibile del bene e del male), le varie correnti
gnostiche distinsero numerosi eoni, destinati a rifondersi nel pleroma,
il principio supremo.
Nei giorni 8, 9 e 10 Aprile
dell'anno 1904, esattamente per un'ora, da mezzogiorno all'una, mentre
Aleister Crowley era al Cairo le divinità di Nuit, Hadit e
Hoor-paar-kraat attraverso Aiwass, un'entità preterumana,
un'Intelligenza incorporea extraterrestre (che negli anni a venire
identificò
col suo "Santo Angelo Guardiano") gli
dettarono il succo del libro che costituisce il più
importante documento magico del Nuovo Eone: il Liber AL vel Legis, tecnicamente
considerato l'ultimo grande tantra, annunciando l'inizio di una nuova
epoca: l'epoca di Horo che avrebbe sostituito quella del dio morente.
(Nel 1909 Crowley ritrova il
manoscritto del Liber Legis,
che nel frattempo era andato perduto)
Crowley riconobbe alcune prove dell'inizio del regno di Horus sulla
terra nella diffusa turbolenza ed irrequietezza che aveva già
prodotto parecchie guerre minori ed una guerra maggiore nel primo
decennio del Nuovo Eone. Egli indicava una possibile connessione
occulta tra la pubblicazione del Libro della Legge e lo scoppio di
queste guerre. Poco prima della sua riedizione nel 1936,
allorchè Crowley fece dei passi affinchè il Liber AL
venisse presentato in base alle istruzioni date nel libro stesso, egli
pubblicò il monito riprodotto nella tavola 8. Sebbene la guerra
del 1939-45 non sia scoppiata entro i nove mesi dalla sua
pubblicazione, ebbero luogo alcuni incidenti politici che Crowley
interpretò come una prova dell'intrinseco potere di AL di far
sentire se stesso. L'inizio vero e proprio delle ostilità, che
ebbe luogo pochi mesi dopo, era da lui considerato come quel "battesimo
di sangue" tradizionalmente associato alla nascita di un nuovo eone:
Vi è un'Operazione Magica della
massima importanza: l'Inizio di un Nuovo Eone. Quando diviene
necessario proferire una Parola, l'intero Pianeta deve essere bagnato
di sangue. Prima che l'uomo sia pronto ad accettare la legge di
THELEMA, deve essere combatutta la Grande Guerra. Questo Sacrificio
cruento è il punto critico della Cerimonia Mondiale della
Proclamazione di Horus, il Figlio Incoronato e Vincitore, a Signore
dell'Eone.
Sebbene il sangue fosse il principale veicolo d'energia magica
nell'Eone di Osiride caratterizzato dal sacrificio di sangue e dal 'dio
morente', nell'eone corrente - l'Eone di Horus - il mestro è
seme. Il cambiamento da sangue a seme è simbolicamente implicito
nella transizione astronomica dai Pesci all'Acquario, un cambiamento di
coluro equinoziale. I Pesci, col loro simbolismo di pesce ed acqua,
rappresentavano la vagina la cui emanazione acquosa o liquida, il
sangue, era la sorgente di energia magica; la sua formula era Cambiamento nella Materia.
L'Acquario d'altra parte, simboleggia l'elemento aria, etere o spazio
infinito, e la sua formula è Cambiamento
nello Spirito; e lo spirito o respiro è simboleggiato da
zero o zro (seme) e dal Folle dei Tarocchi. Esso implica
quindi una rivoluzione senza sangue, o spirituale, piuttosto che una
guerra con spargimento di sangue. La formula del corrente eone è
"l'appassionata Unione
degli opposti", e suggerisce il battesimo dello spirito che Crowley
attendeva ansiosamente quando scriveva "L'unica speranza di evitare un
conflitto che sarebbe da ultimo fatale... risiede nella rivoluzione
spirituale". Il battesimo di sangue provocato dalla grande guerra non
era
un'immissione del Nuovo Eone, ma piuttosto un'offerta di addio al
vecchio. Onde Crowley anticipò, nella sua vita successiva, una
rivoluzione spirituale in contrasto con lo spargimento di sangue
causato da una guerra o da una rivolta proletaria.
