OPERAI E SOVRANITÀ
editoriale del quotidiano GARA del 02.05.2004 La commemorazione del Primo di Maggio è ieri tornata a riunire milioni di lavoratori in centinaia di città di tutto il pianeta. Una rivendicazione generale di difesa dei diritti sul lavoro ha unto tutte queste manifestazioni che, nonostante abbiano assunto in ogni posto aspetti particolari, più legati alla realtà socioeconomica di ogni paese ed ai problemi che si vivono in ognuno. Anche il rifiuto delle guerre è stato condiviso in alcune di queste manifestazioni, il che dimostra che la tradizionale posizione antibellicista del sindacalismo si mantiene viva. In Euskal Herria (Paese basco, N.d.T.) si sono svolte mobilitazioni operaie in tutti i capoluoghi, come anche a Tutera, Hendaia e Martzilla. Come in passato, la maggioranza sindacale raggruppata intorno ad ELA e LAB (sindacati nazionalista ed indipendentista di sinistra, N.d.T.) ha radunato il maggior numero di manifestanti a Bilbao, mentre il resto dei sindacati ha suddiviso le sue iniziative fra diverse città. La principale manifestazione della giornata, per dimensione e rappresentatività, è stato incentrato sull'esigenza di sovranità come lavoratori e come popolo, nel tentativo di riaffermare che la conquista di uno scenario nazionale più concorde con le aspirazioni maggioritarie di questo paese, si ripercuoterebbe sulle condizioni lavorative dei lavoratori baschi. La possibilità di potere gestire, in Euskal Herria, in modo sovrano, tutte le competenze relative al mondo lavorativo, compresa una previdenza sociale propria, significherebbe un passo da gigante nella conformazione di uno spazio socioeconomico avanzato, paragonabile a quello di cui dispongono le nazioni europee più progressiste su questo terreno. È proprio tutta questa importante area di intervento ad uscire peggio, in alcuni piani di riforma statutaria messi in circolazione nell'ultimo anno. Ignorare che senza una partecipazione profonda della classe lavoratrice è impossibile avanzare verso l’ottenimento di qualunque via alla sovranità, per quanto timida, è uno dei principali difetti che in questi momenti caratterizzano il Governo di Gasteiz (sede del Governo Autonomo Basco, N.d.T.). Un esecutivo che non si cura di queste aspirazioni operaie, come quelli che governano Navarra ed Ipar Euskal Herria (parte del Paese Basco sotto amministrazione francese, N.d.T.). La precarietà, il subappalto privato e pubblico, la negazione di diritti agli immigranti, gli incidenti sul lavoro, la casa per i giovani, l'Europa sociale o l'abbandono delle attività agricole e dell’allevamento, sono alcuni dei principali problemi che colpiscono tutti i lavoratori di Euskal Herria, senza distinzione. Lottare per la sovranità nazionale è, pertanto, lottare anche per il miglioramento di tutto ciò che riguarda i diritti operai. www.gara.net
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