Paganesimo ad alta tecnologia
di Timothy Leary con la collaborazione di Eric Gullichsen
Il cyberpunk come alchimista moderno
La generazione del Bady Boom crebbe in un mondo elettronico (anni
Sessanta-Settanta) di televisori accendimi-sintonizzati e di monitor
personali. I cyberpunk che crebbero negli anni Ottanta-Novanta,
svilupparono metafore, rituali e stili di vita nuovi per affrontare
l'universo delle informazioni. Un numero sempre maggiore di persone
diventano sciamani della fuzzy logic
e alchimisti digitali. Sono numerose le analogie tra la cultura degli
alchimisti e quella cyberpunk adepti del computer. In entrambi i casi
si usa la conoscenza di un occulto arcano ignoto alla popolazione in
generale, con i simboli segreti e parole di potere. I "simboli segreti"
formano i linguaggi dei computer e della matematica, e le "parole di
potere" ordinano ai sistemi operativi di compiere lavori erculei. E'
sufficiente conoscere il nome preciso in codice di un programma
digitale per farlo apparire come per magia, trascendendo così il
lavoro di una ricerca muscolare o meccanica. I riti di iniziazione o
l'apprendistato esistono per entrambi. Gli "atti psichici" della
telepresenza e dell'azione a distanza si compiono selezionando
un'opzione da menu. I giovani alchimisti digitali hanno a loro
disposizione strumenti di una chiarezza e di una potenza mai immaginati
dai loro predecessori. Gli schermi dei computer sono specchi magici che
presentano su comando (invocazione) realtà alternative con vari
gradi
di astrazione. Il mouse e la penna della tavoletta grafica
rappresentano la bacchetta magica che doma il fuoco rappresentato dal tubo a
raggi catodici del monitor e che dirige la forza creativa
dell'operatore. I drive con i dischi che girano corrispondono ai
pentagoni magici con iscrizioni di complessi simboli, tavolette in terra per ricevere input in aria, che ha come risultato la
crepitante corrente elettrica che programma i circuiti dei
microprocessori. I chip RAM sono letteralmente i serbatoi, l'acqua, l'elemento passivo capace
solo di ricevere impressioni e di ritrasmettere, di riflettere. I
linguaggi iconici di programmazione visiva sono i Tarocchi, il
riassunto pittoriale di tutte le possibilità attivate per la
divinazione tramite la giustapposizione e l'influenza reciproca. E' una
Tavola Periodica delle possibilità, la forma occidentale dell'I King orientale. I linguaggi
tradizionali orientati alle parole - FORTRAN, COBOL e compagnia bella -
sono una forma degenerata e
primitiva di questi sistemi universali, e rientrano nella sfera delle
attività delle corporazioni orientate al profitto. Al livello
macroscopico questa è la base di sapere della "rete mondiale",
la rete globale on-line e ipertestuale di prossima realizzazione grazie
alla capienza dei CD-ROM ed alle potenzialità trasmissive delle
fibre ottiche - la "matrice" ciberspaziale di William Gibson. La
trasformazione personale (l'estasi dell'atto definitivo di hacking)
è un traguardo sottointeso in entrambi i sistemi. Il satori delle armoniose
comunicazioni tra umani e computer, che nasce dall'infinita regressione
verso metalivelli di autoriflessione costituisce il premio
dell'immacolata concettualizzazione e dell'esecuzione delle idee.
L'universalità di 0-1 in magia e religione - yin e yang, yoni e
lingam, coppe e bastoni/verghe - si manifesta oggi nei segnali
digitali, nei due bit alla radice di tutti i programmi digitali nei
nostri cervelli e nei nostri dischi operativi. Per esagerare soltanto
poco, anche la monade, simbolo del cambiamento e del Tao, somiglia
visivamente alla sovrapposizione di 0 e di 1 quando la linea curva
centrale si estende per l'azione della forza centrifuga dovuta alla
velocità sempre maggiore di rotazione della monade.
Ciber religione del Baby Boom
Già nell'anno 2000 gli interessi della generazione Baby
Boom saranno digitali, o - per usare i paradigmi tradizionali -
filosofici e spirituali. Da adolescenti quelli del Baby Boom fecero un
trip spirituale senza pari. Nella loro rivolta contro la cultura delle
fabbriche, reinventarono e aggiornarono Induismo, Buddhismo,
Amerindianismo, Magia, Stregoneria, Vudù Esalen Yoga, I King,
Taoismo, Esorcismo del Pentagono, Reincarnazioni 3-D, Love-In e
celebrazioni psichedeliche. Paganesimo da Rinati! Pan-Dioniso su
cassette audiovisive. Mick Jagger fece loro provare compassione per il
Diavolo. I Beatles li fecero galleggiare sul Gange, Jimi Hendrix
insegnò loro come essere figli del vudù. Esiste una
singola metafora, pre-cristiana o terzomondista, della Divinità,
che nessun gruppo rock abbia ancora celebrato sulla copertina di un
album?
