|
INTERVISTA
Potete
raccontarci per cominciare qualcosa sulla nascita dei Muppez?
...quanto
ai Muppez, siamo nati intorno al '95, anche se una data precisa non
esiste in quanto i Muppez sono l'espressione "musicale" di un 'amicizia
che dura da molto più tempo, un legame basato su rapporti umani profondi
e forti nonché sulla condivisione di valori e sentimenti che animano
la nostra "battaglia" quotidiana per un "altro" mondo. Comunque la formazione
inizialmente era composta di solo tre elementi - dole, gionata, massi
- a cui poi si è aggiunto Matteo alla chitarra, e il genere suonato
era Punk-hardcore sempre comunque in italiano (Demo:Muppez Punk-Rock
beer) per poi orientarci verso ritmiche più lente e cadenzate, riff
più pesanti e una voce "rappata", insomma per giungere a quello che
oggi chiamiamo "Combat.Core" ("Fino in Fondo" 2000 Loudblast Records,
più due pezzi del'99 sulla Compilation "Great Time for Agitato Records").
Per quanto
riguarda il nome non vi è un particolare significato, è nato sotto il
sole della spiaggia di Mazara del Vallo con riferimento al "Muppets
Show", cartone animato che ha caratterizzato la nostra infanzia!
I
messaggi che comunicate sono piuttosto forti e per nulla equivoci: no
al razzismo, all'oppressione perpetrata dai poteri forti, no alla violenza
gratuita su uomini ed animali. Ma c'è un filo comune che lega tutti
i testi dei Muppez?
I testi
sono lo "specchio" della nostra vita, del nostro modo di concepire la
musica come mezzo di comunicazione, di espressione di idee, valori,
sentimenti e non solo di "divertimento" peraltro essenziale: in definitiva
ogni testo rappresenta una presa di posizione in merito ad un argomento
che si spera possa suscitare quantomeno una riflessione in chi li ascolta,
naturalmente non esistono prese di posizione, idee neutrali condivise
da tutti anzi proprio in tale periodo dove stiamo realmente rischiando
un'omologazione culturale e politica da "pensiero unico perbenista"
sentiamo la necessità quasi fisica di proporre una critica a tale sistema,
chiamato oggi globalizzazione, e nei limiti delle nostre possibilità
di proporre un'alternativa credibile. Certo è una responsabilità immane
portare avanti principi quali il rispetto della persona, la giustizia
sociale nonché il "conflitto" come metodo per riappropiarci dei nostri
diritti e soddisfare le nostre esigenze, è una responsabilità però che
ci assumiamo pienamente anche con tutte le contraddizioni che essa può
comportare. Noi vogliamo partecipare a questa lotta con lo strumento
di cui siamo a disposizione: la musica!
Quanto
è importante per voi affrontare certi argomenti? Non temete che vi si
poss a accusare di essere politicamente schierati e di dare maggiore
importanza al messaggio che non al lato prettamente artistico della
vostra musica?
Affrontare
tutti questi argomenti è si una scelta volontaria ma al contempo del
tutto spontanea e naturale: se per noi la musica è vita e vita significa
riflessione, presa di posizione anche su argomenti politici e sociali
è inevitabile che i nostri testi parlino di tutto ciò, a meno che non
si faccia musica solo in funzione di vendere e far soldi per cui scrivi
ciò che la gente vuole sentirsi dire, ognuno traspone nella musica ciò
che "sente", ciò che lo caratterizza come persona individuale e sociale.
Quanto alle possibili accuse di essere schierati politicamente ci preoccupano
relativamente: i nostri messaggi non sono dovuti all'appartenenza ad
un qualche partito o movimento ma sono frutto di una riflessione tutta
personale che ci accomuna in una presa di posizione: naturalmente ognuno
di noi è portatore di una propria esperienza umana e sociale che comprende
anche la partecipazione ad attività politiche o culturali che di conseguenza
entrano a far parte del bagaglio, del patrimonio personale. Del resto
il lato artistico di un'opera difficilmente può essere scisso dal suo
contenuto, in quanto ne rappresenta l'espressione materiale o quanto
meno il tentativo di dare forma visibile o udibile ad un'idea, a tal
proposito troppo importante per noi è l'esperienza di gruppi italiani
come Assalti Frontali, Ak47, 99Posse o Punkreas la cui qualità e in
certi casi anche il successo o insuccesso non può prescindere dal contenuto
del loro messaggio, dalle loro prese di posizioni e dal modo in cui
le hanno dato voce. Questa almeno è la nostra posizione, tenendo però
bene in mente l'importanza e la necessità direi vitale di mantenere
aperta ladiscussione su quanto noi proponiamo, infatti non ce ne sbatte
un cazzo di chi assimila e digerisce contenuti senza riflessioni e critica,
neanche se sono comuni ai nostri!!!
brani
tratti da una intervista di Fulvio Adile
BIOGRAFIA
Dei ragazzi che scoprono un'amicizia, un legame forte e profondo, una
battaglia comune contro un mondo sempre più dolorosamente diverso dai
loro sogni; dei ragazzi che avvertono il bisogno di far esplodere l'energia
che la loro unione crea e che trovano nella musica il loro canale di
sfogo ed espressione: questo sono i Muppez, la testimonianza dell'esistenza
delle idee e dei sogni di quattro persone .
