La quadriga
sexualis (i quattro cavalieri o potenze del sesso) adombra i
vari atteggiamenti mistici (forme di accoppiamento, posizione) usati
nel Sabbah. Sevvebe questi siano numerosi, ne esistono quattro tipi
principali. In primo luogo il gesto del rapporto costante, poi quello
della creazione astratta (un gesto masturbatorio) che comprende la
Mano, l'Occhio e l'Atmosfera, terzo, il gesto della simulazione o
riflessione astrale, simboleggiato dalla Scimmia Divina, ed infine, il
gesto tipico del Culto della Strega che comprende l'uso sodomitico
dell'organismo femminile. Nel primo caso Spare interpreta
'accoppiamente costante' come la perpetua interrelazione della
Volontà (simboleggiata dalla Mano) e dell'Immaginazione
(simboleggiata dall'Occhio), poichè sono la Volontà e
l'Immaginazione a far apparire le cose. Lo Yab-yum tibetano è il modo
orientale di rappresentare questa costante interazione delle potenze
attiva e passiva. Il gesto dell'accoppiamento costante riassume la
funzione primaria del Rito Sabbatico che è "fuori della
creazione" o evolventesi dalla nostra "interiorità" attraverso
il contatto vivente con "tutti gli altri", tipificati dal mondo
al di fuori. Il secondo gesto, quello della creazione astratta,
è compiuto con un particolare tipo di vibrazione tantrica e la
Bocca è il simbolo del mezzo magico con cui è compiuto.
L'evocazione riverberante, la preghiera, l'adorazione mediante il
canto, l'incantesimo od il mantra fanno convertire l'energia del
desiderio attraverso la sfumatura tonale allo strato necessario del
subconscio. La tecnica per rendere efficace l'impressione, per far
risuonare le profondità della memoria cosmica e per creare il
"sacro allineamento" è uno dei principali misteri del Culto di
Zos-Kia. "Che cosa fa risuonare le profondità e congiunge
Volontà e Fede? Qualche geroglifico inarticolato, o sigillo,
elaborato dal Desiderio nascente e ritmato dall'Io senza limiti". Il
secondo gesto riassume la formulazione del Grande Desiderio sul piano
astrale, prima della sua "uscita dalla creazione", poiezione e
successiva incarnazione. Il terzo gesto della quadriga sexualis, il concetto di
simulazione, rivela i mezzi per la materializzazione del Grande
Desiderio. L'archetipo di tutte queste tecniche simulatorie è lo
stato di vuoto totale che Spare chiamava Posizione della Morte. Per
simulazione, i mezzi di materializzazione vengono a concentrarsi
attraverso la finzione della morte e l'annientamento. Il quarto ed
ultimo gesto, quello della riorganizzazione, del riassestamento, o
'rapporto abortivo', implica una formula magica derivante dai Culti
draconiani dell'Egitto, la Magia della Luna e la Formula di Gomorra,
entrambe queste ultime presenti nel culto di Crowley come aspetti,
rispettivamente, del IX e XI O.T.O. La riorganizzazione della potenza
magica nell'organismo umano comprende un consolidamento del desiderio
materializzato fino a quando esso non si esaurisca attraverso la
'non-necessità'. Il gesto della quadriga sexualis impregna
l'incantesimo già proiettato sul piano astrale, arricchendolo
dell'energia dello stesso stregone, così che esso diventa
un'entità viva, capace di copulazioni riverberanti attraverso un
rapporto 'increativo'. Spare descrive il Sabbah come una "reversione
inversa per autoseduzione, un disfacimento per una voluzione deviata.
