Gara > Azkenak > Euskal
Herria 10:55 | 2006-11-29
PROZESUA EUSKAL HERRIAN (Processo
in Euskal Herria, NdT)
López assicura che il PSE non "abbocca" con l'autodeterminazione
Il segretario generale del PSE-EE, Patxi López, ha assicurato che
si sbaglia "chi pensa che il PSE abbocchi" con l'autodeterminazione
o la "definizione di Euskal Herria con Navarra" come condizione
previa per "sedersi" al tavolo dei partiti.
BILBO -. In un'intervista realizzata da Radio Euskadi, López ha
segnalato che "non lo preoccupa" la definizione di Euskal Herria
come "nazione" nel senso "culturale, storico, tradizionale
o sociale", ma che "andiamo allo scontro" se si pretende
di utilizzare il termine nazione "come sovranità esclusiva
ed esclusoria."
Nonostante questo, ha mostrato la sua fiducia nella "responsabilità
dei partiti per fare che la situazione avanzi", e ha detto che il
principale "avanzamento" nelle conversazioni tra le formazioni
basche risiede nel "salto qualitativo" che suppone l'accettazione
che gli accordi devano essere per consenso tra nazionalisti e non nazionalisti.
Ugualmente, ha notato che "la strada verso la pace" non consiste
in "cessioni" del Governo spagnolo o dello Stato di Diritto,
bensì nella "fermezza della difesa della democrazia e la legalità."
López crede che "sia necessaria l'assenza totale di violenza,
e la democrazia, lo Stato di Diritto ed il Governo non cedono su questo.
Gli ostacoli per avanzare stanno nella violenza che c’è per
le strade tutti i fine settimana, il furto di pistole e la pretesa di
prezzi politici per la pace come l'autodeterminazione o la territorialità."
Rispetto alla videocassetta pubblicata questa settimana dal PSOE, il segretario
la vede come "una forma per dire al PP che ora gli vanno bene i due
strumenti di misurare e di usare contro il Governo temi sui quali essi
andarono molto più in là nell'abbandono della difesa dello
Stato di Diritto."
Gara > Azkenak > Euskal Herria
13:00 | 2006-11-29
DETENZIONI
L'Ertzaintza ferma quattro persone in Arava e Gipuzkoa
L'Ertzaintza ha fermato quattro persone in Arava e Gipuzkoa accusandole
degli incidenti successi il passato 10 di novembre nel Casco Viejo di
Bilbo. Askatasuna ha confermato un arresto, in Alegia.
"Il giudice investiga sulle irregolarità"
SAN SEBASTIAN -. Secondo l'informazione fornira da Efe, gli arresti sono
stati quattro e si sono praticati in Gasteiz (due), Tolosa ed Alegia.
Tutti i detenuti sono stati accusati degli incidenti registratisi dopo
la manifestazione di Segi il passato 10 di novembre nel Casco Viejo di
Bilbo, nei quali ci furono scontri con la Polizia Municipale.
Secondo la citata l'agenzia, l'Ertzaintza ha perquisito questa mattina
i domicili dei detenuti, uno di essi situato nella via Florida della capitale
alavese.
Le detenzioni sono state ordinate dall'Udienza Nazionale spagnola, tribunale
al quale l'Ertzaintza rimise tutti i rapporti relazionati con quegli incidenti.
La Polizia autonomistica ha precisato che le imputazioni per le quali
sono trattenute queste quattro persone non includono l'attacco del quale
fu suppostamente oggetto un membro della Polizia Municipale, come segnalava
la versione offerta dal Municipio di Bilbo.
Askatasuna ha confermato l'arresto di Eneko Elola Jauregi, di 19 anni,
in Alegia.
Due arrestati
Gli incidenti si produssero il passato 10 di novembre, dopo che l'Ertzaintza
aveva caricato contro le più di 400 persone che partecipavano alla
manifestazione organizzata da Segi con motivo di esigere l'annullamento
della vista giudiziale prevista per il giorno 16 nella Corte suprema spagnola
intorno alle risorse del "caso Jarrai-Haika-Segi."
Quello stesso giorno, due giovani furono fermati dall'Ertzaintza e la
Polizia Municipale, un abitante di Sestao ed un altro giovane di Galdakao,
minore di età.
Il primo, Alex García, entrò in prigione dopo esser passato
nel Tribunale di Guardia di Bilbo. García, di 18 anni, presentava
una ferita alla testa ed aveva vari graffi dietro il suo soggiorno in
dipendenze poliziesche.
L'altro comparve nel Tribunale di Istruzione numero 9 di Bilbo e la Procura
chiese che fosse internato in regime aperto nel centro di minori di Zumarraga,
cioè, che vi andasse solo a dormire.
Il 13 novembre, tre giorni dopo i fatti, Alex García tornò
in libertà dopo aver pagato una cauzione di 6.000 euro.
Versione di Azkuna
Il giorno dopo gli incidenti, il sindaco di Bilbo, Iñaki Azkuna,
assicurò che aveva cercato di bruciare un agente della Polizia
Municipale lanciandogli liquido infiammabile, malgrado persone che presenziarono
ai fatti negassero nettamente quel fatto.
GARA raccolse la testimonianza di fino ad otto testimoni che comunicarono
o presenziarono agli incidenti, e tutti essi smentirono la versione ufficiale.
Delitto di lesioni
Oggi stesso, il quotidiano "El Mundo" pubblica che il giudice
titolare del Tribunale di Istruzione numero 8 di Bilbo, oltre ad esporre
i suoi sospetti sull'attestato dell'Ertzaintza, ha chiesto che si aprano
inchieste per un supposto delitto di lesioni contro Alex García
che presentava "un colpo" alla testa quando fu messo a disposizione
giudiziaria.
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