"Borghesi Borghesi Tutti Appesi"

"Perché vinse Lenin e non la Costituente russa nel 1918? Perché il popolo russo voleva
soffrire, a lungo, enormemente, smisuratamente, e Lenin era la promessa della paura, della
fame, del dolore, dell’ignoto, il portatore di un messianismo abbietto ma sufficientemente
tragico e dietro di lui si profilava l’orribile Stalin, e il buio stampo di un regime fatto
per angosciare e minacciare le Russie e il mondo. Né Martov, né quei poveri costituenti
spappolati dal pugno di Lenin, erano in grado di promettere tanta infelicità a un grande
popolo che non poteva rassegnarsi a soffrire poco. Dostoevskij non aveva dubbi: <<...sono
sicuro che all’autentica sofferenza, cioè alla distruzione e al caos, l’uomo non rinuncerà
mai >>"

Guido Ceronetti "Il Silenzio del Corpo"


Il comunismo come istituzione politico/sociale/economica è morto da tempo. Diciamo fallito,
diciamo applicato in malo modo, corrotto dalle azioni degli uomini e così via...fatto sta
che il collasso ideologico e le catastrofiche ripercussioni che il suddetto modello
politico ha avuto su una popolazione già povera e ridotta alla miseria, sono state senza
pari. Eppure c’è chi ancora si commuove alla vista di una falce&martello, il cui pugno
sinistro non è mai basso, c’è chi continua a credere nella lotta di classe, nel grande
proletariato urbano capace di cambiare e rivoluzionare l’ordine delle cose, che si smuove e
freme all’ascolto di "Contessa" o "Bandiera Rossa". Costui o meglio costoro sono quei tanti
sessantottini ormai vecchi, o gli ancora più numerosi sessantottini mancati con la kefya
attorno al collo ed il pakistano nelle mutande, con la maglietta del Che e con l’adesivo
NOG8, con i capelli unti ed i vestiti consunti, tutti felici a cantare insieme le canzoni
degli Intillimani sotto l’ultimo vessillo dell’ "autonomia", dell’antagonismo,
dell’anticapitalismo italiano: RIFONDAZIONE COMUNISTA. Questa nasce nel 1989 (o almeno
credo) dalle ceneri del P.C.I. in seguito ad una scissione che porterà da una parte alla
nascita del P.D.S. con mister Occhetto alla guida, dall’altra venne fuori Rif.Comunista
guidata da Cossutta e Garavini. Già al tempo al suo interno era presente Bertinotti pur non
contando praticamente niente. Gli anni passano e con loro anche gli animi così nel 1998
(come prima) Rif.Comunista vota la sfiducia al governo Prodi e questo cade, Cossutta se ne
va e fonda i Comunisti Italiani. Rif.Comunista ben salda ai propri ideali antagonisti
decide di non far parte dell’Ulivo nemmeno nel 2001 e così, a vincere le elezioni è
Berlusconi e l’Italia esulta. Non che se avesse vinto Rutelli le cose sarebbero state
meglio ma il dubbio del "non votare o votare il meno peggio" è tale. Per Bertinotti che
intatto è diventato capo indiscusso del partito, il 2001 è un anno pregno di eventi nei
quali poter sfoggiare il pratico riscontro del proprio ideale. Lasciamo stare la vittoria
di Forza Italia alle elezioni, lasciamo perdere le parole di Moretti, davanti a lui c’è il
più grande ed il più succoso degli eventi, ciò che lo eleverà a simbolo di ogni
irrequietudine adolescenziale "neopacifista/antagonista"...il G8 e questa volta a Genova!
Bertinotti quindi che fa? Cosa se non iniziare a rilasciar dichiarazioni a destra e a manca
sui diritti umanitari, sulla FAO, sul WTO, sul G8 ecc, comincia a frequentare i vari progr
ammi di stampo informativo come quello di Santoro o il vergognoso salottino bianco-sborra
offerto dal samaritano della TV italiana: Mr.Vespa, si fa vedere qua e la ed intanto le
strade si coprono di manifesti con scritto a caratteri cubitali NOG8/UN ALTRO MONDO E’
POSSIBILE, corredati naturalmente dal logo di Rif.Comunista. Genova arriva e che succede?
Succede che come ogni vertice che si rispetti, organizzato in una città facilmente
raggiungibile solo per far accorrere più gente possibile in modo che ci sia il più alto
numero di danni alla città e qualcosa di cui i media parlino per mesi e mesi, alcuni
"No-Global" per così dire più "estremi", han ben visto di distruggere un po’ tutto, e se
sui muri si legge "FUCK THE WTO/SMASH THE CAPITALISM" ecc... Gli 8 "omoni" decidono per il
futuro di noi tutti indisturbati, mentre fuori dalla zona rossa la polizia carica e mena
chiunque gli capiti sotto mano, i manifestanti sfilano, alcuni tirano sassate qua e la ed
altri vengono ricoverati all’ospedale. Bertinotti a questo punto si trova interdetto e opta
per l’appoggiare i metodi di protesta pacifici, quelli della serie corteo/fiori/danze
etniche e cose varie, così non solo si fa una discreta pubblicità ma fa felici entrambi le
parti, i manifestanti/burattini hanno chi li appoggia e li difenda davanti alle pronte
tenaglie della giustizia sommaria, dall’altra ci sono i politici, felici di vedere uno di
loro che si "mischia" tra la massa e ne tiene a bada gli animi, al fine di ridurre la già
di per se insensata manifestazione ad una processione passiva ed inoffensiva tra bandiere
con scritto "PEACE", kefye, pugni alti ecc...