L'ontologia ricapitola la teologia
I ragazzi del Baby Boom nel loro ciclo vitale in via di evoluzione
sembrano aver ricapitolato la storia teologica della nostra specie.
Esattamente come il monoteismo emerso per unificare le tribù
pagane e per formare le nazioni, così alcuni del Boom hanno
riscoperto da giovani adulti il fondamentalismo dei Rinati nel
Giudaismo e nel Cristianesimo. Anche il lontano Islam ha attratto
buongustai neri ed ex hippie come Cat Stevens. Bob Dylan è un
ottimo esempio dell'approccio consumista verso la religione. Da
venticinque anni continua a frequentare le boutique spirituali,
prendendosi uno spruzzo di "rinatismo" battista, un morso di
Chassidismo, per poi tornare alla propria originaria fede di umanesimo
riformato. Possiamo ridere di questa moda di andare a fare la spesa per
trovare un Dio progettato su misura, ma dietro la moda troviamo un
indizio importante. Notate come Dylan, per esempio, ha conservato le
proprie opzioni e ha cercato di evitare anima-ware di seconda scelta o
prêt-à-porter. Bob non cerca "il Cristo in plastica
fosforescente al buio"! La vera religione in questo contesto è
l'evoluzionismo, basato sulle classiche premesse umaniste e
trascendentali:
- Dio non è un padre tribale nè un signore
feudale nè ancora un ingegnere-manager dell'Universo. Non esiste
un Dio (al singolare) tranne te stesso in questo momento.
Esistono tanti Dei (al plurale) quanti se ne possono immaginare.
Chiamateli comunque volete; sono liberi agenti come me e come voi.
- Potete cambiare e mutare e continuare a migliorare. L'idea
è quella di passare continuamente ad una versione
filosofica-teologica migliore.
Come hanno insegnato Buddha, Krishna, Gurdjieff, et al: scopo della tua vita
è di aver cura di te stesso, affinchè possa prenderti
cura degli altri.
Con un pò di aiuto da parte degli amici
Ricordiamo come questa generazione fosse disillusa nei confronti
delle religioni, delle idee politiche e delle idee economiche dei
genitori. Crescendo sotto la minaccia di guerra nucleare, con
l'assassinio di leader amati, con il sistema industriale in via di
collasso, con un debito nazionale impossibile, con fondamentalismi
religiosi (cristiani, ebraici, islamici) che lanciano urli fanatici di
odio e di intolleranza, con immunodeficienze acquisite e con la bieca
negligenza nei confronti dell'ecologia, è nato in loro un sano
scetticismo nei confronti delle soluzioni collettive. Non sorprende che
la generazione del Baby Boom abbia creato una psicologia basata sulla
navigazione individuale - sulla singolarità. L'idea fondamentale
è quella dell'auto-responsabilità. Semplicemente non puoi
dipendere da chiunque altro per la soluzione dei tuoi problemi. Devi
fare tutto da solo... con un po' di aiuto da parte degli amici.
Una religione fai-da-te
Dal momento che il Dio N° 1 sembra sia tenuto in ostaggio
dall'Ayatollah persiano assetato di sangue, dal telegenico Papa polacco
e dalla Maggioranza Morale, esiste una sola alternativa logica.
Navigate per conto vostro. Insieme ai cari amici date inizio alla
vostra religione. Il Tempio, naturalmente, è il vostro corpo. Le
vostre menti scrivono la teologia. E lo Spirito Santo emana da
quell'infinitamente misteriosa intersezione tra il vostro cervello e
quelli della vostra équipe. Per raggiungere anche la periferia
del Paradiso sono necessarie pianificazioni e navigazioni precise.
L'inferno è una serie di errori irrecuperabili, come una
deviazione provocata dalla perdita di una carta geografica, o una serie
di colpi di sfortuna. Premiate quelle vostre scelte che conducano
all'amicizia ed al piacere; costruite un ciclo cibernetico di feedback
positivo. Soltanto da uno stato di libertà del sè
è possibile inviare ad altri dei segnali veramente
compassionevoli.
Amministrazione di uno stato personale
Gestire e pilotare una singolarità è un'occupazione
a tempo pieno. Una volta che l'individuo si sia affermato come
religione, paese, società per azioni o rete informatica o
universo neurologico, è necessario mantenere gli equivalenti
personali di tutti i dipartimenti con tutto il personale delle
burocrazie che si occupano di queste mansioni. Questo significa formare
alleanze private, formulare piattaforme politiche personali, condurre i
propri rapporti nazionali ed esteri, determinare politiche commerciali,
di difesa e di sicurezza e gli eventi educativi e ricreazionali. Sul
lato positivo, ci si libera dalle burocrazie, e ciò è un
bene inestimabile. (I liberi agenti possono naturalmente stringere
accorti pro-tempore con le organizzazioni e con i loro rappresentanti.)
