Due pesi e due misure
17/12/03 | Euskal Herria
Arrestano lo storico indipendentista
basco Jokin Gorostidi e l'ex rifugiato Juanjo Arruti
·Sono stati catturati dalla Polizia spagnola a Deba e Logroño
per ordine di Garzón
Il giudice Baltasar Garzón
ordinò ieri la detenzione di Jokin Gorostidi, veterano dirigente
della sinistra indipendentista basca, e di Juanjo Arruti che fu ospitato
in Messico ed Ipar Euskal Herria fino all'anno 1986. Il primo arresto
si produsse alle 11.00 in uno stabilimento alberghiero vicino ad Oion,
dove Arruti lavora come direttore. Cinque ore più tardi, Gorostidi
veniva fermato mentre passeggiava nelle vicinanze della spiaggia di
Deba.
Imanol INZIARTE
SAN SEBASTIAN
La Polizia spagnola fermò,
per ordine del giudice Baltasar Garzón, lo storico dirigente
indipendentista basco Jokin Goristidi e l'ex rifugiato Juanjo Arruti.
Ambedue sono in isolamento. Secondo l'agenzia Europa Press, fonti dell'investigazione
segnalarono che questo operativo è relazionato con "il finanziamento
di ETA"
L'arresto di Gorostidi si produsse verso le 16.00, quando stava facendo
una passeggiata nelle vicinanze della spiaggia di Deba vicino alla sua
compagna Itziar Aizpurua. Come raccontò a GARA quest’ultima,
due agenti in borghese si avvicinarono al compagno mentre mostravano
un distintivo e si identificavano come poliziotti spagnoli. Dopo aver
confermato l'identità di Gorostidi, gli comunicarono che lo portavano
in stato di fermo al commissariato di San Sebastian per ordine del giudice
Garzón.
Aizpurua chiese agli agenti che passassero per il suo domicilio per
raccogliere la medicazione e l'apparato di cui lo storico indipendentista
ha bisogno per respirare mentre dorme, dovuto al suo delicato stato
di salute. I due poliziotti ignorarono questa richiesta e si avviarono
verso la capitale guipuzcoana in un veicolo nel quale li aspettava un
altro agente.
Davanti a questa situazione, fu la stessa Itziar Aizpurua che si trasferì
fino a San Sebastian per portare il menzionato apparato di respirazione
e le medicine. Lì, gli agenti le indicarono che il suo compagno
stava per essere trasportato a Madrid, benché in nessun momento
le mostrarono un'ordine di arresto. Neanche le dissero di che cosa è
accusato.
Jokin Gorostidi si trova accusato nell'esteso sommario 18 / 98 per relazione
con Xaki, definito come "l'apparato internazionale di ETA."
Il 7 febbraio di 2000, comparve volontariamente davanti a Baltasar Garzón
e rimase in libertà dietro pagamento di una cauzione di cinque
milioni di pesetas, 30.000 euro.
In quanto a Juanjo Arruti, il suo arresto si produsse verso le 11.00
in uno stabilimento alberghiero di La Rioja, dove lavora come direttore.
Il locale si trova ubicato vicino alla strada che unisce Oion con Logroño.
Neanche gli agenti che lo fermarono fornirono spiegazione alcuna e si
ignora il motivo di questa operazione. Arruti, originario di Tolosa,
si rifugiò in Messico e posteriormente ritornò ad Ipar
Euskal Herria, dove fu fermato dalla Polizia francese e consegnato alla
spagnola l’11 novembre del 1986.
Dopo aver scontato un periodo di tempo nella prigione, stava lavorando
come cuoco in Sud-America fino a ritornare alla sua località
natale. Attualmente vive in Logroño.
Tanto Batasuna come Askatasuna denunciarono questa operazione e mostrarono
la loro preoccupazione per il trattamento che possono ricevere i detenuti.
La formazione indipendentista sottolineò la "persecuzione
costante" che soffre Gorostidi e ricordò la sua condanna
a morte nel processo di Burgos. In Deba, 60 persone si concentrarono
contro gli arresti.
17/12/03 | Euskal Herria
San Gil valuta che la Falange si è unita alla "democrazia"
GARA
SAN SEBASTIAN
La presidentessa del PP in Gipuzkoa, María San Gil, rimproverò
il vicesegretario generale del PSE del herrialde, Miguel Buon, che ha
affermato di essere pentito di avere partecipato alla manifestazione
di Basta Ya, alla che si unirono membri della Falange.
María San Gil sottolineò perfino che "magari si è
ottenuto che la Falange entri nel sentiero democratico."
In un'intervista concessa a Radio Euskadi, la rappresentante del PP
segnalò che a San Sebastian si mobilitò il sabato una
massa ingente di persone che in una forma allegra, divertente e dinamica,
gridarono che volevano libertà che stavano a beneficio della
Costituzione e lo Statuto e che stavano contro il piano Ibarretxe."
In quanto alla presenza di membri della Falange nella manifestazione,
la presidentessa del PP di Gipuzkoa disse che non si può controllare
chiunque partecipa. È verità che con alcuni si sta più
volentieri che con altri, ma di lì a dire che ci pentiamo di
esserci stati... Credo che sia dura e sia uno sgarbo terribile all'organizzazione
di Basta Ya.