ETA SI È ARRESA...?
04/05/2006 JON KEREJETA, militante indipendentista basco comunista,
"Il marxismo si distingue
da tutte le forme primitive di socialismo nel fatto che non lega il
movimento a nessuna forma speciale di lotta"
, LENIN - La guerra di guerriglia-1906,
Quando in questo paese si parla
di negoziazione, di cessate il fuoco, di pace.. solamente chi non ricorda,
non sa o non vuole sapere, sente un'ingenua allegria.
Un'altra volta il pessimismo della ragione ci avvicina dati della storia.
Mentirono ai nostri genitori,
li ingannarono ogni volta che parlarono loro di pace.
Da quel "falsario" che mentì ed utilizzò la
religione contro il "vecchio regno", fino ai figli di Sabino
(Arana, fondatore del PNV, NdT) che oggi ci mentono. Mentirono gli Austrias,
i Borboni, i Gonzalez, Aznar e Carrillo; i Maroto e Dorregaray gli Unzueta
ed Onaindia.. Solo Franco non ci mentì.
I ricordi della pace di Bergara, l'abolizione del 1876, la truffa di
Santoña, l'inganno della transizione, la Costituzione, lo statuto.
ci hanno fatto sapere che, quando essi parlano di pace non è
quello che noi chiamiamo pace, dato che la loro libertà non è
la libertà di tutti; non è la nostra libertà.
Dobbiamo essere sinceri per forza. La nostra forza è il paese
che lotta perché si conosce. Il nostro paese deve sapere che
torneranno a mentigli. Utilizzarono sempre quell'arma. E stanno dicendo
già che ci siamo arresi (" Domuit Vascones").
Qui in E.H è da molto tempo che si disprezza la retorica dei
negozianti della speranza, sofisti che non credettero mai e che ora
ingannano appena. Parole poche e fare, tacere e lottare.
Stiamo assistendo alla mobilitazione continua della VW di Irunea nella
quale l'Assemblea dei lavoratori ha superato il sindacato maggioritario
per mantenere la lotta. In Gasteiz lo sciopero di" Caballito"
resistette per 2 anni con intervento poliziesco ed abbandono dei vecchi
sindacati, UGT e CCOO. Le vecchie organizzazioni sindacali hanno abbandonato,
tradito.. scomparse; e la classe lavoratrice basca continua. Ha raccolto
la staffetta delle vecchie lotte operaie EUSKALDUNA, TORFINASA, BANDAS,
CAF.. che incominciarono in L'ORCONERA, la FRANCO BELGA. coi principi
dell'esplosione industriale nella Bizkaia del 1890.
Oggi come ieri la capacità di autoorganizzazione del nostro paese
ha mantenuto la creatività ed il fuoco ribelle delle antiche
matxinadas (rivolte popolari, NdT). E la nuova classe lavoratrice basca
ed il movimento popolare sono figli del vecchio movimento operaio, di
un secolo fa, di quei primi indipendentisti e di precedenti insurrezioni
che non si arresero mai.
CAMBIAMENTO SOCIALE
Progressivamente nuovi settori
del nostro paese hanno assunto che tanto la cornice statutaria come
la cornice costituzionale, come la democrazia imposta e tutto il resto,
sono finiti. Ma contemporaneamente sono esaurite anche le strutture
politiche e sindacali che sono parte di quelle cornici. È necessario
generare, sviluppare, autoorganizzare nuove forme di relazione sociale
dentro nel nostro spazio ed in relazione con gli altri. In questo momento
supera l’80 percento la popolazione che chiede una cornice politico-sociale
nuova che sia decisa dal paese di E.H..
Quando iniziati i 90, nel MLNV si arriva alla convinzione che "la
realtà sociale, popolare, andava davanti a noi." La nostra
capacità organizzativa, mantenendo la sua forza ed influenza,
non arrivava alle nuove realtà che stavano emergendo.
Dopo la repressione dell'anno 92, sotto il governo di F. González,
un'altra volta si pose nell'IA la necessità di riprendere l'iniziativa.
