Tratto
da PaesiBaschiLiberi Traduzione articoli GARA su proposta Ibarretxe Data: Dal quotidiano GARA del 27.09.2003 IBARRETXE ESCLUDE DI ESERCITARE
LA LIBERA DETERMINAZIONE UNILATERALMENTE Ramón SOLA GASTEIZ Juan José Ibarretxe ha ieri compiuto un nuovo passo con la sua proposta di nuovo Statuto con lo Stato spagnolo, presentando in Parlamento le basi e diversi punti del testo che si approverà il 25 ottobre prossimo. La pietra angolare dello stesso si può trovare nella «dichiarazione politica» iniziale, che stabilisce che i cittadini di Araba, Bizkaia e Gipuzkoa, «nell’esercizio della nostra volontà democratica e del rispetto ed attualizzazione dei nostri diritti storici raccolti nello Statuto e nella Costituzione», manifestano la loro volontà di formalizzare un «patto politico di convivenza» con lo Stato spagnolo «basato sulla libera associazione». Il progetto di Juan José
Ibarretxe sostiene questa idea con un’altra che estrae dalla sentenza
del L’accettazione di Euskal Herria (Paese Basco, N.d.T.) e dell’autodeterminazione, occupano il «preambolo» del testo anticipato ieri, nel quale si rimarca l’esistenza di un popolo insediato in sette territori e si ricorda che il diritto di decidere era già stato approvato a Gasteiz nel 1990 ed è riconosciuto internazionalmente, fra altre norme, nel Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici. In pratica, tuttavia, il progetto delimita la sovranità e la condivide con lo Stato spagnolo. Nei suoi punti, il progetto corrisponde ad alcune indiscrezioni filtrate nelle ultime settimane. Uno degli aspetti più evidenti è l’impegno di riconoscere la nazionalità basca, ma condivisa con quella spagnola e solo per i cittadini che vivano in Araba, Bizkaia e Gipuzkoa e per i baschi della diaspora che abbiano avuto in queste province la loro residenza precedente. Per quanto riguarda le relazioni
con il resto dei territori baschi, si punta a «stabilire vincoli Nell’ambito delle competenze, l’iniziativa di Ibarretxe comporta un avanzamento ma lascia allo Stato spagnolo, oltre alle competenze relative a Difesa, moneta e relazioni internazionali, la facoltà di continuare a legiferare in svariati campi, come quello penale e penitenziario. Propone inoltre, in conclusione, di articolare un sistema di garanzie affinché nessuno possa modificare unilateralmente il patto, il che comporterebbe la creazione di una «Commissione Euskadi - Stato» che gestirebbe il capitolo relativo alle competenze. APPELLI DI IBARRETXE Al Partido Popular (PP): «Per favore, vi chiedo di essere coerenti. Se ciò che volete è mutilare il nostro autogoverno, non fatelo per vie traverse. Ciò che dovete fare è proporre con chiarezza una modifica dello Statuto» Al Partido Socialista Obrero Español (PSOE): «Desidero salutare con rispetto l’iniziativa del PSOE come contributo al dialogo. Vi chiedo solo lo stesso rispetto e considerazione per la nostra proposta» Alla sinistra indipendentista basca: «Non limitatevi alla risorsa demagogica e facile del “no”. Siate coraggiosi e presentate la vostra alternativa, avete la legittimità di 143.139 voti». ESTRATTO DELLA PROPOSTA DEL GOVERNO DI LAKUA Come parte integrante del Popolo
Basco, noi cittadini Questo Patto Politico si materializza nella proposta di un nuovo modello politico di relazione con lo Stato spagnolo, basato sulla libera associazione e compatibile con le possibilità di sviluppo di uno Stato composito plurinazionale ed asimmetrico (...) Nella normazione articolata della proposta si contemplano, fra l’altro: Articolazione del diritto di decidere: (...) Si attribuisce al Parlamento Basco la facoltà di regolare e gestire la realizzazione di consultazioni democratiche tramite referendum (...) Conformemente alla sentenza del Tribunale Supremo del Canada, che