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18 NOVEMBRE 2004 dal Giornale di Vicenza
La 5 sponsorizza l'aereonautica.
Circoscrizioni di Maria Elena Bonacini Dal Molin, la Circoscrizione 5 vuole l’Aeronautica e il museo. E chiede attente valutazioni. Ma Azione giovani teme attacchi terroristici. Il consiglio di Laghetto, riunitosi lunedì sera alla presenza di numerosi cittadini, ha votato all’unanimità l’ordine del giorno nel quale il consigliere di An Alessandro Cicogna ha "convertito" la mozione sullo stesso argomento presentata la settimana scorsa. Le richieste della Circoscrizione sono comunque legate non solo all’aeroporto in sé ma anche alle conseguenze che l’arrivo dei duemila soldati americani potrebbe avere su viabilità, urbanistica e sicurezza. Punto sul quale il parlamentino chiede che siano non solo verificati i confini e i vincoli urbanistici dell’aeroporto, ma anche la presenza in consiglio degli assessori competenti per relazionare circa il futuro della struttura. Incontro nel quale il consiglio vuole coinvolgere anche «i responsabili delle compagnie aeree per conoscere l’impatto di un eventuale sviluppo del traffico aereo». Richiesta che ha già incassato la «piena disponibilità» del presidente di Regionali Matteo Salin, che ha anche rassicurato i presenti circa i timori sul traffico aereo notturno espressi dal consigliere comunale Antonio Dalla Pozza, che «potrà consistere in un volo di ritorno da Roma che atterrerà al più tardi verso le 22.30». Sul versante sicurezza è ancora più radicale Azione giovani, gruppo giovanile di An, che in un volantino contesta «la cessione dell’aeroporto ad un esercito straniero e lo spostamento forzato dei militari italiani», dicendosi «preoccupata sia per l’impatto che il trasferimento di uomini e mezzi potrebbe avere sulle infrastrutture ormai sature di San Bortolo, Laghetto e San Paolo, sia per i rischi per la sicurezza e l’ordine pubblico connessi alla presenza di un esercito già bersaglio di attacchi terroristici». Decisamente meno drastica la Circoscrizione, che pur condivide alcuni punti del documento. Il consiglio di Laghetto chiede infatti «il mantenimento della componente dell’Aeronautica militare e delle potenzialità di volo della pista» proprio per «salvaguardare - come spiega il presidente Marco Bonafede - la presenza dei militari italiani che lavorano al Dal Molin e che ormai sono radicati nel territorio. Posizione espressa anche dal sindaco Enrico Hüllweck durante il consiglio comunale. Fermo restando che non abbiamo assolutamente nulla in contrario all’arrivo degli americani». L’ultima ma non meno sentita richiesta è «mantenere, valorizzare e finanziare il museo storico dell’Aeronautica, considerato secondo solo al museo storico di Vigna del Valle e che onora la memoria dei grandi aviatori vicentini Tomaso Dal Molin e Arturo Ferrarin». Definito «un pezzo di storia vicentina» dal presidente delle Frecce tricolori Giuseppe Versolato.
La protesta contro i Tir lungo strada Pasubio "Quelli dell’Albera" vanno dalla Dal Lago (g. m. m.) Variazione di programma per “Quelli dell’Albera”, che ieri si sono presentati a palazzo Nievo, sede della Provincia, abbandonando per una volta il portone di palazzo Trissino, sede del Comune. «Abbiamo seguito il consiglio del sindaco Hüllweck, che non ci vuole ricevere, invitandoci ad andare dalla presidente della Provincia», è stata la spiegazione della dozzina di esponenti dei comitati anti-Tir, fra cui i consiglieri comunali Gianni Rolando e Sandro Guaiti. Manuela Dal Lago li ha quindi invitati a esporre le loro istanze di fronte alla Giunta, illustrando loro l’iter per la realizzazione della bretella Vicenza-Isola. «Noi comunque continueremo la battaglia per l’ordinanza contro i Tir sulla Pasubio».
Davanti al Comune solo un sit-in e un bustone da consegnare al sindaco Hüllweck Studenti ricevuti in Provincia Le richieste? Agevolazioni su libri, trasporti, musica e cultura di Anna Madron
Si sono dati appuntamento ieri pomeriggio davanti a palazzo Trissino i ragazzi dell'Uds, l'Unione degli studenti.
Una quarantina in tutto per protestare contro il caro libri, i prezzi del servizio trasporti, l'impossibilità di ottenere sconti e agevolazioni sull'acquisto di libri, cd, ma anche sull'ingresso nei cinema e nei teatri. E così sugli striscioni hanno scritto "liberiamo il sapere" che evidentemente pesa sulle tasche semivuote dei ragazzi che da anni parlano di questi argomenti senza trovare un terreno di discussione o di dialogo. Appena sapremo dove e quando sarà realizzata faremo di tutto per ostacolarla» L’estrema destra si scatena all’idea di un campo nomadi (p. r.) «Appena sapremo dove, come e quando la "struttura di accoglienza" per i nomadi sarà allestita, organizzeremo una protesta per impedire che l’opera sia realizzata». A dichiarare la sua totale contrarietà all’annunciato allestimento di una "struttura di accoglienza per l’integrazione degli ospiti nel contesto socio-economico cittadino" è Alternativa sociale, il movimento di estrema destra che si è sempre battuto contro la presenza degli zingari in città. Di fatto, quel che il Comune intende realizzare con un esborso di 40 mila euro, è l’adeguamento di un’area in zona industriale dove ospitare la famiglia di nomadi che già da anni è "stanziale" in città, nonchè parenti che dovessero eventualmente chiedere di fermarsi per non più di otto giorni, e comunque al massimo ogni 40. Una struttura che attraverso una convenzione sarà gestita dalla cooperativa "Primavera nuova", come stabilito da una delibera della Giunta approvata di recente. «Un campo nomadi a Schio, ecco cosa ci aspetta prossimamente - afferma invece Alex Cioni, responsabile provinciale di Alternativa sociale -, e se non fosse una cosa seria ci sarebbe da ridere. L'assessorato ai servizi sociali ci dovrebbe spiegare, tra le altre cose, quale utilità socio-economica gli zingari possono offrire alla città di Schio. Non si tratta di fare demagogia o di fare uso di un becero razzismo, ma di constatare un evidente sbilanciamento delle opere di assistenza a favore degli zingari. Recentemente abbiamo apprezzato le parole dell'assessore ai servizi sociali, la quale ha sostenuto che il problema dei nomadi non riguarda solo Schio, ma anche tutti i Comuni dell'Altovicentino; a questo punto, però, pare evidente il cambiamento d'opinione dell'assessore, di cui prendiamo atto. Appena conosceremo i dettagli dell’iniziativa, quindi, manifesteremo la nostra opposizione all’ennesima iniziativa di stampo buonista del Comune». No comment, intanto, da parte dell’assessore ai servizi sociali, Emilia Laugelli, che si limita ad affermare «di non aver nulla da aggiungere a quanto già contenuto nella delibera», e che «della questione si è già parlato molto». |