Downtown Stockton reaches Critical Mass Delta Collegian Despite the threat of rain and nighttime traffic, these bikers took to the street for a monthly bike tour around town known as Critical Mass. ... |
Downtown Stockton reaches Critical Mass Delta Collegian Despite the threat of rain and nighttime traffic, these bikers took to the street for a monthly bike tour around town known as Critical Mass. ... |
Globe and Mail | Critical Mass: Bob Mondello, Trey Graham On 'For Colored Girls ... Nonprofit News Group Hello! This Site has all the most current news headlines on for colored girls movie that are out on the internet. The bits on this page represent the latest ... Critical Mass: Bob Mondello, Trey Graham On 'For Colored Girls ...NPR (blog) Critical Mass: Bob Mondello, Trey Graham On 'For Colored Girls ...OPB News tutte le notizie (613) » |
Week end tra mostre, folklore e tributi in musica NapoliToday Nuovo appuntamento infatti, come ogni primo sabato del mese, con Critical Mass Napoli, il raduno per gli appassionati di bici in città. ... |
LBPOST.com | Police Raid Critical Mass Ride The Nonprofit Quarterly (blog) November 3, 2010; Source: Gazzettes.com | In Long Beach, Calif. on October 29 a Critical Mass bike ride was stopped by police for safety violations. ... Tensions ride high at Los Angeles Critical MassBike Biz A wild Halloween ride with Detroit Critical MassDetroit Metro Times (blog) Breaks Put On Critical Mass RidersGazette Newspapers LBPOST.com tutte le notizie (6) » |
by noreply@blogger.com (CMFIRENZE) at November 03, 2010 07:57 PM
Critical Mass, pedalando in città per una migliore qualità della vita NapoliToday Proprio in questi giorni Napoli festeggia il terzo compleanno della sua Critical Mass. Ce ne parla Alfredo Bellini "La Critical Mass non è soltanto una ... |
Everything Long Beach (press release) | Cyclists cited, bikes impounded in Long Beach Critical Mass ride Los Angeles Times Police in Long Beach shut down a recent Critical Mass bike ride of about 85 cyclists and seized more than 20 bicycles for various offenses, including riding ... City Issues Statement on Bicycle Safety in Long Beach After ...Everything Long Beach (press release) Two-Wheel Drama In The LBC: Bicycles Impounded, Critical Mass ...LAist Criticism Masses Over Critical Mass BustsOC Weekly (blog) LA Weekly (blog) -Long Beach Press-Telegram -Long Beach Press-Telegram tutte le notizie (10) » |
by noreply@blogger.com (CMFIRENZE) at November 01, 2010 05:47 PM
All’ultima partenza della Critical Mass da Via dei Fori Imperiali ho parlato con un ciclista che mi cercava come “amministratore del sito di CM” riguardo al fatto che dovrei pubblicizzare sul sito che lui ed altri (una decina) si vedono ancora alle 18 a Piramide.
Gli ho detto che sebbene io ritenga sbagliato avere due partenze e soprattutto tornare a Piramide può comunque aggiungere un commento al post che lancia la prossima Critical Mass e ricordare questo appuntamento alternativo.
Ho chiesto comunque perchè si ostinano a partire da Piramide. Mi ha risposto che il cambiamento ai Fori Imperiali non era stato deciso dalla CM…
Gli ho detto che comunque se ne è parlato in alcune riunioni ed nella mailing list e ho chiesto secondo lui quale sarebbe invece l’organo decisionale di Critical Mass Roma. Dopo un po’ di insistenza lui dice altre assemblee a San Lorenzo con duecento persone… ma non approfondiamo di piu’.
Comunque gli dico alla fine decidono i ciclisti/e ed è ormai un anno che vengono qua al palo 27 di Via dei Fori Imperiali.
Gli chiedo allora cosa c’è che non va in questo posto?
Mi dice che è troppo centrale, è troppo visibile e stiamo in mezzo alla strada.
Capisco che c’è qualcos’altro e chiedo ma quindi è meglio meno centrale e meno visibile e più nascosto?
No… alla fine pare che il problema pare essere che stando lì sotto il Campidoglio siamo visibili dalle istituzioni e facciamo gioco a chi ha i tavoli di trattativa con il comune (leggi DI TRAFFICO SI MUORE e altre ASSOCIAZIONI) che si giovano della nostra visibilità.
Gli chiedo quindi pensi che DI TRAFFICO SI MUORE sfrutti questa visibilità per darsi forza ai tavoli di trattativa.
La risposta sostanzialmente è si, anche per personaggi come quello che si è candidato (leggi ROTAFIXA) e per quelli delle Associazioni (leggi i CICLONAUTI).