Bisogna tornare al Liceo per trovare le radici della band quando i componenti
erano solo tre: Dole alla voce-chitarra, Gionata alla batteria e Massi
al basso. La loro prima produzione è stata un demo-tape di Punk-rock
italiano (Muppez-Punk Rock Beer , 1995) registrato al Mad Grin House
Studio di Fara Vicentino . La loro passione per il Punk-Hardcore è stata
però da sempre affiancata ad un antico legame che il gruppo ha con un
certo genere di Hip-Hop (vd. Beastie Boys, Public Enemy, Cypress Hill,
House of pain) e con gruppi come i RATM e Downset.
E' stata proprio quest'eterogeneità di gusti ed influenze a far sì che
la musica dei Muppez si muovesse dal Punk-Rock a ciò che ora essi definiscono
Combat-Core: un processo non calcolato, spontaneo e progressivo, durante
il quale si è inserito nella formazione il quarto componente, Matteo,
alla chitarra ( ex bassista dei Fuckin' Noise) e Dole ha potuto così
scegliere di dedicarsi soltanto alla voce, elemento che con il tempo
ha richiesto una sempre maggior attenzione sia dal punto di vista della
forma metrica e dello stile che nella comunicazione e trasmissione di
idee, nell'espressione del proprio dissenso, nella rivendicazione dei
propri valori.
L'elemento di maggior continuità nella produzione dei Muppez è infatti
l'importanza attribuita ai testi delle canzoni ed al loro potere comunicativo,
da ciò la scelta di cantare in italiano, per rispondere a quella necessità
di vivere la musica come uno strumento di impegno politico e sociale:
un'arma allo stesso tempo da difesa e da attacco! Un gruppo al quale
non si può non fare riferimento per tale tensione ed inclinazione sono
sicuramente gli Assalti Frontali, gruppo storico dell'hip hop romano
ed italiano, che ha giocato un ruolo incisivo nella crescita umana ed
artistica di ogni singolo componente.
Il MediaBlitz tour che stiamo promuovendo in questi mesi, rappresenta
in tal senso il progetto entusiasmante di rappresentare quella parte
di musica che vuole avere dei contenuti, dei messaggi da veicolare,
quella musica che grida per cambiare, che parla di ciò che concretamente
sta succedendo nel mondo e nelle nostre città: parla di guerra e di
intolleranza, di globalizzazione e violenza , della necessità di spazi
sociali, culturali e di confronto umano.
Nel '99 i Muppez hanno registrato al TMB Rock House di Modena 2 pezzi
per "Great Time for Agitato Records", prima compilation dell'Agitato
Records, etichetta discografica indipendente che al tempo ha visto nella
sua evoluzione la cooperazione di gruppi particolarmente legati tra
loro.
Purtroppo certe vicende e situazioni spiacevoli hanno portato alcuni
di questi gruppi (riconducibili per altro all'arcana "Confraternita"
,di cui qui non ci è permesso parlare.) ad allontanarsi dall'Agitato
Records e a cercare nuove collaborazioni. Da più di un anno infatti
i Muppez lavorano con la Loudblast records di Lourenz, cantante dei
Crackdown, esperienza che ha dato modo al gruppo di intrecciare degli
ottimi rapporti con altre band e progetti italiani (Nativist,Quinto
Livello, H.O.A.T., Livello Zero, Linea 77, Magazzini della comunicazione,
Movimenta.com, Frayrecords.comRockambula.com…) e di suonare in Lombardia,
Piemonte, Emilia Romagna e Toscana.
Sotto Loudblast (distribuzione Self, management Kick Promotion) appunto
è uscito nel novembre 2000 il primo Cd dei Muppez ,"fino in fondo" registrato
al folle Fear Studio di Alfonsine (RA), autoprodotto e contenente 7
pezzi di furioso combat core, rappato, aggressivo ed incazzato, recensito
positivamente da alcuni dei principali giornali musicali italiani .
per contatti:
muppez@hotmail.com
|