È la ragione dell'Alternativa Democratica
La risposta del governo socialista alla" Alternativa Democratica"
di aprile 1995 sarà, il procedimento che finì con l'incarceramento
della direzione nazionale. D'altra parte si fomenta in E.H lo scontro
tra comunità.
Alla fine degli 80, il PSOE di Redondo aveva iniziato una forte campagna
di fomento di 2 comunità contrapposte (case regionali..) la spagnola
contro la basca.": Nonno, quando tuo nipote ti domanda in basco
chi era Cervantes e non lo sai spiegare perché non capisci il
castigliano, renditi conto che la Spagna è sparita. Vota Partito
Socialista Operaio Spagnolo."
Appare Sabater, Juaristi, Ibarrola il laccio azzurro (PSOE PP, PNV,
iu )… e le vittime.
Il nuovo governo del PP completa il processo di incarceramento della
direzione nazionale iniziato dal PSOE alla fine del 95 precisamente
quando la direzione nazionale presentò il video dell'Alternativa
Democratica.
Non dimentichiamo la repressione statale col governo PSOE (1981-1995)
Il piano Zen.
Creazione del" GAL" gruppo terroristico di stato, per sequestrare,
torturare ed ammazzare attivisti baschi.
La nuova polizia basca si implica nella repressione contro lavoratori,
studenti, sinistra indipendentista basca.
Le forze armate dello stato torturano ed assassinano in commissariato
Xabier Kalparsoro e Gurutze Iantzi.
Nel 1984 si produce la media di 150 detenzioni per mese.
Incomincia la politica di dispersione delle prigioniere e prigionieri
baschi.
Patti di Madrid, Ajuria-Enea ed Iruñea contro la sinistra indipendentista
basca.
L'Alternativa Democratica supponeva
la presa dell'iniziativa per l'IA di fronte alla repressione politica
e culturale alla fine del 95. Supponeva un cambiamento della strategia
dell'IA ed incominciava l'attuale processo di costruzione della nuova
E.H.
Passava dal "resistere per costruire" a "Costruire Resistendo"
Noi ed anche lo stato spagnolo, eravamo coscienti a metà dei
90 di una realtà di fondo che ci superava tutti, calando massicciamente
nella società basca. Qui non serve la Costituzione, e lo statuto
da Gernika è finito. Si era superato il dibattito sul trapasso
delle competenze. Il paese basco, il paese di tutta E.H doveva decidere.
ELA, (sindacato maggioritario), rompe i legami col PNV e si allea con
LAB, e certi settori di IU e del PSOE incominciano ad esporre che bisogna
incominciare nuove dinamiche
Vince il PP le elezioni del 96. E nel PNV, beti belala (come sempre,
NdT), si produsse una scommessa chiara sul PP. Nel seno del PNV sorgono
tensioni tra le due anime che storicamente coabitano nel partito di
JEL.
La direzione del PNV spiega il suo appoggio al PP con l'argomento di"
bisogna contenere questo processo." Oggi pure hanno risposto al
"cessate il fuoco" cercando di fermare il processo, e tranquillizzando
più tardi Madrid con la loro rinuncia all'indipendenza nella
possibile consultazione al paese basco.
Quando i nazionalisti diedero il loro avallo ad Aznar nel 96 scendendo
a patti col PP; Aznar solo compì gli aspetti economico-amministrativi
dell'accordo: denaro per Euskaltel e concessioni per la burocrazia del
PNV. E ricomincia un periodo di forte repressione contro l'IA imprigionando
la direzione nazionale.
E nella nuova situazione, sotto il governo del PP, le contraddizioni
si moltiplicano. Aumenta la repressione ed aumenta la risposta. "L'organizzazione"
attacca duramente, attenta contro Aznar, si acuisce l'attività
armata e si produce l'esecuzione di Blanco e più tardi quella
di un consigliere comunale del PSOE (Orio).