Gli spiego che quelli che lui elenca come difetti sono per me invece pregi e che da anni avevo lanciato (insieme ad altri/e) la proposta dello spostamento in posizione più centrale anche senza appartenere ad associazioni, candidati, reti e tavoli di trattativa, ma che comunque sul sito racconterò un po’ la chiacchierata anche se sono in completo disaccordo e la questione del fare gioco ai tavoli di trattativa mi pare davvero pretestuosa.
Pubblicato.
Adesso se volete commentate scrivete meglio le vostre motivazioni
luca.bicycling
Il paradigma della bicicletta è un vero catalizzatore dell'assunzione di consapevolezza e di responsabilità individuale e collettiva. Corregge il rapporto con l'ecosistema e riattiva lo sguardo critico sui riflessi condizionati cui si affida il meccanismo del mercato per perpetuare se stesso e insediarsi nelle coscienze, ignare dei guasti e dei costi umani e monetari che ognuno è chiamato a pagare. Nel contesto attuale la bici può contribuire al disvelarsi della grande menzogna e all'attivarsi di processi riformistici di trasformazione progressiva ma radicale del quadro socioeconomico.
by info@ciclofficinepopolari.it at October 31, 2010 12:59 PM
Chi semina nuove strade raccoglie ancora piú traffico.
Michele Boato, Prefazione a Zenone Sovilla, Bicicrazia, Pedalare per la libertà, Nonluoghi libere edizioni, 2004.
by info@ciclofficinepopolari.it at October 30, 2010 02:54 PM
Non saranno più scuole. Saranno accademie popolari, nelle quali saranno sconosciuti sia i maestri che gli allievi, dove le persone entreranno liberamente per avere istruzione gratuita, se a loro serve, e in cui chi è ricco di esperienza propria insegnerà a sua volta cose ai professori che portano le conoscenze di cui mancano. Sarà quindi un'istruzione mutua, un atto di fratellanza intellettuale.
Mikhail Bakunin, [1870], citato in Colin Ward, L'anarchia. Un approccio essenziale, Eléuthera, 2008 [2004]
by info@ciclofficinepopolari.it at October 30, 2010 02:32 PM
ROMA - Venerdì 29 ottobre, è giorno di Critical Mass. Tutti in ... Corriere della Sera BICI AI FORI – Così, i partecipanti alla Critical Mass hanno deciso di ricordare Eva riunendosi, a partire dalle 18.30, proprio in via dei Fori Imperiali. ... altro » |
Localport | Massa critica: venerdì nuovo appuntamento per i ciclisti eporediesi Localport ... venerdì 29, si ritroveranno ancora una volta, alle 18 sotto la Torre di Santo Stefano, per dare vita al nono appuntamento della “critical mass”, ... |
Critical Mass Roma torna in strada come ormai da tanti anni ogni ultimo venerdì del mese, a Roma come in circa 500 altre città del mondo.
Vogliamo strade sicure per le biciclette e una città non a misura di automobile.
Un anno fa proprio in questo periodo venia uccisa da un taxi mentre era sulla sua bici Eva. Eva era una cicloattivsta e per ricordare e ricordarci quanto ancora abbiamo da fare abbiamo spostato la partenza di Critical Mass Roma sul luogo dove è stata uccisa. A via dei fori imperiali (palo 27) vicino al Campidoglio.
Il sito Ciclofficinepopolari.it vuole essere un riferimento per il manifestarsi delle Ciclofficine Popolari in Italia, che sono qui invitate ad una rete, ad un intreccio e ad uno scambio. Vogliamo raccogliere non solo gli indirizzi, gli orari di apertura e le iniziative di quante più Ciclofficine Popolari possibile, ma soprattutto vogliamo mettere in contatto e diffondere loro esperienze. Aderendo a questo progetto le Ciclofficine Popolari potranno avere una propria sezione su questo sito, liberamente modificabile, come adesso è per alcune Ciclofficine romane.
E' tempo per noi di conoscerci, condividere idee e conoscenze sui nostri progetti sociali/culturali, che come sapete sono la promozione della bicicletta come mezzo di trasporto, l'auto-riparazione, il riciclaggio, la coscienza critica e viva, nelle varie forme in cui essa naturalmente evolve:
- sulle implicazioni sociali e politiche di una ciclofficina, a livello locale e globale,
- sui progetti condivisibli da tutti, sulle idee da portare avanti assieme, dal raccolto di biciclette alla ridistribuzione, passando per eventi e manifestazioni
- sulla costruzione e riparazione della bicicletta, questa nostra beniamina.
Vorremmo per questo che ognuno di voi partecipasse raccontando qui cosa è e come funziona la vostra esperienza, come procedono i progetti interni, quali sono le difficoltà incontrate, i successi, le idee nate, e i sogni avverati. tutto ciò che vi ha formato come esperienza collettiva di ciclofficina.