interpreta il Diritto internazionale vigente, si include l’impegno a non esercitare unilateralmente il diritto di autodeterminazione ed il riconoscimento esplicito dell’obbligo di aprire un processo di negoziazione e accordo con lo Stato. A questo proposito, quando le consultazioni proponessero di alterare, integralmente o sostanzialmente il modello e regime di relazione politica con lo Stato spagnolo, come pure le relazioni con l’ambito europeo ed internazionale, regolamentate nel nuovo Statuto, ed i cittadini e cittadine baschi, nell’esercizio democratico della loro libera decisione, manifestassero la loro volontà chiara ed inequivocabile in proposito, le Istituzioni basche e quelle dello Stato spagnolo si intenderanno impegnate a garantire un processo di negoziazione per stabilire le nuove condizioni politiche che permettano di materializzare, di comune accordo, la volontà democratica della società basca. Riconoscimento della cittadinanza basca: Si riconosce formalmente la condizione
di cittadinanza basca a tutte le persone che risiedano Inoltre, si attribuisce al Parlamento
Basco lo sviluppo costituzionale dei diritti fondamentali Riconoscimento della nazionalità basca: (...) Si stabilisce ufficialmente il riconoscimento della nazionalità basca per tutti i cittadini e cittadine baschi, con la stessa validità della nazionalità spagnola (...) La nazionalità basca sarà
totalmente compatibile con la nazionalità spagnola, in modo che
non sia Partecipazione della società civile: Fra i diritti della cittadinanza
basca, si articola nel nuovo Statuto Politico la partecipazione della Libertà di relazioni con la Comunità Forale di Navarra e con i Territori Baschi di Iparralde (Paese Basco settentrionale, sotto occupazione francese, N.d.T.): Lo sviluppo di queste basi si fonda sul diritto che spetta ai cittadini e cittadine della Comunità Basca, a quelli della Comunità Forale di Navarra ed a quelli di Iparralde, come membri del Popolo Basco, di stabilire i vincoli politici e le relazioni interne che considerino più adeguate per il loro sviluppo e benessere, senza altra limitazione che la loro volontà. (...) Proponiamo una cosa molto semplice: Primo: Che la Comunità Basca e la Comunità Forale di Navarra possano stabilire i vincoli politici e le relazioni interne a livello municipale, territoriale che considerino più adeguate, senza altra limitazione che la volontà delle rispettive cittadinanze. (...) Quarto: Quanto alle relazioni
con Iparralde, si propone la facoltà di firmare trattati ed accordi La configurazione di un Potere Giudiziario Basco Autonomo: (...) La normazione di un Potere Giudiziario autonomo, comporta il riconoscimento del Tribunale Superiore di Giustizia di Euskadi come cuspide dell’organizzazione giudiziaria basca, riservando al Tribunale Supremo le competenze riguardanti l’unificazione della dottrina e la risoluzione dei conflitti di competenza e giurisdizionali. Questa riserva di competenze al Tribunale Supremo, insieme alla garanzia di applicazione delle stesse regole processuali e degli stessi diritti fondamentali che valgono per il resto dello Stato, assicurano, senza dubbio, il rispetto scrupoloso dell’unità e dell’indipendenza giurisdizionale, si dispone, inoltre, un ambito di coordinamento con il quadro statale ed europeo. Sulla base di queste considerazioni,
la normazione articolata della proposta contempla, fra l’altro,
i -L’organizzazione giudiziaria basca ha il suo culmine nel Tribunale Superiore di Giustizia di Euskadi, davanti al quale si esauriranno le successive istanze processuali. -La competenza degli organi giurisdizionali
nella Comunità di Euskadi si estende a tutti gli ordini, -Al Tribunale Supremo spetterà
l’unificazione della dottrina e la risoluzione dei conflitti di