La dialettica tesa degli avvenimenti; mette all'aperto 2 grandi operazioni,
da Madrid e da E.H.
Il PP dimostra l'enorme capacità di controllo sui media che finiscono
operando come apparato di stato, trascinando tutti i partiti istituzionali
(PSOE, PNV, iu.) e sindacati, CCOO, ELA. Il primo segno si da con Ermua.
Si gonfia la falsa contraddizione tra" democratici e violenti."
Non ci sono oramai problemi nazionali, né sinistre e destre,
né classi.; ci sono solamente baschi assassini e vittime."
È un processo che tracima in tutta la società spagnola
e nella "mesocrazia basca." Scodinzola ancora.
In E.H le contraddizioni raggiungono un settore dell'IA. ELA rompe le
iniziative unitarie con LAB, brandendo l'argomento della violenza, lancia
un'opa ostile su settori dubbiosi dell'IA come Zutik ed Aralar, per
creare già un terzo spazio tra l'IA ed i partiti costituzionalisti
sulla linea iniziata da Elkarri. È un piano per disattivare tutto
il movimento e resistenza popolare con un'uscita socialdemocratica.
I servizi (CESID...) dello stato non sono estranei all'operazione.
In questa congiuntura incominciano contatti ed iniziative di militanti
comunisti dell'IA e di altre vecchie organizzazioni che cercando di
superare le loro differenti culture, tante volte settarie, cercano un
necessario spazio rivoluzionario che contribuisca al profilo strategico
di classe del movimento popolare. Sono gli inizi di EHK organizzazione
ML che si integrerà in BATASUNA come corrente comunista, coincidendo
con lo scoppio di Aralar e Zutik. Non c'è alternativa rivoluzionaria
fuori dal movimento popolare.
LIZARRA-GARAZI: In piena campagna repressiva del governo del PP, contro
il movimento popolare, demonizzato mediaticamente e giuridicamente come
"ambiente di ETA", con la direzione nazionale di HB in prigione
si produsse un cambiamento nel panorama politico basco che suppone una
prima battaglia vinta contro lo stato e la prospettiva che l'uscita
dal vecchio conflitto sia possibile.
L'iniziativa appoggiato dall'accordo scritto tra PNV, EA e "l'organizzazione"
è stimolato dalla maggioranza sindacale basca (ELA, LAB, STEE-EILAS,
EHNE, IRU), ed assunto dalla sinistra sociale, culturale e politica.
Si è ripresa l'iniziativa da parte del movimento popolare, rompendo
il fronte iniziato sotto il potere politico, mediatico e giuridico dello
stato spagnolo che utilizzando la falsa contraddizione, violenti e democratici,
ha iniziato la sua operazione di" riconquista spagnola" utilizzando
la maledizione del" ambiente." L'alternativa sarà la"
libera decisione del paese di E.H". Presto caglierà in assemblee"
Lizarra txikis" nei paesi di E.H, nonostante il PNV. Ed un'altra
volta si manifesta il riflesso della" autoorganizzazione"
popolare, ed incomincia un processo che insinua nuova transizione, coi
conseguenti processi di insubordinazione, rottura e costruzione nazionale.
UDALBILTZA: La prima conseguenza del nuovo processo è l'apparizione
dell'unica istituzione democratica di tutta E.H a partire dai rappresentanti
eletti dei municipi dei 7 herrialdes. Le istituzioni attuali dividono
il territorio basco in tre spazi istituzionali stagni, ripartiti tra
2 stati.
La nuova situazione, con un progressivo avanzamento del protagonismo
popolare che assume il processo di decisione, provoca la vertigine di
chi assume la politica come potere di negoziare e decidere tra stati
maggiori. Il PNV, EA ed iu, spinta dal PCE, decidono di abbandonare
il treno di Lizarra. Ed un'altra volta il possibilismo e servilismo
di alcuni si trasforma in repressione, emarginazione, quando non confusione
dentro il movimento popolare. La campagna esercitata dai transfughi
di Zutik ed Aralar sotto la pressione esercitata con tutti i mezzi (mediatici,
giuridici, polizieschi.) dello stato colpisce in alcune basi. Perfino
in EHK si producono posizioni liquidazioniste da parte di militanti
che non lo sono oramai più.
