Gara > Idatzia > Euskal Herria 2005-03-28
ABERRI EGUNA 2005
La Polizia impedisce a proiettili di gomma la mobilitazione di "Orain
bakea"
·strade bloccate | decine di blindati e agenti polizieschi impedirono
ai manifestanti di arrivare alle vicinanze dei cinema Golem, dove andava
a partire la marcia di Batasuna
Colpi, proiettili di gomma, spintoni e calci stroncarono ieri la manifestazione
convocata da Batasuna in Iruñea con motivo dell'Aberri Eguna.
Decine di unità poliziesche occuparono i paraggi del cinema Golem,
punto di partenza della mobilitazione. La marcia poté strappare
e percorrere alcuni metri. Quindi lo striscione "Orain herria,
orain bakea" finì in un furgone, ed i manifestanti, dispersi
e contusi.
IRUÑEA
Per volta prima in molti anni, la Polizia impedì con cariche
e percosse la celebrazione dell'Aberri Eguna da parte della sinistra
indipendentista basca che storicamente ha scelto Iruñea per questa
commemorazione.
Cinque minuti prima dell'ora prevista per l'inizio della manifestazione,
proibita dalla Delegazione del Governo spagnolo, le centinaia di poliziotti
che avevano preso i paraggi del Golem ricevettero l'ordine di mettersi
i caschi. Erano le 16.55. Quasi all'unisono Arnaldo Otegi, Joseba Permach,
Pernando Barrena, Imanol Iparragirre ed Ainara Armendariz, tra molti
altri manifestanti, cercarono di arrivare al punto di partenza previsto.
Non appena incominciarono a camminare, decine di agenti andarono direttamente
verso essi tagliando loro il passo. "Ho diritto alla libera circolazione
e vado", rimarcò faccia a faccia Barrena davanti al cordone.
Né le sue lamentele né quelle di Otegi fecero cambiare
atteggiamento alla polizia che dissero chiaramente “di qui non
si passa” e li deviarono verso la via Martín Azpilikueta.
"Che ne è della libertà di espressione?", domandava
un manifestante davanti a simile scena.
Dopo l'obbligatorio dietro-front, i membri di Batasuna poterono spiegare
lo striscione "Orain herria, orain bakea" nel Viale di Baiona
e dare inizio alla marcia al grido unanime di "Independentzia."
Non furono molti i passi percorsi, poiché si imbatterono in numerosi
furgoni che venivano da davanti. Dopo quelli che avevano lasciato si
sommarono anche questi ultimi. La gente rispose alzando le braccia e
reclamando "Independentzia" e "Euskal Herria askatu."
Minuti dopo, lo striscione finì calpestato ed in un furgone,
ed i manifestanti, dispersi. Le cariche successive arrivarono perfino
all’Alde Zaharra.
Vari contusi e Kiroga, al Pronto Soccorso
Furono numerose le persone che ricevettero colpi, calci e spintoni.
Tempo di incominciare le cariche, un manifestante rimase steso al suolo
lamentandosi della coscia. Si rialzò zoppicando. L'ex parlamentare
Shanti Kiroga che stava tra chi portava lo striscione, ebbe peggiore
sorte, finì al Pronto Soccorso a causa un colpo alla testa che
lo fece sanguinare in abbondanza. Gli furono applicati cinque punti
di sutura.
Sloggiati dalle terrazze ed angoli
"Dove vuole che vada? A Castejón, a Saragozza...",
protestò una manifestante ad un agente davanti all'ordine di
"circolare!." "Non puoi né andare né di
là né di qui né, rimani quieta. Allora, che cosa
faccio, esco volando?", sottolineò un'altra persona. Previamente,
prima che fossero le 17.00 chi stava nelle terrazze attigue ai cinema
Golem fu obbligato ad entrare all'interno dei bar dagli uniformati.
Irrintzis spontanei, applausi e denunce
Dopo le cariche e le percosse, la gente si andò raggruppando
negli angoli, benché subito ricevettero l'ordine di sgomberare
il posto. "Questa democrazia non varia molto da quello di Franco.
Io non lo volevo, ma almeno sapevamo già quello che era",
stanno attaccando gente anziana, con problemi alla schiena", furono
alcuni dei commenti che si ascoltavano. Si sentirono anche spontanei
irrintzis come risposta alle cariche.
Occupazione poliziesca in Iruñea e controlli
La presenza poliziesca era già più che evidente per le
16.00 nei paraggi dei cinema Golem, ma né incominciò né
finì lì. Ore dopo che fu sciolta la manifestazione, proseguiva
l'occupazione poliziesca nel centro della città, dove ogni dato
periodo di tempo potevano vedersi minacce di carica da parte della Polizia.
Inoltre, nelle strade di accesso ad Iruñea furono numerosi i
controlli della Guardia Civil.