competenza e giurisdizionali. Inoltre, si riconosce la giurisdizione
che, a protezione e salvaguardia dei diritti fondamentali, spetta al
Tribunale Costituzionale ed al Tribunale Europeo per i Diritti Garantire la nostra identità ed incrementare il nostro autogoverno: Si propone la distribuzione dell’esercizio
del potere pubblico fra lo Stato e le Istituzioni Basche nei -Nazionalità spagnola,
legislazione per stranieri e diritto d’asilo, senza pregiudizio
per il carattere -Difesa e forze armate. -Regime di produzione, commercio, detenzione ed uso di armi ed esplosivi. -Sistema monetario. -Regime doganale. -Relazioni internazionali, senza
pregiudizio delle azioni aventi ripercussioni all’estero che si Inoltre, nell’ambito della Comunità di Euskadi, spetta allo Stato stabilire la legislazione comune negli ambiti di seguito indicati: -Legislazione penale, penitenziaria
e processuale, senza pregiudizio per le particolarità del diritto La Comunità di Euskadi concorrerà agli oneri generali corrispondenti alle politiche esclusive dello Stato nel suo ambito territoriale, mediante il versamento di una quota globale nell’ambito dell’Accordo Economico. Euskadi in Europa e nel mondo con voce propria: (...) La Comunità di Euskadi, come parte integrante del Popolo Basco, ha diritto di partecipare con voce propria all’Europa e di sviluppare le relazioni sociali, economiche, politiche e culturali in ambito internazionale che siano necessarie alla difesa del suo autogoverno e come proiezione della sua identità nel mondo. (...) Diaspora: Il Nuovo Statuto Politico Basco
riconosce come cittadini e cittadine baschi, con tutti i diritti Insediamento di un sistema bilaterale di garanzie con lo Stato, che impedisca la modificazione unilaterale del patto sottoscritto: (...) Insediamento di una Commissione Euskadi-Stato come foro di dialogo politico bilaterale per la prevenzione di conflitti e per l’armonizzazione delle politiche pubbliche (...) -Un adeguamento del Tribunale Costituzionale, mediante la costituzione di una corte specifica che dirima i conflitti nei quali siano parte in causa le Istituzioni Basche. -L’impegno di non applicazione da parte dello Stato di misure coercitive o che comportino la sospensione unilaterale di politiche o disposizioni adottate (...) SOZIALISTA ABERTZALEAK ESPONE
I PUNTI FONDAMENTALI PER UN ACCORDO, FRA I QUALI È COMPRESA LA
FINE DELLA VIOLENZA GARA Arnaldo Otegi (portavoce della sinistra indipendentista basca, N.d.T.) ha riservato per il finale dei suoi trenta minuti di intervento l’enunciazione di una proposta di accordo tendente a cercare “il superamento del conflitto politico attraverso il riconoscimento dei diritti del popolo basco”. Dopo aver ricordato che “noi siamo messi fuori legge, ci arrestano e addirittura ci chiudono, ci chiudete, voi, le nostre sedi”, Otegi ha considerato che “in un momento storico per il superamento del conflitto”, la sinistra indipendentista è pronta a dare il suo contributo per trovare l’accordo. “Siamo pronti a cercare
questa sintesi, della quale il lehendakari ha parlato in chiusura del
suo Quelle che seguono e che Otegi ha estratto dalla proposta realizzata da Ibarretxe, sarebbero le basi per l’accordo: .Esistenza di Euskal Herria. .Euskal Herria è un popolo
composta da sette territori. Su quest’ultimo punto,
Otegi ha affermato che la sinistra indipendentista condivide la diagnosi
del “Senza la violenza di ETA
e senza la violenza strutturale, senza l’ingerenza degli stati”,
ha Otegi ha chiuso con questa proposta
di sintesi un intervento che, al suo inizio, è stato brevemente Arnaldo Otegi, per questo, ha rivolto le sue prime parole in castigliano ai banchi del PP, dicendo, con un largo sorriso sulle labbra: “continuate pure a cercare di impedirci di parlare, che con il vostro comportamento ci compiacciamo ancora di più nel prendere la parola”. OTEGI CHIEDE DI TROVARE UNA «SINTESI»