In questa situazione era necessario mantenere la coerenza, la struttura
ed avere ben chiari i principi. Quando" l'organizzazione"
rompe la tregua dopo la fuga di PNV ed i suoi accoliti, perdiamo 80.000
voti nelle elezioni. HB era stato la 2ª forza, 900 consiglieri
comunali e 100 sindaci,
E tutta la repressione statale sotto il governo del PP si incentra sull'IA
Continuano gli assassini con l'intervento delle forze armate (Josu Cabala,
J.A Bustintza, Gaizka Gaztelumendi, Inaxi Zeberio e José Luis
Geresta)
Come risultato della politica criminale di dispersione si allunga la
lista di carcerati morti e di parenti morti nelle strade.
Continue le retate contro cittadini e cittadine basche, con utilizzo
sistematico della tortura nei commissariati.
Col PP si produce una maggiore unificazione di tutti i poteri dello
stato che controlla totalmente il potere giuridico che insieme al massiccio
controllo dei media e l'acquisto di figure storiche della liquidata
sinistra storica fanno non necessaria la guerra sporca dell'epoca PSOE.
Come nel franchismo, il PP, appoggiato dal PSOE, illegalizza partiti
politici, chiude mezzi di comunicazione, pproibisce manifestazioni,
si chiudono le sedi ed incominciano una catena di detenzioni e processi
arbitrati della "udienza nazionale" che mettono allo scoperto
l'autentica faccia di un stato i cui poteri esecutivi scoprono il loro
intervento in istituzioni politiche, magistratura e mezzi di comunicazione.
Si mette allo scoperto l'inganno della transizione.
E si producono elezioni" non democratiche" che sviliscono
il senso delle loro proprie istituzioni.
BATASUNA-BATEGINEZ:
La celebrazione dell'Assemblea
di BATASUNA è l'occasione sfruttata affinché i quadri
tiepidi, ossigenati dal PNV e i media, abbandonino la sinistra indipendentista
basca, Zutik, Batzarre ed Aralar. EHK si integra come tale in BATASUNA.
Se l'IA non avesse mantenuto il nord contro vento e marea, in tutto
il movimento popolare; le sarebbe successa la stessa cosa che alla sinistra
spagnola nella transizione ed ultimamente con la lotta contro l'antiglobalizzazione,
la guerra dell'Iraq, contro il Prestige, contro la LOU, contro la guerra
in Iraq, per l’ 11-m.
Che cosa rimase di quello?
PATTO DI STATO - ILLEGALIZZAZIONE DI BATASUNA
Il culmine del processo regressivo
dello stato si da con il Patto Di Stato" Per Le Libertà
E Contro Il Terrorismo" che fonde la strategia del PP e PSOE in
un comune obiettivo per salvare l'integrazione ed integrità dello
stato spagnolo eliminando il MLNV, il suo principale nemico.
Si verifica l'illegalizzazione di BATASUNA siglando la veridicità
e la pratica conseguente di quella formulazione con cui ETA negli anni
sessanta (Vª A.) definisce come" Contraddizione Principale"
nella lotta di classe; quella che contrappone il Popolo Lavoratore Basco
contro Lo Stato.
In E.H oltre alle grandi repressioni, le grandi chiusure, illegalizzazioni,
detenzioni massicce, soppressione di radio, chiusura di giornali. abbiamo
superato tre prove elettorali. Essendo illegali abbiamo chiesto alla
nostra gente il voto nullo. È l'unica esperienza in un paese
capitalista dove si chiede la disubbidienza pacifica attiva, 3 volte
di seguito nel termine di 2 anni e mezzo, per dare voto nullo ad un'organizzazione
illegale, con osservatori che registravano tutto, etc. si conosce nell'ambiente
europeo alcuna esperienza simile?
