A:: Oggetto: Data: Dal quotidiano GARA del 26.08.2003 IZQUIERDA UNIDA: «LA SINISTRA INDIPENDENTISTA È ANCORA
QUI, E CON UN DI PIÙ DI LEGITTIMAZIONE PER LA SUA Un anno fa, il giudice della Audiencia Nacional (tribunale speciale, N.d.T.) spagnola Baltasar Garzón, decretava la sospensione e la chiusura delle sedi di Batasuna. I portavoce di IU, PNV e EA mettono in discussione l’efficacia di questa misura e denunciano la conculcazione di diritti fondamentali. Così, il portavoce della Presidenza di Izquierda Unida – Ezker Batua (IU-EB, sezione basca di Izquierda Unida, N.d.T.), Mikel Arana, ha ieri sottolineato che «si è solo ottenuto di creare incertezza su diritti fondamentali» e ha constatato che «la sinistra indipendentista continua ad esistere». GARA BILBAO Il portavoce della presidenza di IU-EB, Mikel Arana, ha ieri considerato che il provvedimento che il giudice della Audiencia Nacional spagnola, Baltasar Garzón, ha emesso un anno fa e con il quale ha decretato la sospensione delle attività di Batasuna, «non è servito a niente» e ha sottolineato che questa decisione «ha solo ottenuto di generare maggiore incertezza rispetto all’esercizio dei diritti più fondamentali». In dichiarazioni rilasciate all’agenzia Europa Press, il dirigente di IU ha detto che la misura contro la formazione della sinistra indipendentista non ha portato ad alcuna soluzione e ha aggiunto che «la realtà è assolutamente ostinata ed alla fine ci accorgiamo che la sinistra indipendentista continua ad esistere e, inoltre, se possibile, con un di più di legittimazione per la sua gente». «Riteniamo che questa decisione, come abbiamo potuto verificare anche solo nelle ultime tre settimane, è servita soltanto a generare un’incertezza per quanto concerne l’esercizio dei diritti più fondamentali, come può essere quello di manifestare, per non parlare dei diritti politici più fondamentali, come può esserlo il presentarsi alle elezioni», ha detto Arana. Mikel Arana ha anche voluto ricordare che, nonostante gli annunci del PP, ETA continua ad esistere e ha aggiunto che «c’è anche stato un partito politico democratico che non ha potto presentarsi alle ultime elezioni amministrative, con l’inaccettabile restrizione della democrazia che ciò ha comportato». Inoltre, si è detto convinto che «le decisioni giuridico-politiche
che si sono prese nel corso di In nome del PNV, Juan Mari Juaristi ha espresso l’opinione secondo la quale la misura «non è servita a risolvere alcuna questione, ma l’unica cosa che ha fatto è stato rendere più violenta la situazione» e ha aggiunto che la sospensione di Batasuna «fa parte di una specie di GAL (Grupos Antiterroristas de Liberacion, gli squadroni della morte paramilitari organizzati ai tempi dei governi socialisti per combattere la dissidenza basca, N.d.T.) giuridico, nel quale uno Stato che si suppone di Diritto assume una serie di decisioni politiche che sono, a loro volta, amministrate dai giudici che, in questo caso, sono semplici cinghie di trasmissione del Governo e del PSOE». Begoña Errazti, presidente di EA, hada parte sua segnalato che
«si è consolidata la connivenza del PP con certi settori
del Potere Giudiziario» e ha sottolineato che «sono divenuti
realtà anche i Dal PP, per contro, si è fatta una valutazione diametralmente
opposta. Così, il presidente il Inoltre, ha paventato la possibilità che esistano «inadempimenti
della legalità» nelle manifestazioni Barreda ha mostrato la sua convinzione che quest’anno «si è verificato un avanzamento della democrazia e della libertà, dato che i terroristi sono usciti dalla maggioranza delle istituzioni basche e si è visto che si possono combattere i nemici della democrazia». Anche il segretario generale del PSE in Bizkaia, José Antonio
Pastor, ha valutato positivamente la |