Ciclofficine di tutta Italia, unitevi!
by info@ciclofficinepopolari.it at October 25, 2010 11:29 AM
Non c’è altra possibilità. Per generare una nuova società l’uomo deve generare nuove relazioni interpersonali e per far questo deve modificare il suo dominio cognitivo.
Così, se gli uomini vogliono vivere in una società non gerarchica in cui ciascuno abbia effettivamente il tempo di accedere a una vita interessante e soddisfacente, essi la creeranno, ma solo a questa condizione.
Humberto R. Maturana, L’unité de l’homme, a cura di André Béjin (Seuil, Parigi, 1974, vol. II, p. 175)
by info@ciclofficinepopolari.it at October 25, 2010 08:19 AM
Ecologiae.com | Jönköping by bike, nel 2050 la prima città a misura di bici Ecologiae.com Immaginate un futuro dove i cortei di bici del Critical Mass sono la regola nelle strade. Immaginate una città a misura di ciclista, con linee metro e tram ... |
«Ritieni che ci siano ancora spazi non sfruttati, nelle società vernacolari come in quelle industrializzate, [...] i che possano essere indirizzati a quello che una volta hai definito 'un mutamento fondamentale di direzione alla ricerca di un futuro di speranza'?». «Sì, questi spazi ci sono. La maggior parte di noi, a prescindere dalla povertà delle nostre circostanze di vita, può ancora rivendicare o marcare una soglia. Possiamo farlo anche con la memoria di qualcosa che è assente. Possiamo essere una fonte di limpidezza e di bontà per ogni altro individuo; questo, più gli spaghetti, è tutto ciò che abbiamo da condividere. [...]. Il dedicarsi agli altri, a ogni altro, è il generatore di un minispazio nel quale possiamo essere d'accordo sulla ricerca del bene».
Colloquio di Majid Rahnema con Ivan Illich, da "Il manifesto" del 22/10/2010.
by info@ciclofficinepopolari.it at October 22, 2010 02:58 PM
L'uomo in bicicletta può andare tre o quattro volte più svelto del pedone, consumando però un quinto dell'energia: per portare un grammo del proprio peso per un chilometro di strada piana brucia soltanto 0,15 calorie.
La bicicletta è il perfetto traduttore per accordare l'energia metabolica dell'uomo all'impedenza della locomozione. Munito di questo strumento, l'uomo supera in efficienza non solo qualunque macchina, ma anche tutti gli altri animali.
Ivan Illich, Energia ed equità
by info@ciclofficinepopolari.it at October 22, 2010 02:15 PM
Ciò che distingue il traffico dei paesi ricchi da quello dei paesi poveri, per quanto riguarda i più, non è un maggior chilometraggio per ogni ora di vita,
ma l'obbligo di consumare in forti dosi l'energia confezionata e disegualmente distribuita dall'industria del trasporto.
Ivan Illich, Energia ed equità
by info@ciclofficinepopolari.it at October 22, 2010 02:01 PM
La rivoluzione dei pedali non è ancora avvenuta.
Ma, in fin dei conti, se si osservano e si studiano altri esempi nel mondo, l'idea di una città in cui prevale la bicicletta non è pura fantasia [...] esistono le condizioni per concepire un'utopia urbana efficace, cioè suscettibile di convincere gli abitanti delle città [...]. L'uso della bicicletta consente [...] di riconfigurare la vita reale - quella degli usi, degli scambi e degli incontri del quotidiano [...].
Marc Augè, Il bello della bicicletta, Bollati Boringhieri, Torino, 2009, p. 44
by info@ciclofficinepopolari.it at October 22, 2010 01:56 PM
Se il nuovo ordine della mobilità autoalimentata reso accessibile dalla bicicletta venisse protetto dalla svalutazione, dalla paralisi e dai rischi per gli arti del ciclista, sarebbe possibile assicurare a tutti una pari mobilità ottimale e metter fine all'imposizione del massimo di privilegio e di sfruttamento.
Sarebbe anche possibile controllare le strutture dell'urbanizzazione una volta che l'organizzazione dello spazio avesse come limite il potere che ha l'uomo di spostarsi in esso
Ivan Illich, Energia ed equità.
by info@ciclofficinepopolari.it at October 22, 2010 01:55 PM
Ogni veicolo, quale che sia, la cui velocità massima superi una certa soglia, accresce la perdita di tempo e di denaro dell'utente medio. Ogni volta che in un punto del sistema di circolazione la velocità massima sopravanza una certa soglia, più persone dovranno passare più tempo alla fermata dell'autobus, agli sbocchi ingorgati, o in un letto d'ospedale
Ivan Illich, La Convivialità, Boroli, Milano, 2005
by info@ciclofficinepopolari.it at October 22, 2010 01:54 PM
Gli innamorati sono soli al mondo, come si sa, ma in bicicletta lo sono ancora di più.
