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“mail list Co. Euskadi bari” <paesibaschiliberi@yahoogroups.com>
Data:
Mon, 5 May 2003 18:53:57 +0200 (CEST)
Oggetto:
[paesibaschiliberi] appello alla mobilitazione - traduzione da GARA
04.05.2003
APPELLO ALLA MOBILITAZIONE PER VENERDÌ, GIORNO
D’INIZIO DELLA CAMPAGNA ELETTORALE
rappresentanti di Autodeterminaziorako Bilgunea (AuB, Assemblea per
l’Autodeterminazione, piattaforma elettorale della sinistra indipendentista
basca, N.d.T.) e delle piattaforme popolari assicurano che nelle urne
vi saranno schede con il loro voto e incoraggiano la cittadinanza a
partecipare alle votazioni del 25 maggio dopo l’assemblea nazionale
svoltasi a Donostia e ancora in attesa della sentenza del Tribunale
Supremo spagnolo, AuB e l’insieme delle piattaforme popolari impugnate
hanno lanciato un appello per realizzare una giornata di mobilitazioni
per venerdì prossimo, in concomitanza con l’inizio ufficiale
della campagna elettorale. Hanno assicurato che concorreranno alle elezioni
e confermato che una commissione di garanzia vigilerà per l’uguaglianza
di condizioni di partecipazione e sullo scrutinio.
Ainara LERTXUNDI
DONOSTIA 04.05.2003
In previsione della risoluzione del Tribunale Supremo spagnolo, i portavoce
di AuB Joseba Etxebarria e Pedro Albite hanno reso note ieri, insieme
a José Enrique Bert (della piattaforma Gasteiz Izan), Mati Iturralde
(candidata di AuB in Araba), Arantza Urkaregi (della piattaforma Herria
Aurrera di Bilbao) e Josetxo Ibazeta (di Baga Baga, Donostia) le decisioni
«di carattere definitivo» assunte durante l’assemblea
generale svoltasi in mattinata a Donostia, alla quale hanno partecipato
rappresentanti delle 12 liste presentate da Autodeterminaziorako Bilgunea
e di 200 candidature popolari.L’analisi, secondo quanto ha manifestato
Etxebarria, ha ruotato intorno a due questioni: cosa fare il 25 maggio
e come affrontare la campagna elettorale. In questo contesto, ha sottolineato
che sia Aub, sia le candidature popolari concorreranno alle elezioni
amministrative e ha incoraggiato la cittadinanza a partecipare con il
suo voto.«Accada quel che accada, vi saranno schede con il voto
a favore di AuB e delle liste popolari», ha sottolineato. Albite
ha aggiunto che «garantiremo l’edizione delle schede e le
distribuiremo affinché possano essere depositate nelle urne».Etxebarria
ha sottolineato che è stata una decisione «unanime e democratica»,
concordata fra «coloro che hanno partecipato all’assemblea
generale. È, pertanto, una decisione assunta ion nome di tutti
i rappresentanti».Ha precisato che non solo si è concordato
di votare, ma che i voti saranno «contabilizzati». Di seguito,
ha manifestato che si sta già preparando una commissione di garanzia,
come annunciato lo scorso fine settimana dopo la giornata di riflessione
che AuB ha realizzato con diversi soggetti sociali e sindacali. Ha indicato
che «promuoveremo la sua creazione in tutta Euskal Herria (Paese
Basco, N.d.T.)». Albite ha affermato che il suo obiettivo sarà
«vigilare per l’uguaglianza di opportunità nel processo
elettorale».Inoltre, nella riunione che si svolgerà la
prossima settimana con diversi gruppi politici, si chiederà che
i loro presidenti di seggio registrino la differenza fra i voti nulli
e quelli per AuB e le piattaforme locali: «Hanno l’obbligo
di garantire che valgano quanto quelli dati a PNV, EA o IU», ha
insistito.Albite e Etxeberria hanno anticipato che «reclameremo
la rappresentanza che ci spetta in virtù della volontà
espressa dalla cittadinanza». Hanno ribadito che «interpelliamo
i partiti politici e li sollecitiamo, se sono democratici, a tenere
