La seguente intervista è tratta da ANTIUTOPIA, fanzine milanese del 1983. Ripubblicata nel libro "NEL CUORE DELLA BESTIA" di Marco Pandin e Stefano Giaccone

Wretched logo

Cosa ne pensate dei gruppi che cantano in inglese?
Secondo noi cantare in italiano è un sintomo di maturità a cui possono arrivare i gruppi. Anche i Wretched con la vecchia formazione cantavano in inglese, ma poi si è capito che un messaggio qualunque significato abbia diventa inutile se non è immediatamente comprensibile da chi ascolta e partecipa. Per noi cantare in italiano è importantissimo.

Come giudicate l'attuale scena milanese?
Negli ultimi tempi sono nate molte band più o meno politicizzate, speriamo che tutto questo si sviluppi anche riguardo al numero delle persone che partecipano alle attività da noi svolte.
Perchè secondo voi il Virus è così essenziale per la scena punk italiana?
E' un punto di riferimento e di incontro di realtà giovanile veramente antagonista ed è veramente autogestito. Più Virus ci fossero, più tutto il movimento ne subirebbe un enorme sviluppo.

Come vi ponete di fronte alla polemica anarchia e caos e anarchia e pace?
Anarchia è il risultato della completa sfiducia nelle istituzioni e in quello che ci circonda; anarchia è un modo di essere che ti permette di essere sempre nel rispetto della libertà altrui. In questo senso ci poniamo di fronte al problema anarchia e caos. Caos si ma organizzato per il raggiungimento di un benessere comune. Caos nel vero senso della parola comporta anche il calpestare gli altri e così tutto diventa fascismo. Anarchia e pacifismo sì, ma non che vogliamo subire senza reagire. Noi non provochiamo, non cerchiamo di imporre la nostra idea mediante violenza, siamo antimilitaristi praticanti, ammettiamo quindi che dichiarandoci non violenti e pacifisti una violenza per difesa per non soccombere, per non morire dando modo a chiunque voglia imporre le proprie idee di usare violenza su di te per esaudire i suoi sporchi interessi.
Cose ne pensate di coloro che sono punk o skin per moda?
Siamo contro coloro che siano punk, skin o presunti tali che usino violenza sugli altri o che si aooeggino a comportamenti idioti o falsi per moda o per gloria.

Avete problemi con la gente cosiddetta normale?
La società è ancora immatura in quanto ci considera e condanna in relazione al vestito o per sentito dire dai falsi organi di informazione del regime. Sta a noi tentare di cambiare questa mentalità di merda.

Cosa ritenete sia importante da fare per cercare di cambiare questa società inumana?
Controinformazione per svegliare la gente dall'apatia in cui le illusioni del potere hanno gettato tutto il popolo, per far capire la realtà di morte e di oppressione che ci circonda, per far fallire i loro progetti, per vivere e pensare al futuro e non vivere per morire. Tua volontà non votare una volta raggiunto il potere loto ti illuderebbero con delle false promesse per prendere il tuo voto. Ricordalo!

Quello che segue risulta più una presentazione del gruppo che un'intervista. Pubblicata da "Out Control" n°2, Treviso 1983

Il gruppo, come entità politica e musicale, lo consideriamo formatosi nel gennaio 1982 dopo alcuni cambiamenti nella formazione originale. Riteniamo indispensabile cantare in italiano e codurre attività parallele alla sola attività musicale (volantini, militanza antimilitarista, ecc). Sarebbe inutile e senza senso lanciare un messaggio che non sia immediatamente comprensibile da chi ascolta e partecipa. Consideriamo la musica come unico mezzo a nostra disposizione per esprimere il nostro disserso verso la realtà di morte e oppressione che ci circonda. Abbiamo un nome inglese e questo potrebbe apparire come una contraddizione ma non abbiamo mai dato molta importanza al fatto di cambiarlo in quanto lo consideriamo più semplice come suono checome significante qualcosa.
Ci riteniamo pacifisti, nonviolenti, antimilitaristi, e pacifismo è secondo noi la negazione di ogni violenza, prepotenza, prevaricazione, è essere contro la guerra e la distruzione dell'essere umano ma non è essere disposti a subire senza reagire. Ci consideriamo punx in quanto il punk è l'unico movimento di lotta e vita non inquadrato in schemi preesistenti e che consente di vivere secondo le proprie idee ed esprimere se stessi. Crediamo nello sviluppo di questo movimento di ribellione e dissenso giovanile in modo da far sentire alla gente la nostra voce facendo capire che non tutti i giovani sono illusi e inquadrati tanto da non riuscire a pensare e ad agire contro la logica di morte del potere! Fai qualcosa di concreto per esprimere il tuo dissenso!

intervista scippata qui:
http://www.geocities.com/SunsetStrip/Venue/6173/wretched/fanzine.html

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