CHE RISOLVA IL CONFLITTO Ha criticato il progetto di riforma
dello Statuto «nella sua forma, nel suo contenuto e nei suoi Iker BIZKARGUENAGA GASTEIZ Il parlamentare di Sozialsta
Abertzaleak alla Camera di Gasteiz (sede del Parlamento Autonomo Basco,
N.d.T.) Arnaldo Otegi ha ieri manifestato che «i concetti che
ci avvicinano ad una risoluzione democratica sono: Euskal herria, sette
territori, diritto di autodeterminazione e consultazione popolare in
condizioni democratiche» e ha assicurato che questi concetti costituiscono
gli «elementi che possono fare da sintesi di tutte le proposte
che auspicano una Su queste basi, Otegi ha esposto una proposta a «tutti coloro che, come noi, credono che gli assi di risoluzione del conflitto politico e del conflitto armato si reggano su questi parametri» affinché «ci sediamo intorno ad un tavolo per parlare di questo, senza condizioni né fretta. Per esplorare una via che risulti realmente efficace nella risoluzione del conflitto». Il parlamentare indipendentista ha iniziato il suo intervento ricordando che «23 anni fa, in Hego Euskal Herria (Euskal Herria meridionale, la parte di Paese Basco sotto occupazione spagnola, N.d.T.), si aprì un dibattito, nel quale alcuni sostennero che la via dello Statuto e della divisione territoriale sarebbe stata utile non solo per la risoluzione del conflitto, ma anche per dare soluzione ai problemi strutturali di questo paese», e ha segnalato che «la sinistra indipendentista già allora manifestò che da quelle premesse non si sarebbe potuta affrontare la risoluzione del conflitto, né trovare una soluzione ai problemi di questo popolo». Per questa ragione e dopo aver constatato che «oggi redigiamo l’atto di morte ufficiale dello Statuto», si è rallegrato perché «abbiamo vinto il dibattito». Dopo questa constatazione, Otegi ha fatto riferimento al progetto di riforma dello Statuto presentato dal lehendakari Ibarretxe, criticandolo «nella sua forma, nel suo contenuto e nei suoi obiettivi». In relazione a questi ultimi,
il parlamentare indipendentista ha manifestato che «in questo
momento Rispetto ai contenuti del progetto,
il portavoce indipendentista ha censurato «la lettura parziale
che Otegi ha manifestato che «questo,
in ogni caso, dovremo deciderlo fra tutti i baschi, perché ciò
che non possiamo fare è, nel nome della facoltà di decisione
dei cittadini di Navarra e Ipar Euskal Editoriale del quotidiano GARA del 27.09.2003 ESERCIZIO DI AUTOLIMITAZIONE Il lehendakari Juan José
Ibarretxe ha ieri esposto davanti al Parlamento di Gasteiz le basi sulle
quali il suo Governo propone la riforma dell’attuale Statuto di
Autonomia per giungere a ciò che si definisce una Comunità
Liberamente Associata con lo Stato spagnolo. Nonostante l’inesplicabile
segretezza nella quale si è cercato di mantenere avvolti gli
elementi delle basi esposte lo scorso anno, è certo che, come
era prevedibile, il loro contenuto non è sostanzialmente diverso
da quanto era trapelato già in luglio. Il progetto riformatore
di Lakua comporta un avanzamento rispetto all’attuale Statuto,
il che non è molto a questo punto, quando la maggioranza sociale
lo Il progetto riformatore del Governo
si autolimita anche nella ricerca della risoluzione al conflitto, Il dibattito istituzionale sulla riforma dello Statuto può risultare interessante sulla via del superamento dell’attuale quadro politico, ma per questo sarà necessario cercare basi generali di accordo con coloro che hanno questo obiettivo, senza autolimitarsi preventivamente e in un’ottica di paese, non di partito.
Vedere su Indymedia : http://italy.indymedia.org/news/2003/09/388003.php |