Aleister Crowley vide delle somiglianze tra il suo vangelo
di
Thelema ed il nuovo ordine progettato da Hitler. Vi sono due versioni
di una storia, ritenuta vera da Crowley e da alcuni suoi seguaci, circa
il fatto che Hitler abbia creduto a certi principi crowleyani. Una
è
impossibile, e l'altra è estremamente improbabile. Entrambe si
concentrano su Marthe Künzel di Leipzig (leader del ramo tedesco
dell'O.T.O. e dell'Astrum Argentinum di Crowley), a cui Crowley nel
1925 disse che il paese che per primo avesse adottato il suo Libro della Legge come testo
ufficiale sarebbe divenuto la nazione guida del mondo. Le due versioni
della storia affermano, l'una che Marthe
Künzel, amica di Rudolf Hess, gli fece conoscere il Libro della
Legge
quando sia lui che Hitler erano in prigione a Landsberg; l'altra che
"introno al 1926 o al 1927" ella si convinse che Hitler fosse "il suo
discepolo magico" ed in qualche maniera fece in modo di fargli
pervenire una copia della pubblicazione di Crowley. Non vi sono prove
autentiche che Hitler abbia mai sentito parlare della Legge di Thelema
di Crowley. In un periodo tra il 1942 ed il 1944, Crowley annotò
la sua
copia dell'Hitler parla di
Rauschning, segnando le corrispondenze tra le idee di Hitler
così come
venuvano riportate dall'autore ed il Liber AL. In molta
dell'amoralità
di Hitler il mago trovò somiglianze con il suo stesso credo. La
realtà
soprannaturale in cui Hitler si muoveva attraeva Crowley, che abitava
un universo ugualmente strano. Crowley mise in evidenza tutti i
passaggi dove Hitler faceva riferimento, secondo il resoconto di
Rauschning, ad un nuovo ordine mondiale od al collasso del vecchio
sistema di valori. Si tratta di generiche aspettative sulle quali
entrambi potevano trovarsi d'accordo. Dove Rauschning riportava
l'ammissione di Hitler circa la sua manipolazione del fanatismo di
massa, Crowley commentava: "Questa politica era sicuramente implicita
in Aiwas nel Libro, con i suoi slogan, i suoi festini e le sue
libertà.
Quello che ci manca è l'oratore N.1". Le corrispondenze che
Crowley
notò sono spesso praticamente impossibili. Pagina dopo pagina
Crowley
prende le parti di Hitler contro Rauschning, esaltando la presenza
magnetica del Leader e le voci che il dittatore avesse una stanza
decorata con "nudi osceni". Alla fine della sua lettura Crowley era
giunto alla conclusione che Hitler fosse probabilmente un "Fratello
Nero", continuò a spacciare la leggenda secondo la quale le
similitudini - della cui esistenza era convinto - fossero state
ispirate da Marthe Künzel e dal suo testo sacro.
Sia Israel Regardie che Christian Bouchet hanno giustamente
sottolineato le implicazioni anti-democratiche ed elitiste del Liber
Legis. Secondo Regardie, nel Liber Legis, "non c'è spazio
[...] per la
democrazia, nè rispetto per l'uomo comune". Crowley sostenne
sempre,
per la verità, di non essere l'autore del libro e che dunque
esso non
rispecchiava necessariamente le sue opinioni personali. Regardie ha
però mostrato, senza voler entrare nel merito
dell'"autenticità"
dell'esperienza medianica di Crowley, che i concetti espressi nel libro
sono perfettamente compatibili con le idee che l'occultista inglese
espresse tutta la sua vita.
E' vero che diversi elementi sembrano trasparire già abbastanza
chiaramente dai suoi versetti: la componente anticristiana, la
questione della libertà sessuale, l'elemento elitario. Tuttavia
la sua natura "ispirata" ed il suo stile oracolare possono prestarsi a
molteplici interpretazioni, e sarebbe facile proiettare su di esso idee
che non rispecchiano necessariamente quelle di Crowley. I commenti al
libro che egli stesso scrisse esprimono la sua visione personale,
esposta chiaramente e lucidamente, su diverse questioni. I commenti
furono scritti perlopiù negli anni successivi alla fine della
Prima guerra mondiale, in particolare durante il periodo di
Cefalù e del successivo "esilio" tunisino.
