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2005-01-26
Garzón conferma il procedimento contro 36 militanti indipendentisti
·Il giudice li convoca per il lunedì nell'Udienza Nazionale
dove vuole farli deporre.
Baltasar Garzón ha richiamato a comparire il 31 di gennaio nell'Udienza
Nazionale i 36 dirigenti di HB, Eh e Batasuna (tranne uno che sta detenuto
a Parigi) che ha processato sotto l'imputazione di "appartenenza
ad ETA." Il giudice spagnolo che ha variato di poco la lista formata
dal pubblico ministero ne toglie uno ma ne aggiunge due che non includeva
Juan Moral, ratifica inoltre tutte le misure cautelative decretate nella
causa, come il sequestro dei beni delle herriko taverne.
BILBO
Il giudice dell'Udienza Nazionale Baltasar Garzón processò
ieri per "integrazione
in ETA" 36 persone, la maggioranza delle quali hanno esercitato
o esercitano compiti di direzione in Herri Batasuna, Euskal Herritarrok
e Batasuna. In realtà, più della metà sono stati
mahaikide.
In questa maniera conferma la richiesta del PM Juan Moral che la settimana
scorsa sollecitò il procedimento contro 35 militanti indipendentisti
baschi. Il magistrato ha deciso di non includere nella lista definitiva
Joseba Urkijo espulso da HB nel 1988 dopo essere stato accusato dai
suoi compagni di realizzare lavori di confidente per il poliziotto José
Amedo, ma processa invece Antton Morcillo e Shanti Kiroga. Due persone
che, curiosamente, apparivano nel testo inquisitorio come inquisiti
quando è già da tempo che non sono più parlamentari.
A sua volta, Garzón ha ratificato tutte le misure cautelative
decretate nella causa, come il sequestro dei beni delle herriko taverne,
considerate "lo strumento" per il quale i processati commisero
il delitto di "integrazione."
Azione contro gli inquisiti
Il giudice ha elevato un'esposizione "ragionata" al TSJPV
affinché agisca contro i parlamentari Arnaldo Otegi, Jon Salaberria
e Joseba Alvarez, "essendo l'organo competente per investigare
e giudicare inquisiti" per fatti presuntamente criminali commessi
nella CAV. Chiede anche che investighi su Josu Urrutikoetxea, indicando
nella sua esposizione che, benché sia sospeso dai suoi diritti
come deputato per trovarsi in recapito sconosciuto, continua ad essere
indagato, per cui egli non può processarlo. Su Joseba Permach,
ricorda che in settembre emise già una richiesta simile allo
stesso tribunale affinché fosse investigato.
Tutti gli inquisiti salvo Gotzon Kortazar che si trova carcerato in
Osny sono chiamati a comparire davanti al magistrato spagnolo il prossimo
lunedì per prestare dichiarazione istruttoria. Va fatto emergere
che la difesa denunciò ieri il fatto di non avere ricevuto ancora
l'atto, per cui anche gli stessi accusati dovranno aspettare fino al
lunedì per averlo.
La risoluzione, di 267 pagine, spiega che "HB-Eh-Batasuna non fa
solo parte" dell'organizzazione armata "come braccio politico,
bensì come una struttura in più del complesso politico-violento
progettato per ottenere una finalità concreta attraverso la sovversione
e l'alterazione della pace pubblica quale è l'autodeterminazione
di denominata' l'Euskal Herria."
Ed è lì che ratifica quanto espresso dal Pubblico Ministero
nel suo scritto, dove segnalava che i processuali "svilupparono
la loro attività mediante l'utilizzo di una rete di società
culturali che mantiene diretto vincolo" con ETA, "alla quale
servono e per i cui fini lavorano."
Tale tesi si sostenta sulla convinzione di Garzón che una parte
dei benefici che generano le herriko taverne, gestiti "direttamente
da HB - Eh-Batasuna attraverso la Commissione Nazionale di Herrikos",
andavano a finire nelle mani di KAS o Ekin, che è la stessa cosa
dire nelle mani di ETA nella sua opinione. Di lì, Moral concludeva
già che "Batasuna fa parte organica della struttura di ETA-KAS-Ekin."