Guardiamoli avanzare insieme, fianco a fianco, mano nella mano,
noi non esistiamo più, e il sentimento che li unisce in questo momento forma una bolla intorno a loro.
Il fatto di avanzare, in un certo senso di passare attraverso di noi, accentua il loro isolamento;
il fatto di pedalare insieme, nello stesso movimento, li unisce ulteriormente.
Due amanti in bicicletta non attraversano la città, la trapassano come una nuvola, su pedali di vento.
Didier Tronchet, Piccolo trattato di ciclosofia, Feltrinelli, 2003, pp. 64-65
by info@ciclofficinepopolari.it at October 22, 2010 01:53 PM
L'alternanza regolare piede destro piede sinistro, che genera la rotazione tranquilla quasi rassicurante, dei pedali, ricorda l'oscillare del pendolo e le sue virtù ipnotiche.
Perché forse si tratta anche di ipnosi, quando il tic-tac metronomico dei mozzi e del movimento a pompa alternato delle ginocchia spingono in avanti la bicicletta e il suo passeggero in uno stato di quiete, tra la veglia e il sonno, tra la terra e il cielo.
In questi momenti di diluizione dello sguardo può capitare che il ciclista abbia la fugace impressione che l'asse dei suoi pedali sia l'asse del mondo (axis mundi). E in un certo senso, è così.
Didier Tronchet, Piccolo trattato di ciclosofia, Feltrinelli, 2003 pp. 8-9
by info@ciclofficinepopolari.it at October 22, 2010 01:52 PM
Con i suoi 10000 morti l'anno nella sola Francia l'automobile è diventata il primo predatore dell'uomo. Ciò nonostante la crescita dell'industria automobilistica è considerata un indicatore di prosperità.
Nessun altra specie nella storia della creazione ha mai generato il proprio predatore con tanto entusiasmo.
I topi non sono mai andati al Salone del gatto.
Didier Tronchet, Piccolo trattato di ciclosofia, Feltrinelli, 2003 pp. 10-11
by info@ciclofficinepopolari.it at October 22, 2010 01:52 PM
Il ciclista urbano è, per sua natura, un inventore. […]
In un organismo urbano in cui sono solo un corpo estraneo, in una città ostile, si inventano un modo di essere che non è stato inventato per loro. Tratteggiano nello spazio la minuta di una città in bicicletta:tracciano e cancellano. Le loro evoluzioni sono rimorsi d'artista. […]
Cercano, barcollando, un nuovo equilibrio che rimetterà in marcia la città.
Didier Tronchet, Piccolo trattato di ciclosofia, Feltrinelli, 2003 pp. 12-13
by info@ciclofficinepopolari.it at October 22, 2010 01:50 PM
La bici aerea, leggera, quasi trasparente, è una miniera di esperienza, di gesti possibili, di cortesie e situazioni imprevedibili,
è una generatrice di contatti umani, d'incontri.
E', finalmente e di nuovo, l'avventura, il pellegrinaggio, la parola che acquista peso e senso nell'andare.
Emilio Rigatti, Minima Pedalia, Ediciclo, 2004, p. 18-19
by info@ciclofficinepopolari.it at October 22, 2010 01:49 PM
Bisogna quindi aggiungere come altro merito della bicicletta il reinserimento del ciclista nella sua propria individualità, ma anche la reinvenzione di legami sociali gradevoli, leggeri [...]. Del resto, c'è certamente una relazione di una certa presenza a se stessi e quella della presenza degli altri. [...] I ciclisti hanno scelto i rapporti diretti e hanno rifiutato per ora ogni ricorso ai media. purchè duri! Viene voglia di escalamare. Sarebbe bello se la bicicletta potesse diventare lo strumento silenzioso ed efficace di una riconquista delle relazioni e dello scambio di parole e sorrisi!
Marc Augè, Il bello della bicicletta, Bollati Boringhieri, Torino, 2009, p. 26-28
by info@ciclofficinepopolari.it at October 22, 2010 01:49 PM
La conoscenza progressiva di se stessi, legata all'uso della bicicletta, lascia tracce indimenticabilie assieme inconsapevoli. In questo paradosso risiede la sua originalità: il paradosso del tempo e dell'eternità, potremmo dire. I giovani che vanno in bicicletta sperimentano la conquista del loro corpo.