Il sesso è usato come tecnica e strumento di un atto magico. Non
è soltanto soddisfazione erotica: l'individuo sensuale si
distacca e si controlla fino all'ultima e finale sublimazione. Tutto il
suo addestramento è destinato a renderlo sottomesso ed
obbediente (al Desiderio) sino a quando potrà controllare,
trasmutare e dirigere la sua energia magica, attraverso una passione
fredda e amorale, ovunque desideri". "L'estasi è la nostra
toccante realtà: un potente istante generativo; il suo eccesso
può essere usato astrattamente (cioè con la vibrazione
mantrica) per incarnare un altro desiderio" e così via,
all'infinito. Questo è ciò che si intende per 'evocazione
riverberante'. Il settimo stadio del rito riguarda "la conquista della
fatica", elemento essenziale per un'efficace operazione sabbatica. Essa
è (o dovrebbe essere) energia somatica, cerebrale e psico-magica
ed assicura un'estasi intensa quando il grande Esaurimento rende
possibile il vuoto necessario alla proiezione del sigillo, il vuoto che
è il calice contenente il Grande Desiderio. Tutto ciò
ricorda le innumerevoli operazioni magiche di Crowley per la "Forza e
l'Attrazione Sessuale". "Dacci la risorgenza eterna" è la
richiesta di un costante ritorno del rapimento, ricordato
ancestralmente, fino a quando non si stabilisce un continuum di beatiduni in cui il
Kia sia visto, sentito e conosciuto come la base di ogni
possibilità, la fonte della creazione ed il fine di ogni
piacere. E' la dottrina della risorgenza atavica. L'orante sabbatico
conclude con un'invocazione al più sacro "Diagramma delle parole
del Cielo", un glifo della Dea che racchiude il vero fine del Sabbah.
E' un glifo segreto del Culto di Zos-Kia ed invoca la Dea, mentre gli
stadi precedenti del rito la evocavano. L'invocazione chiama lo Spirito
ad apparire soggettivamente, mentre l'evocazione lo chiama
all'apparenza oggettiva. Rehctaw
è evocato alla manifestazione visibile "dalla forza dei
significati insorgenti da queste forme che io faccio". La strega che
presiede al rito sabbatico è "di solito vecchia, grottesca,
chiacchierona ed istruita libidinosamente, ed è sessualmente
attraente come un cadavere. Tuttavia essa diventa il supremo veicolo
della consumazione. Tutto ciò è necessario alla
trasmutazione della personale cultura estetica dello stregone, che
viene pertanto distrutta. La perversione è usata per superare il
pregiudizio morale od il conformismo. Con la persistenza, mente e
desiderio diventano amorali, concentrati, completamente disponibili e
la forza vitale dell'Id (il Grande Desiderio) è liberata dalle
inibizioni prima del controllo finale. "Il Sabbah diventa una
volontaria orgia sessuale destinata all'esteriorizzazione, dando quindi
realtà al pensiero autistico per trasfert. Il sesso è per
il suo pieno uso e colui che non nuoce ad alcuno non nuoce a se
stesso". Spare pensava che la cultura estetica personale (cioè
l'idea individuale di ciò che costitutisce la bellezza o la
bruttezza), quando è stata esaltata come criterio di valutazione
in sè ha distrutto più affinità affettive di ogni
altra fede. "Ma colui che trasmuta ciò che è
tradizionalmente brutto in un alto valore esterico avrà nuovi
piaceri al di là del timore". Nel Liber Aleph Crowley aveva enunciato
una tesi simile. L'estasi magica liberata attraverso l'unione con
immagini grottesche od orribili, associata di solito con l'avversione,
la repulsione o l'orrore, è sovrabbondante in confronto a quella
liberata dall'unione di opposti (normalmente accettata). Secondo
Salvator Dalì le agognate isole del tesoro possono trovar posto
proprio in quelle immagini di orrore e di paura che secondo natura
repellono la mente cosciente. Una simile trasformazione di valori à rebours migliora la salute
e porta all'auto-controllo, alla tolleranza, alla comprensione, alla
pietà. Non si tratta soltanto di un'aggiunta al rito: essa
accellera l'esaudimento del Grande Desiderio. "Nulla si ottiene
soltanto 'volendo'; né l'epistemologia, né l'escatologia,
né gli dei saranno d'aiuto, ma le simulazioni 'come se' sono
state prolifiche di realtà oggettive. La sublimazione di tutta
la 'ragione' alla 'cieca' forza vitale è il massimo della
saggezza".
