CRONOLOGIA
5 maggio – A Fleury-Mérogis, i detenuti del D4 si rivoltano e distruggono tutti gli impianti.
6 maggio – Sempre a Fleury, al D1, 300 persone rifiutano di rientrare dall’ora d’aria: una sessantina incendiano l’infermeria.
6 maggio – A Bois-d’Arcy, una quindicina di detenuti minorenni salgono sul tetto, dove resteranno fino al 9 maggio, sostenuti e rifocillati dagli altri.
8 maggio – A Lille, una decina di detenuti salgono sui tetti. A Bastia, sciopero del carrello in solidarietà con le altre prigioni.
9 maggio – A Fresnes, 400 uomini sui tetti. Scontri con gli sbirri, che uccidono un detenuto.
A Compiègne, una decina di detenuti sui tetti danno il cambio al gruppo del mattino.
A Bonne-Nouvelle (Rouen), una cinquantina di minorenni salgono sui tetti, mentre gli altri devastano le proprie celle; dopo una parvenza di negoziati, una trentina risaliranno sul tetto l’indomani, in solidarietà con Fresnes.
10 maggio – Dal 9 al 10, alcuni detenuti salgono sui tetti a Douai. Breve scontro con i CRS [la celere francese].
Ad Amiens, una cinquantina di detenuti salgono sui tetti.
A Nizza, una sessantina di detenuti sui tetti vengono raggiunti, nel corso dello scontro con gli sbirri, da una ventina di minorenni.
A Beziers, per diverse ore, 130 detenuti prendono in ostaggio tre secondini e un infermiere.
11 maggio – A Evreux, a Saintes, a Coutances, alcuni detenuti salgono sui tetti; scontri con gli sbirri. Il giorno successivo, accade lo stesso a St-Brieuc.
19 maggio – Tutta la prigione di Montpellier viene distrutta dai detenuti; scontro con gli sbirri. Fuori la folla, costituita da parenti e amici, prende gli sbirri alle spalle.
Inoltre, numerosi tumulti scoppiano in diverse prigioni, con devastazioni di celle e tentativi di incendi (a Rennes, Angers, Metz, ecc.), così come scioperi collettivi del carrello (a Lione, Fleury uomini e donne, Ajaccio, Auxerre, St-Malo, Avignone, Chambery, ecc.). Numerosi sono i suicidi durante questo periodo. Pesantissime condanne vengono inflitte ai rivoltosi di Douai e di Evreux, col pretesto dei danni commessi.
17 giugno – Barricata incendiata sulla via ferroviaria Nantes-Parigi, nei pressi di Nantes, in solidarietà con le rivolte.
20 giugno – Sabotaggio degli impianti del TGV, a sud di Parigi.
27 giugno – Barricata incendiata sulla ferrovia Toulouse-Parigi, nei pressi di Toulouse.
30 giugno – Nella notte tra il 30 giugno e l’1 luglio, la stampa dei giornali parigini viene paralizzata a Nantes da un sabotaggio alla tipografia IPLO. «Abbiamo deciso di imporre una mezza giornata di silenzio alla stampa nazionale, in onore dei galeotti in rivolta...». L’azione viene dedicata anche alla memoria di tutti i detenuti morti “suicidati”. «Tutti questi giornali si sono fatti conoscere per la loro ostilità nei confronti del recente movimento di rivolte nelle prigioni...».
1 luglio – Sabotaggio degli impianti ferroviari tra Nīmes e Tarascon.
Ogni volta queste azioni provocano una interruzione prolungata del traffico, con ore di ritardo per i treni della giornata. Le richieste sono sempre le stesse:
• Una riduzione di pena per tutti i condannati
• La liberazione di tutti gli imputati in attesa di giudizio
• La cessazione definitiva delle misure di espulsione contro gli immigrati
• L’annullamento delle sanzioni per tutti i rivoltosi.
2 luglio – Il TEE Parigi-Bruxelles viene bloccato vicino a Compiègne; le quattro richieste vengono scritte sopra con lo spray; vengono rotti alcuni finestrini attraverso i quali sono lanciati all’interno i pieghevoli: «La libertà...».
5 luglio – Sabotaggio sulla linea Parigi-Le Havre. Due giorni dopo 4 persone ritenute responsabili dell’azione sono arrestate a Rouen e imprigionate per tre mesi.
8 luglio – Dal 7 all’8 luglio, 15 detenuti salgono sui tetti a Chaumont per manifestare la propria angoscia in relazione alla prossima grazia presidenziale del 14 luglio che si preannuncia particolarmente avara. Scontro con gli sbirri. Quattro di loro saranno pesantemente condannati.
9 luglio – Un sabotaggio anonimo viene compiuto sulla linea Parigi-Strasburgo, che passa proprio da Chaumont.
12 luglio – Nel corso della mattinata, due linee della metropolitana parigina vengono bloccate per diverse ore da oggetti pesanti lanciati sui binari, in solidarietà con i 4 di Rouen e i rivoltosi di Chaumont, riprendendo le quattro richieste.
13 luglio – Due auto di rappresentanza vengono incendiate a Lione in solidarietà con i detenuti della città. Prima ancora che sia conosciuto il dettaglio delle concessioni, diversi tumulti riprendono in diverse prigioni (Fleury, Loos-les-Lille, Toul, ecc.).
14 luglio – Nella prigione di St-Paul a Lione, una ventina di detenuti si rivoltano nel reparto “psichiatrico”, che devastano e incendiano. Cala la miserabile elemosina presidenziale: condono di 1 o 2 mesi per le pene leggere. I JAP [Juges d’Application des Peines: magistrati che si occupano dell’applicazione delle sentenze] ne allargheranno la portata: tra i 3 e i 4.000 detenuti escono nei giorni successivi. Numerosi tumulti accompagneranno la notizia in diverse prigioni del paese.
15 luglio – Nella notte tra il 14 e il 15 luglio, gli pneumatici della carovana che accompagna il Tour de France vengono bucati (con un centinaio di veicoli immobilizzati) in solidarietà con i rivoltosi condannati.
A Toulouse, un’azienda che faceva lavorare i detenuti viene distrutta dal fuoco.
14 agosto – Decine di detenuti salgono sui tetti a Lille.
18 agosto – A Lione, la tipografia dei giornali parigini (ROP) viene devastata, la distribuzione gravemente compromessa, il tutto allo scopo di castigare quei giornali, ancora una volta, per le loro menzogne e la loro ostilità nei confronti dei rivoltosi. Il testo «La verità su alcune azioni...» viene lasciato sul posto. Da segnalare anche, durante i tumulti in Guadalupa, l’evasione di una trentina di detenuti dalla prigione di Pointe-à-Pitre a seguito di una rivolta.