Goirizelaia: "È l'ultimo capitolo che rimaneva da chiudere"
Izaro AULESTIARTE
BILBO
Malgrado gli inquisiti in questo ultimo atto di Garzón comparissero
oggi insieme ai loro avvocati per fare una valutazione politico-giuridica
del procedimento, Jone Goirizelaia anticipò ieri che "ripete
assolutamente tutta l'argomentazione dell’ istruttoria 18/98;
cioè, non ci sono nessun dato né circostanza nuova che
serva per rivolgere le imputazioni a quelle persone."
"L'argomentazione è la base che servì per aprire
il procedimento 18/98 ed è una continuazione di quello che si
diceva nello stesso", pensò. In questo contesto, criticò
anche l'attuazione dell'Udienza Nazionale, denunciando che "né
in questo procedimento né in tutti quelli relazionati con queste
attuazioni sta svolgendo l'investigazione che deve realizzarsi in ogni
procedimento penale."
Per ciò, qualificò come "autentica aberrazione giuridica"
la sua attuazione e pensò che sta agendo come un autentico Tribunale
di Ordine Pubblico." "L'Udienza Nazionale che fu successore
del citato Tribunale, agisce esattamente nello stesso modo, con gli
stessi criteri di quello. Non è una successione: è lo
stesso tribunale che agisce politicamente contro cittadini di Euskal
Herria", indicò.
Una parte, per conoscere
Al suo giudizio, si continua ad agire contro i cittadini per cercano
di costruire la nazione basca, e questo è qualcosa che appare
chiarissimamente in tutte le risoluzioni giudiziali che stiamo conoscendo."
"Di più proseguì, questo era l'ultimo capitolo che
rimaneva da chiudere in tutte queste istruttorie aperte nell'epoca di
Aznar. Mancava per chiudere l'atto di procedimento e sembra essere l'ultima
attuazione giudiziaria, rimanendo in attesa, come rimane, una parte
di questa istruttoria che è sotto segreto istruttorio e che non
sappiamo quello che può procurare."
Indicò che bisogna procedere all'archiviazione di questi procedimenti,
soprattutto in una congiuntura come quella attuale, "nella quale
si parla di accordo e di dialogo."
Spiegò che ora cominceranno le fasi del giudizio orale, anticipando
che è possibile che i 42 giovani incriminati nell’ "istruttoria
Jarrai-Haika-Segi" compaiano nell'Udienza Nazionale la settimana
prossima. Tuttavia, l'avvocato non dubita che "in questo primo
giudizio cercano di dare per buona tutta l'istruzione che serve per
dettare tutti quei procedimenti. Crediamo che già si stiano preparando
le sentenze di condanna, unicamente ed esclusivamente perché
vogliono condannare i cittadini che lottano per questo paese. Non vogliono
che questo paese abbia i suoi diritti e che possa metterli in pratica."
Elencodelle persone incriminate
- Idoia Arbelaitz
- Bixente Enekotegi
- Jon Gorrotxategi
- Rufi Etxeberria
- Enrique Alaña
- Patxi Jagoba Bengoa
- José Luis Franco
- Jaione Intxaurraga
- Joseba Garmendia
- Juani Lizaso
- Rubén Andrés
- Maite Amezaga
- Izaskun Barbarias
- Gotzon Kortazar
- Jon Martínez
- Agustín Rodríguez
- Jon Idigoras
- Josu Iraeta
- Adolfo Araiz
- José Antonio Egido
- Antton Morcillo
- Karlos Rodríguez
- Mikel Arregi
- Esther Agirre
- Karmelo Landa
- Sabin del Bado
- Jasone Manterola
- José Luis Elkoro
- Fiorisca Aoiz
- Juanpe Plaza
- Santi Hernando
- Juan Kruz Aldasoro
- Kepa Gordejuela
- Isa Mandiola
- Shanti Kiroga
- Txekun López di Aberasturi