I disegni di Spare si ispirano alla Nuova Estetica, alla Nuova
Sessualità. Essi equivalgono quasi ad una masturbazione lungo
una linea che si avvolge a spirale su se stessa e risale il piano
inclinato dell'estasi quando i meravigliosi sigilli vengono intrecciati
in un complesso tessuto di sogno. Seguire da vicino la linea di alcuni
dei suoi disegni sabbatici significa lasciare la terra ed immergersi
obliquamente in quegli spazi che Lovecraft celebrava nei suoi racconti
d'incubo. Questi disegni sono essi stessi parte del Sabbah: si è
trascinati in un vortice e si volteggia verso il basso, nel pozzo della
coscienza che esplode in parole sconosciute. Spare non volle mai
rivelare i segni magici che dissuggellavano le celle di queste
spaventose dimensioni. Dello stesso Sabbah egli diceva che era sempre
segreto, celebrato in comune e periodico; una consumazione concentrata
per un esaudimento illimitato del desiderio. "L'iper-erotismo provocato
da questa isteria su larga scala, o saturnalia, non ha una base
essenzialmente sado-masochistica, essa può essere, e lo è
spesso, sostituita dalla simulazione. Prima della cerimonia ogni
partecipante svolge la parte assegnatagli, che, di solito, si risolve
in una promiscuità caotica. Gli iniziati sono addestrati
individualmente e sostengono un ruolo passivo, mentre le streghe
assumono la parte attiva; di qui la simbolica lievitazione sul manico
di scopa. Vi sono un luogo di incontro segreto ed un'eleborata
cerimonia, che è un'ipotesi diffusa, destinata a superare le
resistenze psicologiche; così i sensi dell'odorato, dell'udito e
della vista vengono affascinati dall'incenso, dall'incantesimo e dal
rito mantrico, mentre il gusto ed il tatto sono resi più
sensibili dallo stimolo del vino e degli atti sessuali orali. Dopo la
completa sazietà sessuale, ottenuta con ogni mezzo concepibile,
sopraggiunge una sorta di affettività, un'allucinazione
esteriorizzata del desiderio predeterminato che, nella sua
realtà, è magica. Nessuno può dire se certe cose
accadono o no; ciascun individuo può avere esperienze diverse ma
egualmente vive; comuni a tutti, comunque, sembrano essere alcune forme
di levitazione. (...) Esiste una perfetta esteriorizzazione (delle
forze latenti) ed i conseguenti ricordi sono ricordi di realtà.
Ogni atto eccessivamente sadico è soprattutto simboleggiato
dalle streghe e qualunque simulazione vi sia, segue da vicino i modelli
di tutti i riti d'amore erotici. Tutta la cerimonia si basa
principalmente sull'inversione dei servizi religiosi ortodossi". "La
stregoneria è un atto deliberato per provocare metamorfosi con
l'impiego degli elementali. Essa crea un legame con le potenze della
natura di mezzo (cioè del piano astrale, fra i regni spirtuale e
fisico), o l'etere, gli astrali dei grandi alberi e degli animali di
ogni tipo. Il nostro mezzo è la Volontà, la Fede è
il veicolo ed il Desiderio è la forza che si combina con gli
elementi. I crittogrammi sono i nostri talismani protettori". La
Volontà, o energia nervosa, per creare tensione deve essere
repressa ed essere liberata solo al momento psicologico. "In quel
momento guarda nella visione immediata, ed oltre, nell'Eone - lo spazio
al di là delle tue meschinità, al di là dei
precetti, dei dogmi, delle credenze presi a prestito - fino a quando
non vibrerai nell'unità dello spazio. Trattieni il respiro fino
a quando il corpo non tremerà, e quindi tira un potente sospiro,
liberando ogni tua energia nervosa nel punto focale del tuo desiderio;
e quando il tuo desiderio urgente si immergerà nell'onnipresente
mare procreativo, proverai un tremendo senso di rivolta,
un'autotrasformazione. E lo stesso Demonio non potrà impedire la
tua volontà di materializzazione!".