Gli elementi principali che emergono dai commenti di Crowley al Liber Legis sono due: la questione
della nuova etica thelemica opposta a quella borghese e cristiana, ed
il problema dell'individualismo. Il primo elemento si incentra
principalmente sulla questione della libertà sessuale, Crowley
si scaglia contro la concezione "borghese", cioè cristiana,
della sessualità, ed in primo luogo contro il matrimonio: ogni
persona dev'essere libera di vivere liberamente la propria
sessualità senza regole imposte dall'esterno, esclusivamente
sulla base delle sue inclinazioni. In questo campo deve vivere una
libertà individuale assoluta ed incondizionata. La compassione e
l'umanitarismo (definito "la sifilide della mente") fanno parte
dell'etica borghese, e vanno eliminati radicalmente. Su questo punto si
avverte una probabile influenza di Nietzsche, che viene anche citato
esplicitamente.
Si può pensare anche ad una forte componente di darwinismo
sociale, che molto probabilmente Crowley assorbì durante i suoi
studi a Cambridge. I vari riferimenti ai "deboli" che devono essere
"schiacciati" dai "forti" e per i quali non vi deve essere alcun tipo
di compassione sono abbastanza significativi. Per quanto idee di questo
genere siano oggi diffuse quasi esclusivamente in movimenti di tipo
neonazista, all'epoca, e almeno sino alla Prima guerra mondiale, erano
piuttosto diffuse negli ambienti più disparati, e soprattutto
nei circoli progressisti e di sinistra. Crowley sostiene che il dominio
dei forti sui più deboli non è tanto una questione etica,
ma biologica. E' la natura stessa che ha le sue regole, ed il
sentimentalismo umanitario può solo impedirci di vederle e di
capirle, ma non consentirci di modificarle. Finchè la selezione
naturale ha potuto agire indisturbata "la razza, come tale, è
migliorata". Successivamente il cristianesimo ha sconvolto questo
equilibrio, e gli "inabili" hanno cominciato a "contaminare gli abili".
Questo è stato possibile, più recentemente, anche grazie
alla diffusione di un'immagine di Gesù "pacifista, obiettore di
coscienza, tolstoyano, propugnatore della resistenza passiva", proposta
come modello di vita. Per questo la lotta contro il cristianesimo
dev'essere radicale e senza quartiere: non vi sono compromessi
possibili. Crowley si chiede quindi se non sia meglio sterminare
direttamente questi "parassiti che infettano" l'umanità,
cioè i cristiani ed anche gli ebrei, che appartengono in fondo
allo stesso ceppo religioso.
La "democrazia" con la sua "ipocrisia", non è il regime politico
previsto dal Thelema: "è inutile fingere che gli uomini siano
uguali, i fatti dimostrano il contrario". Vi è quindi una
distinzione tra la "folla", che non si è ancora liberata dai
suoi pregiudizi, e gli "aristocratici della libertà", gli
"eletti". In un passo Crowley afferma che, poichè ognuno di noi
"è una stella", essi devono combattere per "liberare" coloro che
non sono ancora padroni di sè ed aiutarli a raggiungere la
stessa condizione che loro posseggiono già. In un altro passo
però sostiene anche che non ci si deve "immischiare" negli
affari degli altri è che "ogni individuo dev'esser lasciato
libero di seguire il suo cammino".