Esistono dati che confermano la preparazione di un certo salto qualitativo
nella repressione, non essendosi prodotti avvenimenti imprevisti (11-m)
che superarono, e confusero i propri apparati repressivi e poteri dello
stato.
Ed in questo (14M) arriva il PSOE al governo. L'IA si trova in pieno
processo di recupero di fronte all'illegalizzazione. La struttura interna
e l'attività del movimento popolare funziona a pieno rendimento.
La repressione contro" l'ambiente" continua a funzionare sotto
il consenso PP-PSOE.
Le Elezioni Di Aprile Del 20005 Ed Il Partito Comunista Delle Terre
Basche - EHAK
Lo Stato soppresse ognuna delle
possibilità elettorali dell'IA. In BATASUNA eravamo coscienti
che il movimento popolare riprendeva un'altra volta l'iniziativa, avevamo
la struttura, la nostra gente era fiduciosa, bisognava continuare come
fosse e bisognava esporre un'altra dinamica, ma sapevamo che il PSOE
andava assolutamente ad illegalizzare tutto, in funzione del suo rifugio
nel Patto Di Stato; per tutto ciò si decise e si lavorò
con totale ermeticità.
È importante conoscere la reazione del PNV in queste circostanze.
Apporteranno dati, un'altra volta, che saranno utili per analizzare
ogni processo in futuro.
Il PNV attraverso portavoci, dopo aver reiterato il suo desiderio di
partecipazione senza esclusioni di tutte le alternative; con doppia
morale, portavoci del PNV manifestarono pubblicamente il loro stupore
davanti alla possibile accettazione della candidatura di EHAK. Utilizzando
mezzi che conosciamo, sapeva di questa alternativa e decise di boicottare.
Furono giornalisti del PNV e la loro pagina Web che arieggiarono l'informazione,
dopo essere stata bloccata a Madrid la 1ª candidatura, 15 giorni
prima della votazione domandano al Ministero degli Interni sulla possibile
attuazione legale contro EHAK
Il PSOE decise di non illegalizzare per 2 ragioni. La prima ragione,
EHAK era legale. Con tutta la previsione del mondo, era stato legalizzato
ed iscritto, 4 anni prima, stando il PP al governo. Sembrava trattarsi
di 4 di sinistra, al margine di BATASUNA, ed essendo una candidatura
comunista, supporrebbe la debacle per quella" piccolo-borghesia
nazionalista" dell'IA. e lasciarono correre. La strategia era ben
pensata, e con molto anticipo.
Al PSOE, interessava fermare i piedi al PNV che non approfittasse di
voti possibilisti dell'IA, interessava avere il PNV indebolito, situare
un IA al ribasso e così negoziare a tre bande". Che cosa
succede?. Il PSOE sperava che noi tirassimo fuori 4. Il PSOE si prese
una batosta. Sperava, autentico, di tirare fuori 2 in più di
quelli che tirò fuori nelle ultime elezioni, cosa che indica
che il suo soffitto era arrivato ad un limite. IU sperava di tirare
fuori più 3, e retrocesse. Il PSOE perdendo voti migliora la
sua posizione relativa con la caduta del PP. Il morto che dicevano dell'IA,
continuava a godere di buona salute. Noi tiriamo fuori 9 seggi. Saremmo
potuti arrivare a 10, se non fosse per Aralar, che in pieno scrutinio
elettorale condiziona la sua dissoluzione al deputato di Guipuzcoa che
esce per 150 voti.
La "piccola borghesia nazionalista" votò comunista
senza titubare. Fummo gli unici che sommammo voti. Solamente nelle vascongadas,
nella 4ª elezione, essendo illegali, tiriamo fuori 150.000 voti,
la seconda più alta nella nostra storia. Si apre un panorama
nuovo. Il Piano Ibarretxe stava per rompersi.
Che cosa era stato il Piano Ibarretxe?
