Licenza per la riappropriazione
della cultura popolare


Premessa


Questa licenza nasce dall'esigenza di sistematizzare i rapporti fra
diritto d'autore e cultura popolare. I diritti morali, cioè quelli
relativi alla paternità dell'opera, quando vanno ad incontrarsi con le
elaborazioni della cultura popolare, mancano completamente il bersaglio.
La cultura popolare è caratterizzata da processi creativi che non
possono essere ricollegati al lavoro o al genio di un autore.
Possiamo considerare l'immaginario collettivo come un enorme crogiolo,
all'interno del quale ribollono sogni, paure, suggestioni, emozioni,
brandelli musicali, immagini, provenienti dall'inconscio, dal mondo dei
media, dall'esperienza quotidiana.
La rielaborazione creativa di questi elementi prevede un salto di tipo
logico dal dominio delle significazioni linguistico-semantiche al
dominio della schizofrenia e del composizionismo, tipico dell'inconscio
individuale e collettivo.
Quando ci immergiamo nei meandri dell'inconscio colettivo non esistono
attori, autori, protagonisti. Non esiste nessun io al quale ricondurre
delle azioni. Ci troviamo invece all'interno di processi, di forze
impersonali, di vere e proprie macchinazioni collettive, di costruzioni
impermanenti, i cui innesti sono costituiti dai brandelli ricomposti
dentro il crogiolo.
L'impossibilità di ricondurre questi processi a dei soggetti prevede la
loro regolare depredazione da parte dei falchi dell'advertising e
dell'industria culturale, sempre a caccia dei giusti meccanismi
attraverso i quali sollecitare la psiche collettiva per vendere i loro
prodotti.
Noi crediamo che invece l'esistenza di uno spazio pubblico vada
tutelata. Nell'epoca in cui la vita stessa viene mercificata, e viene
brevettato tanto il seme di una pianta quanto uno spezzone di DNA, i
processi di elaborazione dell'immaginario collettivo devono restare
patrimonio pubblico.
Dobbiamo in qualche modo riappropriarci di ciò che naturalmente ci
appartiene.


Licenza per la riappropriazione
della cultura popolare versione 0.1


1. Rifiuto della paternita' dell'opera:
L'opera che viene rilasciata attraverso questa licenza non e' stata
fatta da nessuno. Il soggetto, o i soggetti, che hanno contribuito alla
sua costruzione materiale sono soltanto i testimoni e i divulgatori di
un processo di elaborazione molteplice ed impersonale.
La cultura popolare non e' opera di nessun autore, ma e' l'espressione
creativa del popolo e delle moltitudini. Non esiste quindi nessun
diritto morale sull'opera, perche' quest'opera appartiene a tutti e a
nessuno.

2. Liberta' di copiare, eseguire, distribuire, l'opera:
L'opera che viene rilasciata attraverso questa licenza e' liberamente
copiabile, scambiabile, distribuibile attraverso qualsiasi supporto e
mezzo, anche digitale e telematico, esclusivamente per scopi non
commerciali.

3. E' possibile creare opere derivate: fallo!




Questo documento è rilasciato sotto RCP ver. 0.1