Marc Augè, Il bello della bicicletta, Bollati Boringhieri, Torino, 2009, p. 23
by info@ciclofficinepopolari.it at October 22, 2010 01:48 PM
by nontelodico@example.com (Alez Piotr) at October 21, 2010 08:14 AM
by noreply@blogger.com (CMFIRENZE) at October 18, 2010 02:38 PM
by noreply@blogger.com (CMFIRENZE) at October 14, 2010 05:17 PM
Dagli amici di Pedalopolis arriva questa segnalazione: - Bicycle Film Festival a Milano, dal 15 al 17 ottobre
Leggi ancora | Pubblicato da farronait | Commenti Tag: media, appuntamenti, iniziative, bicycle r-evolutionby nontelodico@example.com (panzlabo) at October 13, 2010 02:49 PM
GRILLI ECOLOGISTI CONTRO L'INCENERITORE A NAPOLI EST ilmediano.it Si tratta infatti di una trentina di attivisti del Movimento 5 Stelle Napoli Est e dintorni che, insieme ad alcune realtà associative (tra cui Critical Mass ... |
Lascerò la macchina e userò la bicicletta quando non ci sarà più inquinamento
Non ci sarà più inquinamento quando lascerò la macchina e userò la bicicletta
COSA E' CRITICAL MASS ::::
Critical Mass è un evento che si tiene ogni ultimo venerdì del mese in sempre più città del mondo 434, secondo il sito www.critical-mass.org ) che vede la pacifica invasione delle strade da parte di chi usa quotidianamente la propria bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano. Una “coincidenza spontanea” il cui unico tratto comune è la convinzione di un necessario ribaltamento della fruizione dello spazio, del tempo e dell'aria delle nostre città. Massa critica – in fisica la soglia quantitativa minima oltre la quale si ottiene un mutamento qualitativo - in città è la cacciata temporanea delle automobili dalle strade, una breve interruzione del flusso di trasporti privati che dimostra come le città possano tornare ad essere vissute da umani e non da macchine; è la scelta di decrescere, di limitare al massimo i consumi inutili e nocivi. Questo cambiamento qualitativo può essere reso possibile dallo spostarsi in bicicletta o con i mezzi pubblici.
PERCHE' CRITICAL MASS ?:::
Non è mai troppo tardi per capire che c'è qualcosa di profondamente sbagliato nel nostro modello di sviluppo urbanistico, che oggi si manifesta soprattutto come inquinamento dell'aria, un inquinamento dovuto principalmente al trasporto privato.
by info@ciclofficinepopolari.it at October 11, 2010 09:43 AM
Una "CriticalMass" con gli scout Varese News Un'edizione "straordinaria" di Critical Mass, la ciclomanifestazione che si svolge ogni 18 del mese alle ore 18 in città, coinvolgendo dozzine di ... |
La ciclabile di via Fontana morta (qui) e poi risorta (
Leggi ancora | Pubblicato da farronait | Commenti Tag: varie, viabilità, accade a roveretoby nontelodico@example.com (barbagrigia) at October 07, 2010 08:52 AM
by nontelodico@example.com (macs) at October 06, 2010 10:28 PM
by nontelodico@example.com (gganio) at October 06, 2010 07:01 PM
Critical Mass Napoli NapoliToday Nuovo appuntamento, come ogni terzo venerdì del mese, con Critical Mass Napoli, il raduno per gli appassionati di bici in città. ... |
by nontelodico@example.com (caffèlatte) at October 02, 2010 06:45 PM
Per questo motivo è tutt'altro che fuori tema proporre qui una bibliografia e una selezione di citazioni significative.
Potete trovare anche le preghiere dei ciclisti e dei ciclomeccanici devoti a Santa Graziella Pio la Bici e Viola er Codice.
by info@ciclofficinepopolari.it at October 02, 2010 01:35 PM
by nontelodico@example.com (odradek) at October 02, 2010 10:22 AM
A Parabiago Domenica 3 Ottobre 2010
• dalle ore 9.00: pulizia dell’alzaia del Villoresi
• ore 11.00: visita guidata gratuita in bicicletta dal canale Villoresi al fiume Olona e immissione della fauna ittica per il ripopolamento del fiume Olona.
• al termine: rinfresco
Ritrovo in bicicletta presso il casello del canale Villoresi in via Buonarroti a Villastanza di Parabiago
(In caso di pioggia l’iniziativa sarà posticipata a domenica 10/10/2010)
Per informazioni 0331 493002
agenda21@comune.parabiago.mi.it Giridacqua volantino
by noreply@blogger.com (CMFIRENZE) at October 01, 2010 12:08 AM
by nontelodico@example.com (gganio) at September 30, 2010 08:43 PM
Critical Mass, oggi biciclettata a Savona Il Vostro Giornale Alle ore 18 di oggi, giovedì 30 settembre, torna a Savona l'appuntamento con la Critical Mass. Sotto le Torri del Brandale tutti coloro che vorranno ... |
by nontelodico@example.com (kamo) at September 30, 2010 07:39 AM
Spindle | Realtà utopiche e psichedeliche Spindle (ShaKe 2010) da almeno 30 anni al centro dell'intelligenza trasformatrice della città americana, fondatore della Critical Mass, e Matteo Guarnaccia, ... |
by nontelodico@example.com (ziffo) at September 29, 2010 11:19 AM
by nontelodico@example.com (Alez Piotr) at September 28, 2010 09:06 AM
E’ forse la pista cercavamo da mesi e che non trovavamo? che abbiamo percorso per caso a tratti tra i rifiuti e le buche? per cui il comune di Legnano vorrebbe investire i denari ottenuti con il progetto EXPO DEI TERRITORI? matti ce la racconta.