La prima parte assumeva la proposta dell'IA" Euskal Herria è
una nazione che ha diritto a decidere" tutta Euskal Herria, 7 herrialdes,
ed insieme a quello che decidiamo noi baschi deve essere rispettato.
Quello l'avevamo approvato tutti. La seconda parte era il contrario:
preparare la negoziazione e la resa davanti a Madrid con la proposta
di adesione libera allo stato. E BATASUNA nelle organizzazioni di base,
con 3 mesi di anticipo decide la scena di Dicembre: si daranno 3 voti
Sì, e 3 voti No. Sì alla prima parte del Piano Ibarretxe
e No alla seconda parte.
Il PNV entra in crisi ed esplode internamente. Ci sono due tendenze
che si odiano a morte che nemmeno si parlano tra loro. Ci sono dati
impressionanti dello scontro tra essi. L'espressione di alcuni dirigenti
quella notte di Dicembre davanti alla rivelazione di Otegi diceva tutto.
Un'altra volta l'IA, nelle circostanze che tutti hanno conosciuto, da
fuori della legge, esce vincendo. Il movimento popolare ed il paese
lavoratore basco hanno avuto la meglio sulle burocrazie dello stato
ed i loro autonomisti liquidanti.
LA NUOVA STRATEGIA ANTIRREPRESIVA (COSTRUIRE RESISTENDO)
Nel 94, quando si prevedeva la
chiusura di EGIN che venne più avanti, si produsse un dibattito
profondo nel MLNV. Grandi settori della società basca assumevano
le proposte dell'IA. La repressione diretta dal governo PP si estendeva
ad un "ambiente" progressivo. Che cosa fare? C'era" massa
critica". Bisognava resistere. E bisognava costruire
1-rispondere colpo su colpo: se essi ci chiudono EGIN, dopo noi garantiamo
che non si vende un solo giornale in Euskal Herria. E dopo?
2-utilizzare il colpo del contrario per farli cadere: ci chiudono EGIN,
evitiamo il confronto diretto, e screditiamo il nemico con la sua stessa
attuazione, guadagniamo appoggi, e creiamo un altro giornale. Incominciamo
a costruire resistendo.
Lasciamo il pugilato per lo judo.
E, se di seguito c'incominciano a chiudere organizzazioni intere, non
bruciamo Euskal Herria, come era una possibilità, crediamo scalini
di riserva che sostituiscano le direzioni cadute, e così via.
Allora si fece tutta una campagna interna, preparando direzioni successive
e tavoli nazionali in tutte le organizzazioni. I bruciati si aggiornerebbero,
etc., etc. Ma si tentava di continuare a preparare graduatorie successive
che andassero coprendo le brecce nella misura in cui continuavano a
cadere quelli davanti, come nella guerra.
Il MLNV scommette sulla nuova strategia. Si tenta di "incominciare
a costruire paese, avanzare nel processo rivoluzionario e di liberazione
giornalmente." E se essi ci chiudono un giornale, noi ne creiamo
un altro. Se ci proibiscono di avere una nostra televisione che andavamo
a costruire, allora prendiamo tutte le radio libere, le coordiniamo
e creiamo un sistema informativo in forma di rete in tutta Euskal Herria,
etc. E continuiamo a creare strutture di costruzione popolare, di contropotere,
che siano la base per cui in un momento concreto, nella realtà
ci siano due poteri contrapposti; e dal contropotere incominciare a
costruire in positivo l'embrione della nuova E.H.
La nuova strategia supponeva, utilizzando la forza repressiva del nemico,
progredire nell'egemonia ideologica e politica del paese basco di fronte
allo stato e continuare autoorganizzando lo scontento convertito in
nuova alternativa. Si tentava di iniziare definitivamente la nuova fase
di autodeterminazione. Così cominciò ad usarsi l'arma
della disubbidienza che tanto sorprende gli intelligenti di Madrid e
di qui. La Proposta Di ANOETA; una proposta di negoziazione realizzata
dalla forza, e che provoca movimenti nel PNV, PP e PSOE
LA PROPOSTA DI ANOETA
Che cosa era la Proposta di Anoeta?
