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FINALMENTE SI REALIZZA UN SOGNO:
LO SPORTELLO DEGLI INVISIBILI

Il gruppo degli Invisibili è nato in seguito ad alcune riflessioni di carattere pratico e teorico in tutte quelle zone nelle quali sono presenti soggettività legate ai "Disobbedienti". I cambiamenti politici avvenuti in Italia, e non solo, hanno portato ad una riduzione delle garanzie per quanto riguarda il lavoro (Art. 18, contratti atipici), la scuola, la casa, la sanità, fino alle normative in materia di immigrazione. Questa mancanza di garanzie riduce molti individui ad un livello di "invisibilità", ad un annullamento della persona. Quello degli "Invisibili" è un nuovo movimento di lotta creato per ottenere diritti e dignità per tutti, in grado di creare conflitto ma che cerca anche di dare risposte concrete sul terreno degli strumenti giuridici per contrastare i processi in atto. È un gruppo composto da persone che cercano di trovare una soluzione a queste problematiche e da "Invisibili", cioè lavoratori atipici, senzatetto o con una situazione di alloggio precario, fino ad arrivare agli immigrati, entità emblema e comprensiva di tutti i problemi esistenti nella Società odierna. Da queste premesse si arriva alla tanto desiderata realizzazione dello "Sportello degli Invisibili", mezzo di tutela giuridica e strumento indispensabile di indicazione per la costruzione di percorsi di lotta, in un rapporto simbiotico con gli organismi di intervento politico in ogni territorio e con la realtà dei "Disobbedienti" a livello locale e nazionale.

Da anni a Vicenza c'era l'intenzione di aprire uno sportello informativo per gli immigrati ma difficoltà di carattere logistico impedirono la realizzazione di questo progetto. Analizzando anche noi l'evoluzione politica e sociale presente nel territorio vicentino, ci siamo resi conto che la nostra idea iniziale era riduttiva. A distanza d'anni però, è stata imboccata la strada giusta. Con la creazione del gruppo degli "Invisibili" si è così giunti alla realizzazione di questo ambizioso progetto che mira a tutti coloro ai quali sono stati tolti i diritti essenziali per un vivere decoroso, persone trattate non più come individui ma come merce di scambio. Lo "Sportello degli Invisibili" può dare aiuto a chi si trova in una situazione precaria e può diventare un punto d'incontro per dar voce a chi viene zittito, promuovendo varie forme di mobilitazione e lotta. Il traguardo è difficile da raggiungere ma proprio per questo estremamente stimolante. L'idea è innovativa e si distingue dagli altri sportelli già esistenti, come quelli della CIGL o altre associazioni, proprio perché amplia il raggio d'azione e unisce varie categorie di persone socialmente disagiate. All'interno degli Sportelli saranno presenti persone che hanno espresso la volontà di partecipare a questo progetto e che saranno formate per affrontare i vari casi proposti e, se ce ne fosse bisogno, ogni sportello potrà contare sull'appoggio costante di tre studi legali che daranno loro assistenza, gratuitamente. Inoltre, per la prima volta avverrà un contatto diretto e continuo con tutti gli altri sportelli presenti nel Nord-Est. Per effettuare questo ci sarà un punto d'appoggio, Padova, con una Banca Dati dove tutti i casi con le rispettive soluzioni verranno registrati, e da cui tutti gli sportelli potranno ricavare le informazioni utili per riuscire a dare una risposta nel più breve tempo possibile. Questo permetterà alle persone che operano all'interno dello sportello di aumentare la propria competenza giorno per giorno.

Si terranno inoltre delle assemblee in sede (contrà san Tommaso n° 4 Vicenza), aperte a tutti, che serviranno per confrontarsi e trovare assieme la giusta via da seguire per risolvere i vari casi che di volta in volta si presenteranno. Invitiamo tutti a partecipare a queste assemblee considerando che il lavoro che ci aspetta, come detto, è tanto e non può, o meglio non deve, ricadere sulle spalle delle sole persone che seguiranno lo sportello. Tutti possono portare le proprie esperienze,le proprie idee e confrontarle con gli altri, cercando così il modo migliore per far uscire dall'invisibilità le persone che si rivolgeranno a noi. Le assemblee si svolgeranno il giorno ________ alle_______

Lo sportello(contrà san Tommaso n°4 Vicenza) è aperto il giovedì dalle 18.00 alle 20.00 e il sabato, dalle 14.30 alle 17.30. Il servizio di consulenza e assistenza è gratuito.

Raffaele





VADEMECUM SANATORIA 2002 PER COLF-BADANTI E LAVORATORI SUBORDINATI

Nella legge di modifica delle norme in materia di immigrazione e asilo (la cosiddetta Bossi Fini) e nel decreto legge emanato venerdì 7 settembre sono previsti due provvedimenti di regolarizzazione per cittadini non comunitari impiegati irregolarmente in attività di:
- assistenza familiare o di collaborazione domestica (colf e "badanti") kit bianco
- lavoro subordinato nei diversi settori produttivi kit azzurro
I kit sono distribuiti dagli Uffici Postali e contengono i moduli da compilare e le istruzioni. Le procedure per regolarizzare colf e badanti e quella per gli altri lavoratori sono sostanzialmente identiche.
Chiunque può ritirare i kit alle poste, l'importante è che il modulo contenuto nella busta sia compilato e firmato in originale dal datore di lavoro e dal lavoratore. La spedizione del kit deve essere fatta dal datore di lavoro stesso oppure attraverso delega accompagnata dal documento di identità dello stesso datore di lavoro.

