Da::
"Marvin"

 

Oggetto:
Manifesto Castellano

Data:
Tue, 3 Feb 2004 17:52:25 +0100

Manifesto Castellano per la Manifestazione del 14/02 a Donostia

25 anni dall'approvazione della Costituzione Spagnola. 25 anni in cui si è
affermata una situazione di continuità per lo Stato spagnolo, una situazione
che non smetterà di cessare. 25 anni per poter certificare che la tortura
franchista si è ricomposta, raffinata, perfezionata in un sistema "sempre
uguale". 25 anni di guerra sporca, di brutalità e negazione contro Euskal
Herria. Sono stati ratificati patti, firmati accordi, cambiate
investiture... La transizione è conclusa, gli errori corretti, gli apparati
di stato quindi, infine, sono stati depurati. Referendum. Si in Spagna.
Niente per Euskal Herria. Perchè sapevamo che la situazione non si sarebbe
risolta. Perchè eravamo coscienti che le carceri si sarebbero di nuovo
riempite e che sarebbero state centinaia le denunce di torture interposte da
donne e uomini provenienti da quelle province considerate traditrici. I
sentimenti delle basche e dei baschi tuttavia si esprimono ancora in
domande, dichiarazioni, richieste che riposano sulle scrivanie dei nuovi
tribunali spagnoli. Nel novembre del 1979 l'allora Ministro degli Interni,
che operava secondo il testo costituzionale nuovo di zecca, Ibáñez Freire,
giurava solennemente che le denunce di tortura erano false.
Da allora il Governo spagnolo e le sue succursali autonome continuano a
mantenersi in questa stessa posizione. Hanno desiderato veder cadere in
miseria, in putrefazione il loro sistema attraverso Audiencias, leggi
antiterroriste costituzionali, spazi opachi per gli interrogatori e
fiammanti protocolli per l'azione poliziesca. Hanno preparato campagne per i
diritti umani mentre le loro prigioni continuavano a trasudare urla e
sangue.
E di fronte a questo panorama, la società basca. Un'unica mano che continua
imperterrita a provare a sollevarsi dalla sporcizia. Due soli occhi che
vogliono solo farci vedere cosa c'è là dentro. Un unico cuore che si
riconosce nel tormento e nella brutalità. Un'unica testa che ha imparato a
capire il messaggio allineato delle campagne ufficiali, delle versioni
ufficiali. Un'unica bocca, infine, che amplifica un grido unanime. Un unico
corpo che si snoderà il prossimo 14 febbraio per le strade di Donostia.
Euskal Herria deve alzare un'unica voce perchè, una volta per tutte, nessuna
basca, nessun basco, urli da solo il proprio tormento.

Il 14 febbraio tutte e tutti a Donostia!!!

Marvin - www.bahatokia.info

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