Si propose di negoziare in due tavoli separati. Uno, quello della "smilitarizzazione
multilaterale", etc., etc., e d'altra parte la "normalizzazione
politica" con tutto quello che implica, di movimenti popolari,
sociali, etc., attivando tutto quel processo. "La mobilitazione
sociale sarà l'unica garanzia del processo." L'esperienza
di Lizarra-Garazi, la mancanza di mobilitazione sociale provocata dall'atteggiamento
burocratico del PNV ed accoliti, paurosi di un possibile processo di
autoorganizzazione popolare appoggiata nei Lizarra-txikis che non potrebbero
controllare, fu il principio del fallimento di Lizarra.
Un'esperienza simile sta succedendo con la "Udalbiltza del PNV"
dal quale ha iniziato il decollo EA. Dopo aver denunciato la sua degenerazione
burocratica.
Il Movimento Popolare che è stato l'autentico protagonista della
resistenza basca e sta essendolo, conseguentemente, del processo di
costruzione nazionale; è il risultato dei numerosi processi di
autoorganizzazione che si orientano verso un'alternativa globale concorde
con la costruzione nazionale in E.H. Il movimento operaio ed i diversi
collettivi sociali, contro la repressione, per i prigionieri, per la
liberazione della donna, l'euskara, un modello educativo basco, l'emigrazione
e multiculturalità, lo sport, il trasporto, contro il TAV....
, si calcola specificamente in un 10 percento la componente sociale
piccolo-borghese di motivazione culturalista. Tutto ciò è
sfociato dopo un lungo processo in "NAZIO EZTABAIDAGUNEA"
(" Foro Nazionale Di Dibattito") che integrato da 55 organizzazioni
civili, elabora il progetto della nuova E.H e sono la garanzia affinché
l'attuale processo lo sia di autodeterminazione, del paese, di E.H e
non degeneri in una canzonetta satirica delle burocrazie di partiti.
Che problema metodologico possiamo prevedere?
Né il PNV né UPN-PP né PSOE, né iu, hanno
militanza attiva perché l'hanno epurata. Il doppio linguaggio
con cui affrontano il loro politico parlamentarista ha vuotato o smobilitato
le loro antiche basi militanti che vivono i problemi della strada.
Questi partiti stanno da venti e più anni facendo politica istituzionale
e hanno dovuto limare ogni volta la loro militanza, ed ora non hanno
gente per lottare nei quartieri, nelle fabbriche.., etc. Perché
UGT è un ospizio, CCOO è corrotta; ELA incomincia perfino
anche già a sentire la mancanza di staffetta generazionale
I divini liquidazionisti e riformisti senza base sociale (Zutk, Aralar,
iu..) sono congregazioni di antichi alunni desiderosi di uscire in qualunque
foto.
L'avanguardia operaia si identifica con LAB, STEE-EILAS, EHNE, IRU che
sono il nucleo più organizzato del movimento popolare.
La garanzia del tavolo di risoluzione del conflitto esercitata dal movimento
popolare può venire discussa per l'inerzia burocratica dei vecchi
partiti che non contano su altre possibilità, né pretendono
altre strade che quelle istituzionali.
La politica parlamentarista deve essere subordinata e sottomessa ai
movimenti popolari, alle decisioni assembleari e le decisioni sindacali
in un'interazione permanente.
1-perché il nostro paese non ha un unico parlamento né
un'unica istituzione. Ha tre realtà istituzionali chiuse
.2-perché le vecchie istituzioni sono copia del vecchio scenario
della sfortunata storia che cerchiamo di superare.
3-perché crediamo che sia momento affinché tutto il paese
basco decida il suo futuro strutturando la nuova Euskal-Herria.
4-perché sappiamo del potenziale rivoluzionario delle masse popolari,
oltre i partiti e le istituzioni.
