Un giorno un treno
si fermò nel povero villaggio di Rancas. Ne scesero uomini con giacche
di cuoio nero. Scaricarono balle di filo di ferro e cominciarono a scavare buche.
Ogni dieci metri piantavano un palo. Fu così che nacque il Recinto.
Il Recinto si allargava ogni giorno di più, divorava chilometri su chilometri.
Avanzava inesorabile. Colli, pascoli, colline, caverne, paludi: si inghiottiva
tutto.
Niente restava per i comuneros dei villaggi della pampa. Non un filo derba,
non una zolla di terra.
Chi ha costruito il Recinto è il potente monopolio della Cerro de Pasco
Corporation, con lappoggio dei latifondisti locali.
E questo libro è la cronaca esasperatamente vera della lotta solitaria
condotta nelle Ande Centrali tra 1950 e 1962 dagli uomini di alcuni villaggi
rintracciabili solo nelle mappe militari dei distaccamenti che li rasero al
suolo.
Storia di una lotta inevitabile contro una millenaria ingiustizia, contro la
prepotenza di fazenderos e gringos, Rulli di tamburo per Rancas
viene considerato dagli indigeni peruviani la loro opera epica.