Manifesto letto dopo la manifestazione a Bilbo in Euskal Herria contro
il t.a.v. che vogliono costruire anche lì
STOP AL TRENO AD ALTA VELOCITÀ!...
Il coordinamento oppositore al Treno ad alta velocità AHT GELDITU!
Elkarlana vuole in primo luogo ringraziare per la partecipazione tutte
le persone riunite in questa manifestazione.
Il messaggio che trasmettiamo è chiaro e deve essere pieno: il
TAV in Euskal Herria costituisce il progetto più controverso
e contestato a causa della gravità dei suoi impatti ecologici,
agrari, sociali, economici e territoriali. Per ciò abbiamo manifestato
oggi a Bilbo per dare un No deciso all'imposizione di questo macro-progetto
e fare recedere il Governo Basco, come esigere dal Governo spagnolo
che fermi questo piano di infrastruttura da brivido che ci si vuole
imporre con un occultamento sistematico di informazione.
AHT GELDITU! Elkarlana ha dato principio a nuove dinamiche di lotta
per spingere l'opposizione sociale al TAV. Lo Spazio Rivendicativo sviluppato
negli ultimi giorni davanti alla sede del Governo Basco in Lakua è
stato positivo in questo senso. Differenti organizzazioni, movimenti
sociali e gruppi di cittadini dei paesi interessati hanno realizzato
mobilitazioni ed attività di denuncia, alternando la partecipazione
dei distinti settori sociali che confluiscono nell'opposizione al TAV.
Questa confluenza ha grande importanza per potere frenare il TAV e mobilitare
la pluralità degli organismi popolari e settori sociali che si
oppongono a questo progetto di sviluppo selvaggio.
Non è un caso che un grande settore della società respinga
il TAV. È evidente che ci troviamo nel caso del TAV - il progetto
conosciuto per la sua forma come la "Y greca" insieme al corridoio
navarrese ad alta velocità - davanti ad un progetto di enorme
impatto ambientale e con una fortissima incidenza sullo stesso modello
di società. Col risultato che molte persone e collettivi incominciano
a sensibilizzarsi per le gravi ripercussioni che il TAV causerebbe sul
nostro ambiente sociale ed ambientale.
Dobbiamo denunciare con energia l'atteggiamento impositivo del Governo
Basco che pretende di ignorare il considerevole dibattito e le mobilitazioni
che si sono spinte dal movimento sociale. Nonostante il fallimento che
sta raccogliendo nel suo tentativo di accelerare il progetto, denunciamo
che mantiene intatta la sua scommessa per i feroci piani di infrastruttura,
tentando ora di raggiungere un patto sul TAV col Governo spagnolo. Questa
prepotenza istituzionale si è riaffermata chiaramente quando
il Governo Basco chiede tre anni di prigione per 24 membri di AHT GELDITU!
per aver partecipato ad un'azione di protesta pacifica, evidenziando
ancora più se possibile il carattere impositivo di tutto il processo.
Così le cose, esigiamo dal Governo Basco ed il Ministero di Sviluppo
che abbandonino la via dell'imposizione.
Per finire, vogliamo fare un appello a continuare ad estendere il dibattito
e l'opposizione al TAV. Dobbiamo spingere un forte movimento sociale
per la paralizzazione del TAV e per costruire un ampio dibattito ed
un profondo cambiamento dell'attuale modello di trasporti, di ordinamento
del territorio e, in definitiva, di società. Perché in
questo conflitto ed in altri simili - come quello della centrale termica
di Boroa, la Supersur, l'automotrice di Nafarroa Beherea, o il Superpuerto
di Jaizkibel, tra altri – si scontrano a nostro intendere concetti
molto differenti di società.
È necessaria pertanto la partecipazione di tutto il mondo in
questa risposta al TAV, poiché questa è l'unica forma
di fare realtà il nostro obiettivo: AHT GELDITU! INPOSAKETARIK
EZ! (No al TAV! No all’imposizione!, NdT)