In questa situazione l'IA dopo avere ripreso l'iniziativa politica mantiene
una coerenza interna assoluta. Ed i prigionieri ed esiliati, il cuore
del movimento popolare, l'hanno ben chiaro. Nella recente riunione di
ASKATASUNA in Biarritz, davanti alla nuova congiuntura, è rimasto
chiaro che nessuno sarà disposto ad inginocchiarsi. E è
giunto ad un accordo sui temi da portare al tavolo di negoziazione tra
ETA e lo stato: i prigionieri, la smilitarizzazione, le vittime di uno
e l’altro lato..
Il processo sta uscendo, come tutto prima, per la pressione del movimento
popolare che si è andato autoorganizzando in numerosi movimenti
sociali e specialmente per il qualitativo apporto di una maggioranza
sindacale che viene definendo da tempo le posizioni maggioritarie del
movimento operaio basco che spezza la qualifica gratuita d i nazionalisti
piccolo-borghesi" con cui ci hanno liquidato dai loro comodi sedili
tutte le divine retroguardie.
Siamo arrivati fino a qui. Siamo di più e continuiamo. Continuiamo
adggiungendo resistendo e costruendo contemporaneamente.
Qui sappiamo che pace è solamente Pace = Non Dominazione
AUTODETERMINAZIONE INTEGRALE E COSTRUIRE NAZIONE, INDIPENDENZA E SOCIALISMO.
Sono mete concrete, ma non separate.
Saremo indipendenti essendo socialisti. Indipendenza e socialismo come
liberazione nazionale ed internazionalismo sono il dritto e rovescio
della medaglia.
L'indipendenza non ce la regalano in questo angolo dell'Europa. Non
siamo Lituania, né Montenegro, e speriamo di non essere la Chechenia
che la Russia ingannò come Madrid ai saharahuis.
Ma l'indipendenza ed il socialismo sono costruzioni inseparabili e che
al margine del loro riconoscimento e realizzazione totale sono processi
che abbiamo iniziato come movimento popolare.
Lo dice la parola "Permanente", lunga e senza pausa. Ma permanente
non vuole dire eterna. Quello sarebbe metafisico E stiamo in una volta
ed in uno spazio in cui, fino ad oggi, solo ci siamo mossi noi. E come
in ogni negoziazione, ogni tavolo ha due lati.
Permanente non è irreversibile. Non si riconosce ancora il Diritto
di Autodeterminazione.
Non è un processo di pace. È una battaglia nuova nel processo
di liberazione
Permanente è la lotta rivoluzionaria.
ETA SI ARRENDE
Ricordiamo con tristezza una lunga serie di abbandoni di quanti si vollero
ingannare ed ingannarono il nostro paese. Ricordiamo, e molti di quanti
oggi lottano in E.H nella sinistra, nel movimento popolare in BATASUNA,
sanno di liquidazioni, nei sessanta, nei settanta e specialmente nel
pentimento degli ottanta. Pentiti che non credono più nel socialismo
e nell'indipendenza. Non sanno del loro paese e della loro classe. Coprirono
con quei verbali di" Riconversione", nella quale non credettero
mai, i sacrifici, e le vite di molti lottatori, e scambiarono la lotta
accumulata del popolo lavoratore col piatto di lenticchie col quale
vivono divinamente
Ed il popolo lavoratore continuò, e seguì il movimento,
e continuò la lotta.
Quelle proposte di "Indipendenza E Socialismo", quella "contraddizione
principale" nella lotta di classe si sono radicate in un movimento
popolare che oggi segna le agende dello stato. E quel processo di Autodeterminazione
con cui 47 anni fa si incominciò, oggi si è socializzato
all’80 percento dei baschi.
Abbiamo utilizzato molti mezzi, armi che sono servite in ogni situazione
e potranno continuare ad essere utilizzate quando le circostanze lo
richiedano.
Non c'è tregua nelle lotte di liberazione.
Chi crede che ETA si sia arresa?
JK