15 dicembre 2004, La cattura di G. W. Bush (EXTRANSA)
lettera recapitata dai marziani
A un anno esatto dalla cattura di Saddam Hussein i popoli degli Stati uniti sono nelle piazze: a New York City 500 mila persone, a Los Angeles quasi un milione, in altre cento città sono sces* in piazza esultando. Sono in tutto oltre 30 milioni nei soli Stati Uniti a festeggiare la cattura di G. W. Bush. In quasi tutte le città del mondo hanno luogo analoghi festeggiamenti da ormai tre ore, ovunque sventolano bandiere americane. A Washington, il governo provvisorio, chiede che Bush venga processato per crimini contro l'umanità, per alto tradimento dello stato, per tentativo di golpe globale. Attualmente anche circa 1500 persone tra vertici dell'intelligence e alti funzionari statali sono arrestati. Rumsfeld è fuggito, probabilmente in Colombia, dove avrebbe numerosi amici.
Arrestato durante una partita a Risiko con Cheney, Bush ha dichiarato: “giuro di non aver mai scritto nessun discorso da me pronunciato”. E ha poi aggiunto: “persino le decisioni sono state sempre prese a mia insaputa e mi sono state comunicate all'ultimo momento, di fatto ho sempre ubbidito.” E nella sua lunga confessione non richiesta: “Ho incontrato personalmente Mahamoud Ahmad, direttore generale dei servizi segreti pachistani quando venne capo delegazione prima dell'11 settembre. Gli abbiamo dato carta bianca, in cambio ci ha chiesto solo di non fare alzare i jet prima delle nove e trenta. I soldi ai dirottatori ce li ha messi solo lui.” Ha poi aggiunto: “in realtà io sono stato solo a una riunione del Pentagono l'8 settembre 2001. Si doveva valutare l'impatto: se era meglio alle 9 del mattino (tesi moderata, 3000 morti) o in tarda mattinata (versione radicale, 30.000). Giuro che ero nella fazione moderata.” E ancora: “Ho autorizzato la sperimentazione dell'antrace sul territorio statunitense, purchè colpisse solo i senatori democratici, di questo sono pentito e chiedo scusa ai familiari delle vittime, ci furono vittime innocenti. Una settimana prima dell'attacco al Pentagono feci evacuare gli alti funzionari per evitare inutili stragi di patrioti combattenti. Non mi pento di questo. Voglio un processo equo, tutto quello che ho fatto era per l'interesse della nazione e per volere di Dio. Solo Dio mi può giudicare.”
Infine ha precisato: “quando nel Luglio 2001 la CIA incontrò Bin Laden non mi dissero nulla. Se avessi potuto scegliere io l'icona mass-mediatica da sacrificare per gli interessi della nazione in Asia avrei scelto qualcuno più lontano dalle amicizie di famiglia.” Sulla scomparsa dei 15 microbiologi e dell'uso della Sars ha detto di non sapere nulla.
Il tribunale internazionale dell'Aja intanto -ricostruito recentemente su basi giuridiche e non politiche- che ha appena dichiarato innocente Milosevic, dovrà ora -se la decisione sarà approvata dall'assemblea generale dell'ONU, che si terrà nelle prossime ore- aprire il processo su G. W. Bush e l'intera amministrazione. Milosevic infatti è stato dichiarato innocente dopo che l'oscurantismo dei mass-media non aveva lasciato trapelare nessuna informazione circa la sua difesa legale (2002 e 2003): nessun crimine contro l'umanità, e nemmeno sufficienti eccidi che potessero permettere di essere ascritti a reato di strage. I generali americani si erano sempre dati da fare per ringraziare i massmedia per le coperture date alle guerre degli anni novanta (i tempi dell'oscurantismo) e per anestetizzare l'opinione pubblica. La guerra del Kosovo era stata dichiarata umanitaria per evitare un supposto genocidio in atto che i massmedia -su indicazioni dei generali NATO- arrivarono a quantificare fino a 500.000 morti presunte. Alla fine del conflitto la NATO stessa ne stimò circa 10.000, mentre il tribunale penale internazionale per l'ex-Jugoslavia -quando ancora era controllato dalla NATO stessa- riesumò 2018 cadaveri e bloccò le riesumazioni a causa del ghiaccio (le temperature ufficiali erano in realtà ben superiori allo zero). Di questi 2018 la maggior parte erano civili combattenti dell'UCK e soldati regolari serbi. Richard Holbrooke, uno degli artefici della politica americana nei Balcani -che ebbe modo di dichiarare "la copertura mediatica del New York Times, dellaWashington Post, diNbc, Cbs Abc, Cnn, e degli altri periodici è stata straordinaria ed esemplare”- dovrà ora rispondere in tribunale, e le sue dichiarazioni potrebbero dare molto fastidio. Nel corso del 2005 saranno infatti processati anche i principali responsabili dei bombardamenti mass-mediatici degli anni 90, crimine previsto dal governo provvisorio con validità retroattiva.