Che possa essere meglio seguire il tragitto intercomunale testato un anno fa da RiCiclO?
Nel sito del PAM è possibile informarsi sul corridoio ecologico di collegamento fra il Parco Alto Milanese stesso ed il Parco Lombardo del Ticino.
Per chi dopo avere visionato all’interno del sito del Parco il progetto dell’opera e da esso invogliato volesse percorrerne il tratto fino a Buscate come successo al sottoscritto potrebbe constatare di persona la differenza tra gli intenti contenuti nell’esposizione del progetto e la realtà.
Lo stato in cui versa il “corridoio” senza essere ancora considerabile critico a mio giudizio consiglia una particolare attenzione nella gestione dello stesso.
Se alcuni accorgimenti negli attraversamenti in prossimità delle strade che esso incrocia potrebbero aumentarne la sicurezza e risentono delle problematiche generali del raccordare una pista ciclabile al tessuto viario esistente, i problemi maggiori riguardano il sentiero.
Delle opere di sistemazione e riqualificazione auspicate e lette nel progetto poco si nota in quanto l’attenzione di chi lo percorre viene catalizzata dal degrado ( a cui non è nuova la zona visto le segnalazioni apparse sulla stampa in tempi e frequenze ben evidenziate)dovuto a scarichi di materiali vari soprattutto di pericolose quantità di amianto.
Non solo, la quantità del volume di essi cambia da una visita all’altra….Tutto questo a fronte di altri non trascurabili problemi.In primis i vandalismi (o la mancata manutenzione?)che hanno colpito gli accessori di supporto “didattico”al sentiero, la percorrenza dello stesso a volte semiostruita dagli stessi materiali di cui sopra,alcune percorrenze con mezzi a motore che poco hanno a che vedere con un sentiero ciclopedonale.
Eppure l’investimento è consistente per un percorso di sette-otto chilometri.Il cartello con le indicazioni di legge che riporto all’interno di una personale galleria fotografica descrive l’ammontare dei lavori nel tratto pari a oltre 150000 euro, dal quale può desumersi lo stupore dello scrivente nel valutare come sia scarsa o a essere buoni “insufficiente” la progettualità correlata all’opera.
Chiaramente esistono zone dove una pista ciclabile oltre che piacevole nella percorrenza lo è anche perché paesaggisticamente ben locata.Il successo (che ho veduto di persona) della pista ciclabile costeggiante il lago di Varese, o sia pure in maniera minore ma non trascurabile della Castellanza-Torba(del medio-Olona) è sicuramente favorito dalla cornice in cui inserita.
Penso che-dove i panorami non sono così apprezzabili, come nella nostra zona- valorizzazione importante che si possa fornire sia la promozione di essi e le opere correlate (come il sentiero) con iniziative mirate.Sarò disattento, ma del citato corridoio ecologico sapevo poco, neppure dell’inaugurazione(se avvenuta)mi informerò meglio.
Ma prima ancora di domandarmi se esiste una visione della viabilità ciclabile nella quale inserire il corridoio mi chiedo se il passo importante e fondamentale sia ricominciare dall’ABC con una maggiore presenza sul territorio, un controllo più accurato e frequente, e normative più rigide.
Cliccando all’interno del blog
http://cosdamatti.blogspot.com/
è possibile visionare alla voce:PAM-Parco Ticino le foto corredate da un testo che provano lo stato di tale opera., sperando che la segnalazione (come avvenuta nei tempi e modi dovuti/potuti dal sottoscritto alle autorità, ad oggi comuni di Dairago,Busto A. Magnago) sia interpretata nel giusto modo di sprone a sensibilizzazione in quello che potrebbe essere un punto di forza della nostra zona.
Massimiliano Materazzi
La Repubblica | Tutti in sella, torna Goodbike pedalate in scena, dal triciclo ... La Repubblica Ci sarà Chris Carlsson, l'inventore della Critical Mass, che ha raccolto adepti in tutto il mondo, che parlerà della Now Utopia, e anche Stefano Pirazzi, ... |
Ciao, vi ricordiamo la massa critica di settembre: Sabato 25 settembre 2010 ore 17.30 Piazza delle Erbe, Rovereto L'intento principale è ...
