Thelema Abbey
(Cefalù, Sicily)

From Sicily to Arcady

thelema

Dal fascicolo dell'Archivio Centrale di Stato sul soggiorno di Crowley a Cefalù

Una lettera del questore di Palermo ad Arturo Bocchini, Capo della Polizia, datata 6 giugno 1936 è, in ordine cronologico, l'ultimo documento presente nel fascicolo intitolato "Crowley Alistair Eduard A." conservato presso l'Archivio Centrale dello Stato a Roma. Dai vari visti sulla lettera si capisce che Bocchini, dopo averla ricevuta, la passò a Guido Leto, allora direttore della Divisione Affari Generali e Riservati della Pubblica Sicurezza, il quale a sua volta informò Joseph Ledit, sacerdote della Compagnia di Gesù allora docente presso il Pontificio Istituto per gli Studi Orientali, del suo contenuto. Ma quali sono queste informazioni? Il questore comincia col dare i dati anagrafici di Crowley. Più o meno sono corretti, a parte l'ortografia (al fascicolo viene assegnato il nome di Crowley secondo la versione che ne da il questore). Subito dopo cominciano le cose interessanti:

[Crowley] dimorò per circa cinque anni in una villa, nelle vicinanze di Cefalù e fu espulso dal Regno giusta ordinanza Ministeriale in data 13 Aprile 1923, essendosi accertato che nella sua villa si svolgevano riti basati su pratiche di oscenità e pervertimento sessuale, alle quali partecipavano tre straniere con lui conviventi more-uxorio, nonchè altri stranieri che di tanto in tanto si recavano a trovarlo.

Riguardo i cinque anni trascorsi a Cefalù ci dev'essere certamente un errore: Crowley vi arrivò nel 1920 ed essendo stato espulso nel 1923 non si fermò più di tre anni. Indirettamente apprendiamo anche che il motivo del provvedimento fu il comportamento "osceno" degli abitanti della villa. Dal momento che i documenti riguardanti l'espulsione di Crowley non sono ancora emersi, mi sembra un'informazione interessante. La lettera prosegue elencando i rapporti riguardanti Crowley e la sua comunità, che la Prefettura di Palermo inviò al Ministero e che purtroppo non si trovano nel fascicolo. Secondo la lista del questore, il primo di questi rapporti (sono in tutto tre) è del 25 luglio 1922, quindi ben prima della data dell'espulsione. Il che vuol dire che il comportamento di Crowley, delle sue concubine e dei suoi discepoli attrasse l'attenzione delle autorità italiane per diverso tempo, prima di provocare il provvedimento. Eppure, stando al resoconto del questore, neppure l'espulsione della Grande Bestia (come sottolinea John Symonds, il provvedimento di espulsione era per il solo Crowley e non colpiva gli altri membri dell'Abbazia) smorzò del tutto questo interesse per l'Abbazia, tanto è vero che la "Divisione di Polizia Politica segnalò che dalla casa del Crowley in Cefalù si irradiavano notizie diffamatorie sulle condizioni dell'Italia Fascista, notizie che venivano raccolte dal servizio speciale di spionaggio del Ministero degli Esteri d'Inghilterra e fatte pubblicare su alcuni giornali".
E così l'Abbazia di Thelema diventa un centro di propaganda antifascista! In realtà subito dopo il questore aggiunge che "la segnalazione era insussistente poichè dopo la partenza del Crowley, era rimasta a Cefalù solo una delle sue donne - suddita francese - la quale viveva di stenti e non aveva rapporti con alcuno" (si trattava di Ninette Shumway, che rimase ancora all'Abbazia per qualche anno dopo la partenza di Crowley).
Queste voci su una presunta attività antifascista dell'Abbazia di Thelema risalivano al 1927, quindi diversi anni dopo l'espulsione di Crowley.
In effetti Crowley fece della propaganda "antifascista", ma a modo suo, e cioè con la poesia. Mentre si trovava a Tunisi nell'estate del 1923, subito dopo l'espulsione, cominciò a scrivere poesie satiriche sul fascismo e su Mussolini, da lui ritenuto il responsabile diretto del suo allontanamento dall'Italia. Queste poesie verranno poi raccolte e pubblicate lo stesso anno con il titolo di Songs for Italy.

tratto da Marco Pasi Aleister Crowley e la tentazione della politica, Franco Angeli