I TEMPI
Le sanatorie entrano in vigore il 10 settembre. Ci sono due mesi di tempo per denunciare il rapporto di lavoro per colf e badanti (fino al 11 novembre), un solo mese per gli altri lavoratori (fino al 10 ottobre).
Fa fede il timbro dell'Ufficio Postale che riceve la domanda.

CHI DEVE COMPILARE LA DOMANDA
Il datore di lavoro, italiano, o straniero con regolare permesso di soggiorno.

CHI PUO' ESSERE REGOLARIZZATO
Tutti i lavoratori stranieri irregolari.
Sono ammessi anche coloro che hanno un permesso di soggiorno in corso di validità per un motivo diverso dal lavoro subordinato a carattere stabile (per motivi di studio, turismo, motivi umanitari, ricongiunzione familiare, richiesta di asilo, ecc.)
Per i lavoratori subordinati: sarà necessario avere la possibilità di stipulare un contratto a tempo indeterminato o a scadenza ma per un periodo non inferiore ad un anno.

CHI NON PUO' ESSERE REGOLARIZZATO
- chi ha ricevuto un provvedimento di espulsione per motivi diversi dal mancato rinnovo del permesso di soggiorno: anche se non ufficialmente confermato è quasi certo che potrà essere richiesta la regolarizzazione anche da parte di persone che hanno ricevuto un procedimento di espulsione, del quale potrà essere disposta, su apposita domanda, la revoca da parte del prefetto competente (pur trattandosi di un provvedimento discrezionale è ragionevole prevedere, in via generale, la possibilità di revoca dei provvedimenti di espulsione per semplice mancanza di permesso di soggiorno, con probabile esclusione dei casi di espulsione effettivamente eseguita con accompagnamento alla frontiera e seguita da successivo ingresso irregolare).
- i denunciati o condannati per i reati di cui agli art. 380 e 381 del Codice Penale.
- i destinatari dell'applicazione di una misura di prevenzione
- coloro che risultino pericolosi per la sicurezza dello Stato

QUANTE PERSONE POSSONO ESSERE REGOLARIZZATE
Colf e badanti: ogni famiglia potrà regolarizzare solo una colf mentre non vi sono limiti numerici per le persone adibite all'assistenza familiare (badanti).
Lavoratori subordinati: non ci sono limiti
I lavoratori immigrati che usufruiranno della sanatoria devono aver già tutti i tre mesi antecedenti.

IL DATORE DI LAVORO DOVRA' COMPILARE UNA DICHIARAZIONE PER OGNI LAVORATORE DICHIARATO.
- lavoratori domestici 290 euro
- lavoratori subordinati 700 euro
- vanno aggiunti per le spese di spedizione 40 euro per i domestici e 100 euro per i lavoratori subordinati degli altri settori

DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA
1) attestato del pagamento del contributo forfettario
2) certificazione medica (solo per assistenza a non autosufficienti) documentata dall'ASL o medico di base
3) una copia del documento di identità del datore di lavoro
4) una copia del documento valido per l'espatrio del lavoratore (non è ancora ufficialmente confermato se potranno essere utilizzati anche i certificati di identità rilasciati provvisoriamente dai consolati a chi è privo di passaporto).
La mancanza di allegati all'interno della busta comporterà l'accantonamento della pratica che sarà posta in trattazione alla fine della procedura, per una verifica finale ed un eventuale provvedimento di archiviazione
E' importante fare una fotocopia di tutti i documenti inseriti nella busta e di conservare la ricevuta consegnata dalle Poste al momento della spedizione

L'ESAME DELLA DOMANDA DI REGOLARIZZAZIONE
Il datore di lavoro e il lavoratore straniero riceveranno dalla Prefettura un invito a presentarsi presso lo Sportello Polifunzionale, appositamente istituito per la sanatoria in cui:
- verrà attribuito il codice fiscale al lavoratore
- verrà esaminata la domanda in via definitiva ed eventualmente compilata nelle parti mancanti
- verrà firmato il contratto di soggiorno dal datore di lavoro e dal lavoratore
- verrà consegnato il contratto di soggiorno al lavoratore straniero
È importante indicare correttamente i recapiti dove il datore di lavoro e il lavoratore straniero possono ricevere l'invito della Prefettura per l'esame della richiesta.

IL CONTRATTO DI SOGGIORNO
Se la regolarizzazione è andata a buon fine si ottiene un "contratto di soggiorno" della durata di un anno rinnovabile in presenza di un contratto di lavoro.
E' prevista un verifica dopo un anno, in coincidenza con la scadenza del permesso di soggiorno.
È importante sottolineare che i rapporti di lavoro dovranno essere effettivi (con regolare versamento dei contributi periodici) specie in considerazione del successivo controllo. Tuttavia, deve ritenersi comunque spettante ai lavoratori il diritto di cambiare datore e settore di lavoro.
I datori di lavoro che presentano la dichiarazione di emersione del lavoro irregolare NON SARANNO PUNITI per le violazioni delle norme relative al soggiorno, al lavoro e di carattere finanziario, compiute prima della data di entrata in vigore della legge, in relazione all'occupazione dei lavoratori stranieri indicati nella dichiarazione di emersione presentata.
Fino alla data di conclusione della procedura di regolarizzazione non possono essere adottati provvedimenti di allontanamento dal territorio nazionale nei confronti dei lavoratori immigrati, che potranno circolare liberamente (in Italia) e lavorare muniti della ricevuta di presentazione della domanda .

****Altre circolari verranno emanate in seguito da parte del Ministero del Lavoro e degli Interni e, di conseguenza, ulteriori precisazioni sulle modalità e condizioni della regolarizzazione saranno precisate.