Thelema Abbey
(Cefalù, Sicily)
From Sicily to Arcady
Kenneth Grant su Aleister Crowley a Cefalù
Il soggiorno di Aleister Crowley a Cefalú fu il punto culminante
ed il momento cruciale della sua carriera magica, secondo solo alla sua
permanenza al Cairo nel 1904 dove egli ricevette da Aiwass la strana
trasmissione conosciuta come Liber AL, Il Libro della Legge.
Fu a Cefalú che Crowley per giorni e notti fece convergere la
sua energia creativa nel tentativo di catturare il significato
intrinseco del Liber AL e dove forgiò definitivamente un vincolo
con Aiwass che da quel momento in poi sembrò soppiantare nel suo
universo magico persino il suo daemon Adonai, che aveva cantato
così tali distinte canzoni negli altri Sacri Libri di Thelema.
Il meraviglioso sfondo delle notti stellate Siciliane, le spiagge e il
paesaggio delle scogliere formarono il fondale delle contese di Crowley
con le droghe (fornite da “Amatore a Palermo”), dei suoi rituali
auto-composti, e delle sue sedute di scrittura ispirata e di
investigazioni cabalistiche.
L’Abbazia di Thelema, “chiamata volgarmente il Collegium ad Spiritum
Sanctum” secondo Crowley, fu insediata da lui stesso il 1 Aprile 1920
e.v. Era ospitata in un edificio in rovina conosciuto come Villa Santa
Barbara. Dentro le sue mura Crowley ed i suoi accoliti abolirono il
ciclo normale di ventiquattro ore e lo sostituirono con una scansione
temporale del tutto propria. Intuizioni filosofiche ed esaltazioni
mistiche si alternarono a discese nei neri baratri di disperazione che
erano alleviati da periodi di apatia provocati dalla saturazione
nell’uso delle droghe ma anche dalla scrittura, dalla pittura, dal
nuoto, e dal camminare e scalare sommità con la sua “Donna
Scarlatta” ed i loro bambini.
Crowley inoltre diresse da Cefalú una prolifica corrispondenza
con i membri del suo Ordine, l’O.T.O., in varie parti del mondo. Con
uno di loro, Norman Mudd, un ex professore di matematica
all’Università Bloemfontein, egli condivise e confrontò
deduzioni sulla struttura e sul significato del Libro della Legge, che
aveva costituito il fondamento dell’opera di Crowley sin dal tempo
della sua dipartita dall’Ordine Ermetico dell’Alba Dorata. Crowley in
seguito fece ricorso a queste lettere per il suo commentario ‘esteso’
del Liber AL, che fu pubblicato molti anni dopo la morte di entrambi i
due uomini.
Sin da quei giorni, i progressi nella scienza, ed in particolare nella
fisica, hanno dimostrato che Il Libro della Legge contiene un messaggio
distinto, ma non in contrasto, dal significato manifesto del suo testo
– un messaggio all’umanità dei nostri giorni
di immensa importanza, cosa che non avrebbe potuto essere penetrata da
qualunque persona che avesse vissuto prima di esso Ma con tutte le sue
estasi e le sue miserie gli esperimenti unici che iniziavano nel
tradizionale Primo d’Aprile compiuti all’Abbazia di Thelema,
palcoscenico anche di comportamenti assai pagliacceschi da parte dei
suoi abitanti, la resero un’influenza di vasta portata nella storia
dell’occultismo.
Eccetto per il resoconto fittizio dato nel Diario di un Tossicomane le
esperienze di Crowley durante questo periodo a Cefalú rimangono
in larga parte inedite. Il suo soggiorno ebbe una fine repentina quando
fu espulso dall’Italia su ordine di Mussolini
nel 1923. Egli si rifugiò in Tunisia e da lì a Parigi,
dove sopportò una terrificante ‘discesa agli inferi’ spirituale
e solo la sua forza di volontà e il suo ottimismo indomito lo
resero capace di sopravvivere.
Crowley dedicò gli ultimi venti anni della sua vita a pubblicare
alcuni dei suoi più preziosi contributi alla Corrente Magica –
tali come Il Libro di Thoth – molti dei quali ebbero la loro genesi a
Cefalú.
Il presente articolo
è
stato appositamente scritto dall’autore per
A.A.V.V., Speciale Aleister Crowley, Edizioni Primordia, Milano,
Novembre 1998. Ricordiamo che l’autore ha a sua disposizione lettere e
diari inediti relativi al periodo della permanenza di Aleister Crowley
a
Cefalú.
Traduzione di Roberto
Migliussi © Kenneth Grant, 1997