In Magick without Tears si
sofferma diverse volte sul possibile significato politico del Liber Legis. Esso svela al mondo
che il "nauseante culto della debolezza", e cioè la democrazia,
non è nient'altro che "falso e vile". Anche l'uguaglianza tra
gli uomini non è che illusione: "Il Libro annuncia una nuova
dicotomia nella società umana; c'è il padrone e
c'è lo schiavo; il nobile ed il servo; il lupo solitario ed il
gregge". Il radicalismo antidemocratico che sembra emergere dal Liber Legis, ha spinto qualche
commentatore a parlare di Crowley come di un "rivoluzionario
conservatore". In Magick
without Tears scrive: "Penserai che io stia invocando una
rivoluzione aristocratica. Ebbene, è proprio così!". In
una lettera a John Symonds del 25 giugno 1956, descriveva il suo
sistema come "comunismo aristocratico".
Horus
è il dio dalla Testa di
Falco, figlio di Iside e di Osiride, vendicatore del padre che venne
ucciso dal gemello o doppio oscuro di Horus, Set.
La versione mitica della sua
nascita, secondo Plutarco, si basa sul ritrovamento da parte di Iside
della testa dello sposo Osiride, smembrato dal fratello Set: gli occhi
di Osiride si aprirono ed il raggio d'amore che ne partì fece
concepire ad Iside il figlio Horo. Un'altra versione del mito, che
appare sui bassorilievi del tempio di Seti I ad Abydos, raffigura la
dea come un avvoltoio che si posa sul corpo mummificato di un Osiride
itifallico, divenendone incinta. Horo crebbe in Abydos e, divenuto
grande promosse una guerra di liberazione del paese dal gioco di Set,
sconfigfendolo e prendendolo prigioniero. In epoca tarda la sua
immagine venne impiegata nelle stele magiche contro i coccodrilli e gli
altri rettili. Viene raffigurato anche come un fanciullo nudo, col dito
portato alla bocca, e la treccia infantile ricadentegli da un lato
(Arpocrate), Una sua immagine viene anche assunta dal dio solare in
atto di sorgere, sopra il fiore di loto, dall'oceano primordiale del Nu.
Come reincarnazione di suo padre Osiride, il cui regno ebbe termine nel
1904, Horus, come Ra-hoor-Khuit - il Figlio Coronato e Conquistatore -
è il Signore del presente ciclo o Eone che durerò per
altri duemila anni. E' significativo che AL sia stato comunicato a Crowley
da un'entità che si descrive come il 'ministro' di
Hoor-paar-Kraat (cioè Set). Horus è la forma greca del
nome Heru-ra-ha dio egiziano che riunisce le forme gemelle di
Hoor-paar-Kraat e Ra-hoor-Khuit.
Horus è descritto come un dio
della
Guerra e della Vendetta
(AL, III, 3). Horus e Ares (Marte) sono identici di nome e di natura;
la versione greca del dio della guerra è basata sull'originale
egiziano, da cui deriva la nostra parola "eroe". Horus, o Heru, era
l'Eroe, l'hero degli antichi riti riguardanti una trionfante
divinità solare: il vincitore solare del demone
dell'oscurità o drago del
profondo. Lo sparviero Horus,
l'anima solare-spirituale della Luce,
rappresenta il potere di trascendere la terra. E' il Sole d'Inverno e,
associato con l'emisfero settentrionale come Set, è il Signore
del sud. Nel loro costante conflitto sta il mistero della Magia e la
polarità delle correnti d'energia in reciproco antagonismo. La
sua ombra terrestre
è simboleggiata da un drago o coccodrillo, la bestia che divora
il dio solare mentre affonda notturnamente, e annualmente, sotto le
acque dell'orizzonte occidentale. Riassume in un unico simbolo i
concetti di altezza e
profondità, Nord e Sud, femmina e maschio, cielo e terra.
Bibliografia:
L'Universale, Antichità
classica - Garzanti
Matilde Battistini, Simboli e
allegorie - Electa
Kenneth Grant, Il risveglio
della magia - Astrolabio
Kenneth Grant, Aleister
Crowley ed
il dio occulto - Astrolabio
Marco Pasi, Aleister Crowley e la
tentazione della politica - Franco Angeli
Akron & Hajo Banzhaf, I tarocchi
di Aleister Crowley - Hermes Edizioni
James Webb, Il sistema occulto
- Sugar&Co.
Boris De Rachewiltz, Miti Egizi
- TEA