conto dei risultati delle elezioni, perché sono frutto dell’opinione
popolare».Quanto ai giorni precedenti le elezioni, hanno ribadito
che «qualsiasi cosa succeda, abbiamo scelto di svolgere una campagna
attiva, con i nostri messaggi e in difesa della democrazia e delle condizioni
minime per garantire il suffragio universale, ora minacciato dallo Stato
spagnolo».Precisamente, per il giorno di inizio ufficiale della
campagna elettorale, venerdì prossimo, «facciamo un appello
a tutti i soggetti sociali e sindacali affinché partecipino insieme
a noi ad una giornata di mobilitazioni».Interpellato dai giornalisti,
Etxeberria ha indicato che «si sono sentite molte idee e si è
aperta la porta a tutte. Ogni settore vedrà come definire la
risposta, secondo le sue possibilità. Qualcuno sciopererà,
altri realizzeranno presidi». Ha posto l’accento sul fatto
che queste iniziative «sono tese a frenare la strategia neofascista,
autoritaria e antidemocratica dello stato spagnolo e cercano di rafforzare
la partecipazione di tutte le persone di Euskal Herria».Oltre
a queste iniziative, l’assemblea nazionale ha espresso la sua
adesione e appoggio «senza limiti» alla manifestazione indetta
per sabato a Bilbao dopo l’operazione contro Udalbiltza (Assemblea
dei Municipi e degli eletti nelle istituzioni basche, N.d.T.). In suo
nome, Albite ha affermato che «riconosciamo Udalbiltza come nostra
istituzione nazionale e, pertanto il giorno 10 scenderemo in piazza,
senza alcun dubbio».Inoltre, durante il pomeriggio, si sono succedute
le mobilitazioni contro il processo di messa fuori legge. Indette dalle
piattaforme locali, si sono svolte manifestazioni a Bilbao, Hernani,
Santurzi, Lekeitio, Getxo, Bermeo, Bakio e Alonsotegi, con una partecipazione
complessiva di circa 1.500 persone.
«SONO ISTITUZIONI NOSTRE»
A.L.
DONOSTIA
Rappresentanti di 200 piattaforme locali hanno ieri risposto all’appello
realizzato da AuB e hanno partecipato all’assemblea generale svoltasi
in mattinata in un affollato sferisterio Atano III. L’obiettivo
era proporre e discutere quali iniziative si attueranno nella campagna
elettorale e il giorno 25.In questo contesto e ore prima che fosse resa
nota la sentenza del Tribunale Supremo spagnolo, il capolista al comune
di Gasteiz per la piattaforma Gasteiz Izan, José Enrique Bert,
non ha avuto dubbi circa la decisione dei giudici e, in anticipo, ha
sottolineato il carattere politico della risoluzione giudiziaria.«Novantamila
cittadini baschi (quanti hanno sottoscritto per la presentazione delle
liste della sinistra indipendentista, N.d.T.) ci hanno detto che abbiamo
il legittimo diritto a presentarci alle elezioni municipali e, pertanto,
è nostro dovere parteciparvi e formare liste», ha evidenziato.Ciononostante,
ha precisato che c’è «una decisione politica che
ce lo impedirà»; a questo punto ha dichiarato che «concordiamo
con AuB nell’affermare che ci troviamo di fronte ad un broglio
senza precedenti e in una situazione totalmente antidemocratica, che
esige una risposta comune da parte di tutte le piattaforme».Di
seguito, ha ribadito la necessità di lavorare per offrire una
risposta unitaria e ha insistito sulla «volontà di lavorare
nei comuni e di partecipare a queste istituzioni, le più vicine
ai cittadini e nelle quali è sempre stata presente una rappresentanza
indipendentista e di sinistra della società»; Bert ha ribadito
che «sono istituzioni nostre».Inoltre, il membro del raggruppamento
Gasteiz Izan ha sollecitato i soggetti locali ad impegnarsi, ciascuno
dal suo ambito e secondo le sue possibilità: «facciamo
appello a tutte le persone che sono molto preoccupate per la situazione
e perché non si rispetta la pluralità», ha concluso.