LAB: Aberri Eguna 2006: un popolo
in marcia 18 Abr 2006 - 10:06 AM
#La celebrazione dell'Aberri Eguna è per LAB motivo di riaffermazione
delle sue posizioni strategiche di Indipendenza e Socialismo. Da questi
riferimenti un anno in più constatiamo la vitalità di una
nazione, Euskal Herria, che vuole prendere le sue proprie decisioni ed
essere parte, come comunità sovrana, del concerto europeo ed internazionale
dei paesi.
Il fallimento dei meccanismi giuridico-politici di assimilazione progettati
da Madrid e Parigi, a conseguenza della resistenza e lotta permanente
di migliaia di uomini e donne, è la chiave per capire una congiuntura
politica che c'è presentata come una grande opportunità
collettiva.
Al di sopra delle posizioni di entrambi gli Stati, afferrandosi a modelli
territoriali che negano ad Euskal Herria la sua condizione di entità
politica ed i conseguenti diritti democratici previsti nelle Dichiarazioni
Internazionali, sta una società basca ferma in convinzioni e impegni.
Abbiamo molto chiaro, in questo senso, che il riconoscimento dei diritti
nazionali non è né sarà solo una questione di volontà
politica degli Stati bensì il risultato di un paese in marcia,
di un paese fermo nelle sue rivendicazioni di democrazia e giustizia.
Viviamo, inoltre, un contesto di imposizione da parte del neoliberismo
economico e politico di un modello di globalizzazione al servizio delle
grandi corporazioni transnazionali e degli stati più potenti che
danno loro la copertura politica e militare di cui necessitano. Gli effetti
di queste politiche neoliberiste si soffrono su scala mondiale e comportano
disuguaglianze sociali e di genere, migrazioni massicce, guerre per il
controllo delle risorse naturali, soffocamento dell'identità culturale
dei paesi e restrizioni della capacità di decidere delle persone.
La priorità del profitto, del mercato sulla persona e lo sviluppo
dei paesi è una costante nel modello di capitalismo selvaggio vigente.
Le multinazionali realizzano un gioco macabro di interessi e ricatti per
aumentare il tasso di guadagno ed i livelli di sfruttamento. La delocalizzazione
di imprese, compresa dentro questa strategia, sta provocando in Euskal
Herria i suoi primi effetti essendo necessario affrontare, come alternativa,
strategie endogene di sviluppo economico ed industriale per sopperire
a situazioni di dipendenza e ricatto.
Ugualmente, attraverso il Trattato Costituzionale e le strategie economiche
e di impiego spinte a Lisbona, l'Unione Europea è salita sul carro
del modello neoliberista guidato dagli USA. La direttiva Bolkestein, misure
liberalizzatrici come la direttiva europea dei servizi portuali o il Contratto
di Primo Impiego esposto dal Governo di Parigi ci mettono davanti alla
necessità di accentuare la risposta a questo modello economico
e sociale in chiave di lotta e mobilitazione.
In questo contesto generale, ci troviamo con un Aberri Eguna carico di
sfide e speranze. Euskal Herria vive una congiuntura che offre grandi
opportunità per avanzare verso uno scenario di soluzioni politiche
e pace. Il cessate il fuoco di ETA ha approfondito il processo di cambiamento
politico nell'insieme di Euskal Herria e situato con chiarezza strumenti
e contenuti per consolidare uno scenario di riconoscimento dell'identità
nazionale e rispetto della volontà del nostro paese.
Nonostante la provocazione che suppone la sistematica violazione di diritti
civili e politici, la strumentalizzazione delle prigioniere e prigionieri
politici o l'utilizzo della repressione come arma politica contro la sinistra
indipendentista basca, è stata fondamentalmente la lotta di questo
settore sociale e politico, del quale LAB forma parte, quella che ha portato
il processo ad alcune coordinate dove entrambi gli Stati non possono evitare
una questione strutturale: l'esistenza di un paese che reclama i suoi
diritti democratici.
L'eco della stessa iniziativa di ETA nella comunità internazionale
è servita per presentare la realtà nazionale basca come
un conflitto politico per il conseguimento di diritti democratici.
Per quel motivo, noi lavoratrici e lavoratori che stiamo da molti anni
difendendo i diritti del nostro paese facciamo una scommessa decisa per
lo stabilimento di alcune condizioni democratiche basilari affinché
la cittadinanza basca possa, senza ingerenze ed ipoteche di nessuna classe,
decidere la sua strutturazione politica, la sua strategia di sviluppo
ed il suo modello di relazioni sociali e lavorative. In quell'obiettivo
il protagonismo della società basca, manifestata in mobilitazioni
di massa come quelle del passato 1 di Aprile, sarà una questione
fondamentale.
Gli Stati, dunque, devono abbandonare definitivamente gli schemi di normalizzazione
per cessione di gestione amministrativa e costruire quello di normalizzazione
per riconoscimento e rispetto democratico della volontà popolare
basca. Questi sono i vincoli di un necessario apporto dell'insieme del
movimento sindacale verso la pace e soluzioni politiche.
Egualmente, LAB considera che queste sono le basi per una transizione
nazionale e democratica in Euskal Herria, per un cambiamento politico
che continuerà a modificare, senza limiti preventivi, le realtà
giuridico-istituzionali interne ed esterne dei territori baschi dal confronto
democratico ed in uguaglianza di condizioni tra i distinti progetti politici.
Da queste fondamenta democratiche LAB si riafferma nell’impegno
per articolare una strategia nazionale e soberanista partendo dagli interessi
delle lavoratrici e lavoratori baschi. Una strategia legata alla costruzione
di un modello di società solidale, partecipativo, giusto nella
ripartizione della ricchezza che garantisca i diritti sociali, linguistici
e culturali. Un modello basato sull'equità di genere, nelle relazioni
ugualitarie tra donne ed uomini.
Un modello di sviluppo economico, sociale e ambientale efficiente. In
sintesi, il contenuto sociale di un processo di cambiamento politico e
di istituzionalizzazione nazionale è la garanzia per sollecitare
l'appoggio della maggioranza sociale lavoratrice.
LAB considera che quell'obiettivo, oltre a generare speranza e fiducia,
chiede al sindacalismo indipendentista basco l'assunzione di un impegno
proprio con prospettiva strategica. Sono tempi di concretizzazione tattica
e strategica nell’ambito istituzionale e sociale dentro questa nuova
transizione politica. Oggi più che mai la scommessa indipendentista
e socialista ha bisogno di una prassi sociopolitica definita in contenuti
e dinamica sociale, ha bisogno di permeare impegni di lotta nel seno delle
organizzazioni evitando che gesti elitari e mediatici siano influenzati
da interessi tattici o congiunturali.
Un'altra volta, nel quadro di questo nuovo Aberri Eguna, LAB si impegna
tanto nell’unire forze nella lotta per conquistare uno scenario
di pace e democrazia, quanto per la costruzione di una nazione basca,
libera, socialista e solidale.
GORA EUSKAL HERRIA ASKATUTA! (Viva
Euskal Herria Libera)
GORA EUSKAL HERRIA INDEPENDENTE ETA SOZIALISTA! (Viva Euskal Herria Indipendente
e Socialista)
GORA EUSKAL HERRIKO LANGILERIA! (Viva la Classe Lavoratrice di Euskal
Herria)
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