Personalmente devo dire che a me del G8 non fregava un cazzo, uno perché andar lì a
manifestare non era altro che far il gioco degli 8 che se ne stavano belli comodi dentro la
cosiddetta "zona rossa", visto che chi un minimo di furbizia ce l’ha avrà capito il perché
della scelta di Genova e non di qualche borgo sperduto tra gli Urali, due perché odio di
mio le manifestazioni qualunque sia il fine di queste. Pensiamoci un secondo: secondo voi
perché proprio Genova e proprio d’estate? Semplice, Genova è una città che essendo
d’origine antica è molto stretta a livello urbanistico e questo rende molto difficile gli
spostamenti in massa, limitando quindi quello che doveva essere l’operato della polizia per
"controllare" il corteo. Naturalmente tale situazione non ha fatto altro che favorire i
famosi 8, a cui di Genova e dei danni che questa avrebbe potuto subire non fregava
assolutamente nulla (tanto le tasse poi le paga qualcun’altro). Dopo aver preso le loro
belle decisioni su come far diventare i ricchi sempre più ricchi ed i poveri sempre più
poveri, non hanno perso occasione per esprimere il loro disappunto ed il loro dispiacere
per le devastazioni arrecate alla città. Risultato: gli 8 vengon fatti passare per persone
che hanno a cuore i diritti e gli interessi di ognuno di noi, mentre i manifestanti
interpretano sempre il loro fedele ruolo di irrispettosi, vandali, delinquenti, drogati e
chi più ne ha più ne metta... tanto per dirla alla Fede. Ma Bertinotti che è sveglio che
fa? Mette la manifestazione sotto la bandiera di Rif.Comunista, così il tutto non solo va a
favore degli 8, ma anche del suo bel partito. Tenendo le dovute distanze naturalmente dai
tanto temuti "Black Block", che pur essendo criticati e contestati da tutti, son gli unici
che han fatto quel che cazzo gli pareva in giro per Genova a spaccare un po’ tutto, con la
polizia che guardava e se ne stava ferma (chissà perché e chissà se tale interrogativo
annebbia le menti elette di tutti i manifestanti pro-peace presenti in quei giorni). Questo
è uno dei tanti aspetti pittoreschi della vicenda, e a questo punto mi sento di trascrivere
il commento di una canzone dei GROEBELAR intitolata "FANTASIE ESOTICHE", presente nella
cassetta "VOLUME PARECCHIO/GRINDATE"

FANTASIE ESOTICHE:

-Come solo le fantasie erotiche eccitano l’appetito di chi è annoiato dalla vita, allo
stesso modo le fantasie esotiche sono spesso l’unico surrogato eccitante lo spento spirito
rivoluzionario della sinistra, anche quella più antagonista. Per chi è rinchiuso in schemi
politici noiosi e frustranti, basati sulla gerarchia e la delega; per chi vive nel triste
ricordo di un passato di agitazioni che non tornerà più; per chi non ha il coraggio di fare
il salto che da spettatore lo renda attore in prima persona della propria vita; per chi
questo salto vorrebbe farlo ma viene continuamente ripreso dai suoi gerarchi che non è
questo né il luogo né il tempo...per tutte queste persone rimane la celebrazione di
rivoluzioni e rivoluzionari lontani, nel tempo e nello spazio. Il Chiapas, Che Guevara e la
già mitizzata "Battaglia di Seattle" sono oggetto di analisi, discussione, culto e
devozione. Ma per chi chiede cosa si possa fare qui e ora, la sinistra risponde che a
torcere un capello ad un politico o ad uno sbirro si è violenti, nonostante in Chiapas vada
bene coprirsi con passamontagna e tirare fucilate, così come chiama violenti e vandali
quelli che alle manifestazioni fanno ciò che ha dato la forza a Seattle, e cioè massicci
blocchi stradali e attacchi diretti a banche e multinazionali. Sbandierando il mito di
Seattle e delle altre lotte anti-globalizzazione, in Italia si organizzano come
controvertici dei cortei con tanto di servizio d’ordine per evitare scritte o azioni
individuali! Sarebbe l’ora di smascherare chi agita i fantasmi delle fantasie esotiche per
nascondere la sua vera faccia democratica e per recuperare in una stupida passività le
diffuse pulsioni di agitazione.

