Gara > Idatzia > Euskal Herria Un quarto di secolo da quell'assemblea
in Leioa alla festa di Durango Per via delle circostanze, gran parte della sua attività si centrerà sulla lotta antirepressiva. Il Piano Zen arriva dalle mani del Governo del PSOE, ed in seguito non decadrà durante le due decadi seguenti. Nel 1986 cominciano a sentirsi perfino alcune voci critiche che consideravano che l'organizzazione si era incentrata nell'attivismo antirepressivo, lasciando al margine altri aspetti. Dopo aver analizzato la situazione, Jarrai si lancia in una presentazione massiccia in centri di studio, quartieri e paesi, ed in una campagna contro la disoccupazione giovanile. I frutti non si fanno attendere, e la crescita dell'organizzazione è continua. E con ciò aumenta la repressione. Prova di ciò è quanto accaduto nel 1992, durante la celebrazione del V Congresso, nel quartiere bilbaino di Txurdinaga. La Polizia spagnola irrompe nell'istituto Gabriel Aresti, ferma Joseba Kamio e Mikel Zubimendi ed identifica le varie centinaia di delegati presenti i cui dati passano ad ingrossare gli schedari del Ministero dell’ Interno spagnolo. Altri ventuno giovani vengono fermati durante il presidio celebrato davanti al commissariato di Indautxu. Nel 1994, il movimento giovanile tenta l'organizzazione di Gazte Topagunea, un appuntamento biennale che si continua a celebrare e che si è trasformato in un evento referenziale per gran parte della gioventù basca. La prima edizione si celebra in Etxarri-Aranatz. L'ultima, questo stesso anno in Itsasondo. Questo incontro riunisce migliaia di persone che, per quattro giorni, fruiscono di un buon numero di atti culturali, laboratori e dibattiti. Questo succede gli anni pari, dato che nei dispari si organizza la marcia alpina che termina nella domenica di Pasqua con la celebrazione dell’ Aberri Eguna. Sono anche frutto di Jarrai l'Udako Gazte Eskola che annualmente serve per approfondire materie di analisi ed attualità. anche nel nord Nel frattempo, i giovani di Lapurdi, Nafarroa Beherea e Zuberoa non rimangono a braccia incrociate. Nel 1986 si mette in moto Patxa, organismo autonomo che rimase in funzione fino al 1994. E nel 1988 nasce IEGA il cui obiettivo era sommare forze intorno all'Alternativa KAS. Andò decadendo a partire dal 1992. Il primo punto di inflessione arrivò con motivo delle elezioni cantonali del 1994. Differenti raggruppamenti giovanili si uniscono intorno alla dinamica Gazteriak Euskal Herrian bizi nahi "du." Questo è il germe di Gazteriak, organizzazione che causò un terremoto alla situazione nei tre herrialdes. Lo Stato francese opta per la strategia più abituale: la repressione. Nel 1997, una macroretata contro Gazteriak si chiude con 80 persone fermate, 8 di esse imprigionate. La dirittura finale del secolo porta con sé un importante salto qualitativo dentro il movimento giovanile. Nel VI Congreso di Jarrai, i dibattiti girano intorno al tema della territorialità. E nell'incontro si giunge alla conclusione che è necessario "passare dalla fase di resistenza alla fase di costruzione." La relazione tra Jarrai e Gazteriak era sempre di più consolidata, in tal misura che si incomincia perfino a dare corpo ad una struttura di carattere nazionale che risulta pioniera nell'insieme della sinistra indipendentista basca a partire dal 1998. Cominciano le dinamiche unitarie, fino ad arrivare dal Gazte Topagunea del 2000, in Kanbo. In questa località labortana nasce Haika, prima organizzazione giovanile di carattere nazionale. Fu un atto di massa che riunì circa 20.000 giovani nella cittadina termale. Posteriormente, circa 4.000 persone prendono parte al "processo Amaiur", con l'obiettivo di fissare le basi ideologiche della nuova organizzazione. Gli stati si muovono sempre con la stessa tattica. Il 6 marzo 2001, sedici giovani venivano imprigionati. Tuttavia, l'offensiva arriverà molto più lontano nel caso dello Stato spagnolo. illegalizzazioni Il 10 maggio di quello stesso anno, in piena campagna elettorale, il magistrato Baltasar Garzón dichiara "illegali" Jarrai e Haika, affermando che entrambe le organizzazioni sono "parte integrante della stessa organizzazione terroristica che ETA dirige." Nel suo atto, Garzón include 62 nomi. In un comunicato, Haika segnala che "al di sopra o al di sotto di tutte le difficoltà, la gioventù avanzerà con nuovi strumenti." Detto e fatto. Pochi giorni più tardi, si metteva in moto Gazte Bilgunea, veicolo di transizione verso un nuovo organismo. Il frutto di questa nuova fase è Segi. Come si poteva presumere, la sua vita "legale" in Araba, Bizkaia, Gipuzkoa e Nafarroa fu breve. Il 5 febbraio di 2002, il giudice Garzón torna a rendere pubblico un altro atto nel quale taccia la nuova organizzazione di "surrogato" di Haika. Frattanto, Segi continua ad essere legale al nord del Bidasoa. Questa politica di persecuzione si è vista rinforzata dalle numerose retate ed incarceramenti, la domanda di estradizione contro Eneko Aizpuru, il sollecito di consegna di Haritza Galarraga,Amaia Rekarte e Yves Matxikote. Nonostante ciò, il movimento giovanile continua per la sua strada. L'anno scorso, centinaia di persone parteciparono al I Congresso di Segi, celebrato in Hendaia. I suoi portavoci considerano "superata" l'illegalizzazione e stimano che non è riuscita a rinchiuderli nella clandestinità. -
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