Leggi ancora | Pubblicato da farronait | CommentiIl Tempo | Quelle miss su due ruote Il Tempo ... mente di Critical Mass, strumento di lotta adottato da ciclisti di tutto il mondo per rivendicare maggiore spazio per le biciclette. ... altro » |
Presto saranno online le pagine della ciclofficina all'interno della Facoltà di Fisica dell'università "La Sapienza" di Roma...
by info@ciclofficinepopolari.it at September 23, 2010 10:33 AM
by nontelodico@example.com (eccanene) at September 23, 2010 08:53 AM
La liberazione dall'opulenza comincia nelle isole pedonali dove ora i ricchi s'incontrano tra loro [...]. Questa solitudine dell'abbondanza potrebbe cominciare a rompersi se a poco a poco le isole pedonali si espandessero e la gente riprendese a usare l'innata facoltà di muoversi intorno al luogo in cui vive. L'ambiente impoverito dell'isola pedonale potrebbe così incarnare l'inizio della ricostruzione sociale, e le persone che oggi si dicono ricche potrebbero sottrarsi alla servitù del trasporto superpotente il giorno in cui arrivassero ad amare l'orizzonte delle loro isole pedonali, ormai giunte a pieno sviluppo, e ad aver paura di allontanarsi troppo spesso dalla propria dimora.
Ivan Illich: Elogio della bicicletta, Bollati boringhieri, 2006, p. 68
by info@ciclofficinepopolari.it at September 22, 2010 03:44 PM
[...] La bicicletta è un'invenzione contemporanea a quella dell'automobile, non è venuta nè prima come qualcosa di tradizionale nè dopo come onda eco contestataria. E' anch'essa un omaggio all'individuo ed è l'inno alla meccanica, alla capacità di ruote e rondelle di cambi e bielle di moltiplicare la spinta umana, di rendere miracolosamente redditizio lo sforzo umano che già lo è di per sè [...]. E' una soluzione funzionale perchè ha la velocità giusta per una città, riesce a districarsi in mezzo ad altre mille bici, non ha un problema di occupazione di spazio, non prevede l'eliminazione dell'uomo che cammina nè l'invenzione del pedone. Era un'idea geniale, ma qualcuno ha trovato immediatamente il modo di metterla in una riserva per handicappati: piste ciclabili si chiamano. La bicicletta è il modo inventato per dare il massimo della libertà a tutti e il massimo della democrazia a una città.
Franco La Cecla, Per una critica delle automobili, postfazione a Ivan Illich: Elogio della bicicletta, Bollati Boringhieri, 2006
by info@ciclofficinepopolari.it at September 22, 2010 03:20 PM
Il merito del ciclismo [...] è infatti quello di imporci una percezione più acuta dello spazio e del tempo [...]
Il miracolo della bicicletta è che [...] è una prova esistenziale fondamentale che rinsalda coloro che vi si dedicano nella loro stessa coscienza identitaria: pedalo, quindi sono.
[...] appena siamo in sella, cambia tutto, e ritroviamo noi stessi, riprendiamo possesso di noi. E' la nostra storia personale ad accudirci. il mondo esterno si impone concretamente nelle sue dimensioni fisiche. Ci resiste e obbliga a uno sforzo di volontà ma, allo stesso tempo, si offre a noi come spazio di libertà intima e di iniziativa personale, come spazio poetico, nel pieno e primo semso del termine.
Marc Augè, Il bello della bicicletta, Bollati Boringhieri, Torino, 2009, p. 63-64
by info@ciclofficinepopolari.it at September 22, 2010 11:09 AM
L'americano tipo dedica ogni anno alla propria auto più di 1600 ore: ci sta seduto, in marcia e in sosta; la parcheggia e va a prenderla...
lavora per pagare la benzina, i pedaggi... l'assicurazione, il bollo, le multe...
investe queste 1600 ore per fare circa 12.000 chilometri: cioè appena sette chilometri e mezzo per ogni ora. Nei paesi dove non esiste un'industria del trasporto, la gente riesce a ottenere lo stesso risultato andando a piedi dovunque voglia, e il traffico assorbe dal 3 all'8 per cento del tempo sociale, anziché il 28 per cento.
Ciò che distingue il traffico dei paesi ricchi da quello dei paesi poveri, per quanto riguarda i più, non è un maggior chilometraggio per ogni ora di vita,
ma l'obbligo di consumare in forti dosi l'energia confezionata e disegualmente distribuita dall'industria del trasporto.
Ivan Illich, Energia ed equità
by info@ciclofficinepopolari.it at September 20, 2010 10:04 AM
L'uomo, senza l'aiuto di alcuno strumento, è capace di spostarsi con piena efficienza. Per trasportare un grammo del proprio peso per un chilometro in dieci minuti, consuma 0,75 calorie. L'uomo a piedi è una macchina termodinamica più efficiente di qualunque veicolo a motore e della maggioranza degli animali; in rapporto al suo peso, nella locomozione presta più lavoro del topo o del bue, meno lavoro del cavallo o dello storione. Con questo tasso di efficienza l'uomo si è insediato nel mondo e ne ha fatto la storia [...]