Riadattando questo testo agli avvenimenti di Genova, pur essendo stato scritto ben un anno
prima, viene spontaneo chiedersi il perché dell’attaccamento alla "lotta dei poveri" da
parte di gente come Bertinotti? Escludendo in primis che a lui possa importar qualcosa se
la gente in Africa muore di fame o se ogni anno la deforestazione nelle foreste pluviali
provoca la morte di 27000 specie di esseri viventi o se sempre per lo stesso motivo dal
1990 si è estinto il 75% delle varietà delle colture, visto che lui se la Nike fattura o no
i sui 5440 miliardi di lire annui, il suo bello stipendio da politico se lo prende in ogni
caso. Il punto e che ora essere "no-global" è tanto di moda da costituire un
rigogliosissimo circuito dove potersi far pubblicità attraverso una determinata figura.
Helena Velena nel suo libro "IL POPOLO DI SEATTLE, CHI SIAMO COSA VOGLIAMO", libro per
giunta abbastanza mediocre ma che comunque offre una valida fonte d’informazione per chi
fosse interessato al "popolo", dice che il movimento anti- globalizzazione deve diffondersi
e conquistare più menti possibile al fine di estendere la lotta su larga scala, in modo che
ci sia una maggiore affluenza alle manifestazioni, un maggior interesse per le
problematiche mondiali ecc...Un proposito totalmente positivo, ma cosa serve essere sempre
in molti, quando bastano pochi sbirri a farti fare marcia indietro. La lotta per quanto
inutile sia, nel modo in cui viene condotta, deve esser incentrata su obbiettivi importanti
e deve comportare danni economici considerevoli, a Genova niente di questo è successo,
eppure per Bertinotti&Co. è stato un successone, a parte naturalmente la morte di un
ragazzo. Nessun tentativo di sfondare la "zona rossa", nessun atto di sabotaggio, il 90%
del corteo vaga lento e per le vie sottolineando ancora la sua totale inutilità, il
restante 10% invece andava in giro e spaccava quel che gli capitava professandosi come dire
"anti-consumisti" e che invece non facevan altro che alimentarlo il ciclo del consumo visto
che ciò che viene rotto va ripagato, senza poi rompere l’unica cosa che andava veramente
rotta. Ovvero quella rete metallica che divideva gli 8 da tutto il resto della città e
visto poi il gran numero dei manifestanti a sfondarla non ci sarebbe voluto un cazzo. Ma
invece no, non succede proprio niente, anzi il massimo che questi gran coglioni no-global
han fatto è stato fargli vedere un mazzo di fiori(...)!! Ma Bertinotti ne è entusiasta, i
manifestanti se ne sono stati buoni e calmi, non ci sono stati intoppi, l’atto politico per
quanto banale ed inconcludente c’è stato, lui è diventato il nuovo simbolo italiano
dell’essere "contro", dello stare all’opposizione e il cosiddetto "popolo di Seattle" made
in Italy passa sotto lo sponsor di Rif.Comunista. Allegria!!!!!

La rinascita dell’utopia 68? L’orgoglio della lotta di classe? Lottare per 1.200 Euro
mensili o per le cascate della Mingoulì? Bertinotti nuovo leader della fazione sinistroide
più antagonista od ennesimo uomo pubblicità utilizzato dal partito per veder di prender più
voti e di farsi pubblicità in determinati ambienti, sterili e politicamente incontaminati
per loro stessa scelta? Sicuramente la seconda...Finito il periodo in cui il G8 faceva
parlar di se ed era sfruttabile sotto il piano pubblicitario Bertinotti se ne è più
interessato? No c’è il caso Palestina/Israele e se i media si gettano a capo fitto in
quella che una delle guerre più vergognose della storia, ecco che ci si getta anche
Bertinotti che inizia nuovamente il suo cordoglio lamentoso ed allo stesso tempo fiero dei
propri ideali, mostrando un’ipocrisia ed un attaccamento all’immagine paragonabile a quello
di Berlusconi. Rif.Comunista non è altro che un facciata, una maschera che serve a
nascondere sotto falso interesse e stupido "estremismo"(anche se di estremo non ha un bel
niente) un partito come tanti di merda come altri. Prendiamo per esempio Grosseto, qui i
vigorosi nonché vitali compagni fedeli e compatti hanno aperto un capannone denominato
"Cantiere Sociale"(per farlo apparire più cattivo lo volevan chiamare "Kantiere Sociale" o
forse così si chiama boh)...beh niente di male a parte la necessità dell’effige di un
partito politico per aprire uno spazio ricreativo in una città dove a regnare sono solo il
grigiore e la noia, peccato che tale capannone sia stato aperto, guarda caso, proprio sotto
elezioni con una bella festa organizzata in pompa magna, comprensiva di cena, musica
ecc...questo come ho già detto la settimana prima delle elezioni, così ché gli spenti
spiriti dei rivoluzionari appena maggiorenni alle urne votassero indovina per chi???? Fatta
la sua bella pubblicità il "capannone" rimarrà chiuso e le uniche cose che vi svolgeranno
saranno banali incontri, proiezioni di film, dibattiti tirapalle e feste personali, senza
mai qualcosa di veramente concreto, nel vano tentativo di smuovere il cadavere di un
movimento ormai decomposto da tempo.