E se i Paesi hanno la loro storia e le loro origini mitiche,
perchè non averne anche voi?
Mitologia personale
Cercate e ricercate nei vostri personali banchi genetici di
memoria, i Vecchi Testamenti del vostro DNA-RNA, ivi compresi se
vorrete, le incarnazioni precedenti, i prototipi junghiani, le
sbalorditive pre-incarnazioni in un qualsiasi futuro di vostro
gradimento. Scrivetevi un ultra-personale Nuovissimo Testamento,
tenendo però presente che il martirio volontario non regge e che
le crocifissioni, come la guerra nucleare, possono rovinarvi la
giornata. Insieme agli amici potrete fare qualsiasi cosa hanno mai
fatto le grandi religioni, gli imperi, i gruppi razziali, in nome dei
loro rispettivi dei. Ed è sicuro che lo farete meglio,
perchè... beh, guardate i loro record. Non esiste alcun rischio
che il vostro Stato Personale possa produrre le persecuzioni, i
massacri, i bigotti del passato e del presente. Voi siete una persona
sola, e anche con l'aiuto degli amici la quantità di danni che i
singoli individui possono fare è insignificante rispetto alle
possibilità di un collettivo. Inoltre, siete figli degli anni
Sessanta e Novanta. Il vostro imprinting è tale che volete un
mondo pacifico, tollerante, divertente. Potete selezionare i vostri dei
in modo che siano furbi, divertenti, compassionevoli, carini e buffi.
"Irriverenza": parola d'ordine per il secolo XXI
La società umana è giunta ormai ad una svolta nel
funzionamento dei programmi digitali dell'evoluzione, un punto in cui i
prossimi passi evolutivi dalla specie ci diventano apparenti, e ne
possiamo cavalcare le onde a volontà. In un futuro prossimo, i
metodi della tecnologia informatica, dell'ingegneria molecolare,
biotecnica, nanotecnica e programmazione digitale quantistica
potrebbero fare della forma del corpo umano una questione determinata
totalmente dallo sfizio personale, dallo stile e dalla scelta
stagionale dell'individuo. La sanità dell'immagine del nostro
corpo, con tutti gli irrazionali tabù su sesso e morte, sembra
essere uno degli anacronismi più persistenti nel pensiero
dell'era industriale. L'umano del futuro potrà essere un ibrido
bio-calcolatore avente una forma qualsiasi od una "entità
elettronica" nell'info-universo digitale. Umano come programma, o umano
in programmi. Tramite l'immagazzinamento dei propri sistemi di credenze
su strutture informatiche on-line, sotto l'impulso dei programmi
prescelti, il nostro apparato neuronale potrebbe operare "in silicio"
esattamente come "in carne", anche se in modo più veloce,
più prevedibile, più auto-mutabile e, se lo si desidera,
in modo immortale. I post-umanisti intelligenti non solo si
immagazzineranno elettronicamente; forse lo faranno sotto forma di
"virus", capace di attraversare le reti di computer e di autoreplicarsi
come salvaguardia contro la cancellazione accidentale o per malizia. "Che c'è su questo CD?" "Ah,
è una roba noiosa, Leary da adolescente. Lo possiamo
riformattare." Tali forme virali umane potrebbero già
abitare nei nostri sistemi informatici. Progettati a regola d'arte
sarebbero difficilissimi da rilevare, anche se in teoria la cosa
sarebbe possibile. I programmi odierni non consentono di raggiungere la
velocità e la complessità parallela dei cervelli
convenzionali, ma la scala dei tempi è soggettiva e non
pertinente, se non nelle operazioni di interfaccia. E naturalmente non
c'è motivo di limitare la propria manifestazione ad una singola
forma particolare. Con limitazioni fisiche sempre meno stringenti
(anche se i limiti economici potrebbero essere ineluttabili),
sarà possibile assumere una forma qualsiasi. Data la
facilità di copiatura delle informazioni su computer, dovrebbe
essere possibile esistere simultaneamente in molte forme. Funzionando
indipendentemente e clonati ad ogni diramazione, l'intelligenza
persisterebbe in ciascuna di queste forme. Le funzioni della parola
"io" in queste circostanze sono una questione di competenza dei pagani
ad alta tecnologia e dei filosofi digitali.
Tratto
da
Timothy Leary
Caos
e
cibercultura - Urrà
Edizioni