Per quanto riguarda Saddam Hussein, al tempo della cattura (dicembre 2003) l'opinione pubblica era convinta che fosse stato catturato un criminale, benchè le ragioni del crimine per cui era stato inizialmente accusato fossero venute meno: che Hussein non avesse armi di distruzione di massa lo aveva ammesso la stessa amministrazione Bush, con accuse incrociate di basso profilo tra Rice, Cheney, CIA, Rumsfeld, Powell e Bush stesso durante l'estate del 2003. In Gran Bretagna la palla era stata scaricata solo sui servizi segreti e, a seguito di un errore giornalistico che rivelava la fonte, lo scienziato parlante era stato suicidato. Dopo il rumore di due settimane tutto tornò come prima. Attualmente il dibattito parlamentare è aperto sulla richiesta dell'ala sinistra laburista che -forte della mobilitazione planetaria di questi giorni- chiede l'impeachment per Blair: omicidio di stato e inquinamento di prove sono le principali accuse; si chiede la riapertura delle indagini sul caso Kelly.
Hussein dovrà invece rispondere dei crimini commessi dall'esercito con il supporto del governo statunitense e della CIA fino e durante la guerra del Golfo (eliminazione dell'opposizione tramite deportazioni clandestine e gas). Sono cadute invece le accuse false montate durante gli anni novanta da diverse amministrazioni. I responsabili statunitensi saranno giudicati per aver ucciso, tramite l'embargo, oltre un milione di iracheni e irachene, per lo più bambini/e. Il tribunale speciale sui crimini in Afganistan e Irak, i cui principali accusati sono alti ufficiali dell'esercito statunitense giudicherà le violazioni della Convenzione di Ginevra(stragi ebombardamenti della popolazione civile, tortura e omicidio di prigionieri di guerra), distruzione e contaminazione irreversibile dell'ambiente, saccheggio del territorio e manipolazione delle fonti dell'informazione.
Erano lontani i tempi (2001) in cui scienziati russi avevano dimostrato che Hussein era alleato di extra-tterresti arrivati da poco sul pianeta terra. Oggi invece l'età dei lumi è finalmente arrivata sul pianeta terra.
Bin Laden intanto è stato scoperto nella sua villa vicino a Santa Barbara, nei pressi di Los Angeles, dove sotto falso nome continuava a gestire insieme ai suoi fratelli la compagnia della sua famiglia e quella di Bush: Carlyle, un enorme gruppo che aveva interessi comuni in diversi settori trainanti dell'economia neoliberista (armi aerospaziali, convenzionali e chimiche, e si era specializzata nella produzione dell'antrace e del suo “vaccino”, testato pubblicamente sui senatori democratici nell'ottobre 2001). Preso mentre usciva dalla piscina pare abbia esclamato: “lo sapevo che non potevo fidarmi di quel bastardo di George!” Myer, comandante generale dell'esercito il giorno dell'11 settembre 2001, dovrà comparire in giudizio insieme a molte altre persone, tra teste e accusati, per uno dei peggiori crimini commessi nella storia: il tribunale dovrà infatti appurare se i fatti dell'11 settembre siano stati semplicemente coperti e lasciati accadere o addirittura organizzati dei servizi di inteligence americani e da parti dello stato maggiore dell'esercito -come sembrano fare intendere le prime dichiarazioni di Bush (per la verità tra il 2001 e il 2003 in internet erano già state fatte molte ricostruzioni dei fatti). Si dovrà accertare come mai per le indagini sull'11 settembre fu stanziata una cifra irrisoria e numerosi altri enigmi.
Sarà aperto anche il processo per la cattura di Noriega. L'invasione, intrapresa allo scopo di assicurare Noriega alla giustizia (accusato di traffico di droga), lasciò dietro di sé oltre 2000 morti tra i civili e migliaia di senzatetto: il tutto per infliggere 40 anni di prigione. Si trattò di unimpresa etica: “operazione giusta causa”.
La futura presidente degli Stati Uniti sarà una donna pellerossa che ha tenuto ieri il discorso inaugurale nominando i numerosi popoli massacrati e le numerose etnie oppresse ancora presenti sul suolo statunitense, nel discorso di oggi alla nazione chiederà scusa al mondo per gli odiosi crimini commessi, ma -preciserà- Not in our name! Sua intenzione è chiedere perdono per i crimini del suo governo: aver violentato per secoli centinaia di milioni di donne e aver massacrato nel corso della storia oltre 60 milioni di native americane e africane. Ultimo crimine: aver tenuto in prigione oltre 2 milioni di persone negli ultimi anni. Una commissione internazionale sta esaminando le modalità di distruzione delle armi di distruzione di massa (chimiche, batteriologiche e nucleari) non conformi ai trattati internazionali (benchè sottoscritti dai precedenti governi) effettivamente rinvenute sul suolo degli Stati Uniti. L'accusa, che adduce i reati di crimini contro l'umanità e tentativo di golpe globale, ha già annunciato che in segno di riconciliazione vuole una condanna esemplare: i criminali saranno obbligati a militare in associazioni di difesa dei diritti umani fino alla morte.
Recapitata dal futuro da extraterrestri alle ore 12.57 del giorno 16 Dicembre 2003 al gruppo residente di Agape,
16 dicembre, 2003, Praly, Pianeta terra