L'uomo in bicicletta può andare tre o quattro volte più svelto del pedone, consumando però un quinto dell'energia: per portare un grammo del proprio peso per un chilometro di strada piana brucia soltanto 0,15 calorie.
La bicicletta è il perfetto traduttore per accordare l'energia metabolica dell'uomo all'impedenza della locomozione. Munito di questo strumento, l'uomo supera in efficienza non solo qualunque macchina, ma anche tutti gli altri animali.
Ivan Illich, Energia ed equità
by info@ciclofficinepopolari.it at September 20, 2010 09:55 AM
Con la massa degli oggetti cresce la sfera degli esseri estranei ai quali l'uomo è soggiogato
Karl Marx
by info@ciclofficinepopolari.it at September 20, 2010 09:54 AM
Segavano i rami sui quali erano seduti
e si scambiavano a gran voce le loro esperienze
Di come segare più in fretta, e precipitarono
Con uno schianto, e quelli che li videro
Scossero la testa segando e
Continuarono a segare
Bertold Brecht
by info@ciclofficinepopolari.it at September 20, 2010 09:53 AM
al festival nazionale del viaggio in bicicletta ci si può arrivare a pedali, da milano si parte mercoledì.
Approfondimenti su lastazionedellebiciclette.com, contatti con elena.massarenti@wildtrack.it
La bicicletta è una straordinaria arma simbolica, lo spazio immaginario di un altrove possibile
Zenone Sovilla, Bicicrazia, Nonluoghi libere edizioni, 2004
by info@ciclofficinepopolari.it at September 19, 2010 06:02 PM
Quello che questa gente ignora è il fatto che la bicicletta è ben più di uno sport o di un mezzo di lavoro.
La bicicletta è una rivoluzione, una riconquista dello spazio pubblico, l’impegno ad assumersi, a partire dal territorio, la responsabilità di riplasmare le nostre metropoli.
È una rivolta, una sfida alle strade eternamente a senso unico.
La bicicletta è una filosofia, un modo di vivere, e io la uso come un martello per cambiare il mondo e per redimere le nostre città logorate dalla guerra.
Travis Hugh Culley, Il Messaggero. Come è nata massa critica, Garzanti elefanti, 2002
by gik@inventati.org (felipe) at September 19, 2010 06:01 PM
Quale chauffeur non sarebbe indotto, dalla forza stessa del suo motore,
a filare, a rischio e pericolo delle formiche della strada, passanti, bambini e ciclisti?
Nei movimenti che le macchine esigono da coloro che le adoperano c'è già tutta la violenza, la brutalità, la continuità a scatti dei misfatti fascisti.
Theodor Adorno, Minima Moralia: Meditazioni sulla vita offesa, Einaudi
by info@ciclofficinepopolari.it at September 19, 2010 05:59 PM
La bici, invece, è tutta un'altra dimensione.
Ed è lei il mio piacevole tormento, mi ammonisce affinché non perda mai il fulcro, il quid sostanziale ed essenziale della realtà.
Con lei tocchi terra senza mettere mai giù un piede.
Zarini
by info@ciclofficinepopolari.it at September 19, 2010 04:30 PM
Gli uomini liberi possono percorrere la strada che conduce a relazioni sociali produttive
solo alla velocità di una bicicletta.
Ivan Illich, Per una storia dei bisogni, Mondadori, 1981
by info@ciclofficinepopolari.it at September 19, 2010 04:29 PM
Quello della non-violenza a pedali è anche un mezzo politicamente rivoluzionario.
M'immagino spesso una Città del Sole ciclabile, dove cambi il concetto stesso di “consumo”.
Si consumano le gomme, ci consumiamo noi:
però piano, senza che qualcuno ci spinga da dietro dicendoci: “consuma più forte”.
Emilio Rigatti, Minima Pedalia, Ediciclo, 2004, p. 14
by info@ciclofficinepopolari.it at September 19, 2010 04:28 PM
Mezzo di locomozione fisico, certo la bicicletta è soprattutto un mezzo di locomozione della coscienza.
E il principio ciclosofico fondamentale è: ogni corpo su una bicicletta assiste a uno spostamento del proprio sguardo sul mondo.
All'esterno ci si sposta in bicicletta, ma all'interno è la bicicletta che ci sposta.
Didier Tronchet, Piccolo trattato di ciclosofia, Feltrinelli, 2003, p. 36
by gik@inventati.org (felipe) at September 19, 2010 04:26 PM
Critical Mass, i ciclisti per le vie di Lugano TicinOnline.ch LUGANO - Il termine che viene usato è "Critical mass". In sostanza è un raduno spontaneo di biciclette che, sfruttando la forza del numero (massa), ... |