Insomma viviamo in una società basata su un sistema che imposta il potere in modo
vertiacale, e non orizzontale, di conseguenza, dichiararsi comunisti in un contesto sociale
tale è totalmente inutile, se non autoritario ed esclusivista. La Falce&Martello non son
altro che simboli come tanti che nascondono le stesse identiche persone, Bertinotti, che fa
tanto il rivoluzionario ed il solidale, si becca come minimo 30 milioni di lire il mese
ingrassando sulle bocche aperte di tutti gli elettori che vedono in lui l’ultimo baluardo
della "sinistra cattiva". Le elezioni sono passate, Berlusca&Co. han vinto e lui se ne sta
all’opposizione, bel bello della sua nullafacenza. Le sue sono solo tante parole buttate al
vanto senza un riscontro visibile in quello che è il pratico, credo anche che ora come ora
sia l’unico che crede, o far credere di credere nella lotta di classe...figurarsi, lui e
tutti gli altri gregari del partito a sputar sentenze sui diritti dei lavorati. E’ bello
far da portavoce di cose lontane, certo del proprio compenso economico, farsi pubblicità
come "antagonista" per poi esser l’ennesimo esempio di ipocrisia. Rif.Comunista è un
partito inutile, inutile perché proclamatosi comunista, il comunismo è morto, fallito,
un’utopia lontana dissolta dal capitale del vantaggio, a scapito di tutti quelli che magari
un tempo scendevano in piazza a gridare "Borghesi, Borghesi tutti appesi" ed ora si fanno
il culo per guadagnare uno stipendio da fame e sognano in segreto di esser coloro che un
tempo criticavano e magari votano la destra sociale incolpando gli emigrati della loro
miseria.



Ma il comunista non si smentisce mai…



 

 

Beh quando si è idioti lo si è a vita no? Sabato 5 ottobre Grosseto si è visto nuovamente
invaso da una ridicola manifestazione contro la guerra in Afghanistan, così tanto per
scaldare un po’ gli spenti animi dei riottosi in rosso che fieri portano avanti il proprio
credo. Proprio una bella sfilata, in cui si potevano osservare con attenzione i vari esempi
dell’idiozia umana, da le tredicenni fintamente ubriache che si trascinavano per il corteo
fino ad il nostro piccolo Baby Johnny Rotten (a cui noi tutti vogliamo un gran bene) che si
squarciava il petto con una bottiglia rotta (avesse raggiunto e lesionato qualche organo
interno avrei manifestato anch’io). Ma il punto non è questo, che quelli di rifondazione
erano una manica d’idioti oramai è cosa dimostrata, ma questo non me lo sarei mai
aspettato... Il giorno prima della manifestazione infatti avevamo stampato dei volantini
anti-corteo intitolati "SPERO VENGA LA GUERRA", con un colorito discorso sull’inutilità
della passeggiata tra i chiassi ed infine il testo di SPERO VENGA LA GUERRA degli WRETCHED.
Arrivati lì con circa 50 volantini pronti ad esser gettati sulla processione iniziamo a
seguire il corteo per capirne il giro, ed i volantini iniziano a circolare tra i
manifestanti. Finché uno di questi non arriva tra le mani di uno dei tanti compagni. Questo
lo fa leggere a tutti gli altri organizzatori della manifestazione ed indovinate un po’ che
fanno questi? Prima minacciano di darcele, poi dopo ne escono fuori con una stronzata come
una possibile denuncia perché i volantini non avevano il timbro della questura. Ehhhhhhh?
ma dico siete idioti? E meno male che su uno degli striscioni c’era scritto "PENSO QUINDI
SONO…MAI POTRTE FERMARE LA LIBERTA’ MIE PAROLE", meglio di Cartesio. avanti Compagni! keep
ut the dialogue…kepp up the dick’nd cum comunist friends!