A:: Oggetto: Data: GLI INDIPENDENTISTI NON PERDONO LA PIAZZA Nello stesso luogo dove, un anno fa, la Ertzaintza (Polizia Autonoma Basca, N.d.T.) aveva caricato la folla, ieri si è realizzato un sit in ed è stato aperto uno striscione con lo stesso slogan di allora: «Gora Euskal Herria (Viva il paese Basco, N.d.T.)». la paura iniziale è andata svanendo man mano che la manifestazione avanzava senza interferenze. Era trascorso un anno dalla carica della Ertzaintza contro la folla, nelle vicinanze di Plaza Zabalburu. Accadde il 14 settembre 2002. lungi dal ridursi, la tensione nelle strade di paesi e città di Euskal Herria, da allora, è invece cresciuta. Le ultime decisioni dei tribunali rispetto alle manifestazioni indette da gente della sinistra indipendentista basca, avevano contribuito a creare una certa psicosi prima della manifestazione di ieri, a Bilbao. La si respirava nell’aria. «Ci sono una dozzina di furgoni della Ertzaintza nella Plaza Elíptica», ha avvertito un fotografo pochi minuti prima che il corteo partisse da Aita Donostia, «ma non c’è motivo perché succeda qualcosa» ha aggiunto, come per cercare di convincere coloro che lo ascoltavano che la manifestazione che stava iniziando non avrebbe subito rappresaglie, almeno ieri. Un altro dato che poteva contribuire a far pensare ad un eventuale situazione complicata era costituito dalla notevole presenza della stampa. Forse non erano più di quelli inviati, anche dall’estero, ad assistere alle manifestazioni coincidenti con l’inizio del processo di messa fuori legge di Batasuna, ma si è potuta contare una quarantina di lavoratori dei mezzi di comunicazione, fra i quali molti fotografi e mezza dozzina di telecamere il che rende evidente che nessuno voleva perdersi i dettagli di ciò che sarebbe successo ieri, nel capoluogo di Bizkaia. «Non si vedono molti passeggini e nemmeno sono venuti tanti anziani
come al solito». Il commento è di un navarro che portava
un’ikurriña (bandiera nazionale basca, N.d.T.) ed attendeva
l’arrivo della testa del corteo, cento metri prima della Casilla.
In questa parte del percorso, una folla che si prolungava fino all’intersezione
con Gordoniz occupava già buona parte L’elicottero della Ertzaintza continuava a sorvolare Bilbao,
osservando da vicino gli avvenimenti. Nello sfilare lungo la parte finale della calle Autonomía, si
sono continuamente sentiti gli slogan A Plaza Zabalburu, dove si trova un commissariato della Ertzaintza,
e nei suoi dintorni, ieri non All’improvviso, praticamente tutti i fotografi e giornalisti
che abitualmente si concentrano davanti In qualche modo, ieri, si è ripetuta l’immagine che aveva seguito l’azione poliziesca del settembre 2002, quando vi fu la serenità sufficiente ad evitare danni maggiori ed i manifestanti si sedettero sotto le cariche per poi proseguire fino alla fine del corteo. Nulla è stato dimenticato. Alcuni di coloro che allora erano stati in prima fila ed avevano subito sulla loro pelle la violenza poliziesca, hanno inalberato uno striscione che recava le parole «Gora Euskal Herria», rivolgendolo, perché lo vedessero, verso le migliaia di persone che occupavano, sedute, calle Autonomía. Attraverso i megafoni, si è ricordato che un anno fa, nello stesso luogo «c’era stata una carica bestiale della polizia politica del PNV (Partito Nazionalista Basco, N.d.T.), sulla base di un mandato della Audiencia Nacional (Tribunale speciale spagnolo, N.d.T.)». subito dopo, sono state rivolte parole di ringraziamento ai presenti «per il coraggio e la dignità politica mantenuti», la stessa dignità «con la quale continueremo a lavorare e a lottare fino ad ottenere l’autodeterminazione e l’indipendenza». La mobilitazione è terminata nella piazza del Municipio, sempre
sotto il ronzio dell’elicottero GAROFANI ROSSI, PUGNI ALZATI E SALVA DI APPLAUSI DURANTE IL CORTEO,
IN MEMORIA DI ARKAITZ OTAZUA BILBAO Se c’è stata un’immagine che ha definito la manifestazione
svoltasi ieri a Bilbao, è stata quella Comunque, protagonisti dell’omaggio al giovane originario di
Bilbao, sono stati i suoi amici e A quel punto, sono affiorate le allusioni alle circostanze della morte
di Arkaitz Otazua e si sono |