Indipendenza e Socialismo
VERSO L’EUROPA COME POPOLO Ci sono fatti che si confermano in maniera lampante. Uno di questi è la frgilità delle relazioni fra le forze politiche basche. Il discorso della convergenza è continuo, ma la pratica no. Risulta evidente che manca un atteggiamento aperto, teso a trovare punti di accordo di base da una prospettiva di nazione. Gli interessi di partito prevalgono su quelli del paese. E un altro fatto è che i periodi elettorali acuiscono la rivalità fra partiti. Se in tempi normali è molto difficile, nei periodi elettorali l’avvicinamento risulta praticamente impossibile; lo si è potuto constatare nelle elezioni generali del 14 marzo scorso ed è tornato ad essere evidente nell’avvicinarsi delle elezioni europee che si terranno il prossimo 13 giugno. Presenza nazionale o piattaforme elettorali plurinazionali Questo è il dilemma davanti al quale si sono trovate le formazioni nazionaliste basche. Le piattaforme plurinazionali diluiscono la proiezione europea di
Euskal Herria, ma sembrano garantire, in teoria, un maggiore volume
di voti, con ciò che questo comporta in fatto di maggiori risorse
economiche e maggiore presenza di partito in Europa. Di fronte a questo dilemma, le formazioni politiche del nazionalismo moderato sono tornate a dimostrare ben poco senso nazionale e hanno fatto prevalere i loro interessi di partito: Il Partito Nazionalista Basco ha scommesso su una piattaforma della
quale fa parte insieme a Convergencia i Unió de Catalunya e
Bloque Nacionalista Galego. Le prime due formazioni hanno un marcato
orientamento democristiano.
HERRITARREN ZERRENDA, la Lista dei Cittadini Il 17 aprile, a Donostia, si sono presentate in pubblico otto persone che avevano in comune l’essere indipendentiste e di sinistra. Desideriamo sottolineare, come dato interessante per Askapena, che una di queste è il Coordinatore del nostro Organismo.
Uno degli aspetti più interessanti della conferenza è stato che gli otto "pionieri" appartenevano a tutti i territori che compongono Euskal Herria. Non si tratta di elezioni nazionali basche, però, con la formula da loro proposta, sarebbe la prima volta che il popolo basco potrebbe votare nel suo insieme e proiettare questa immagine in Europa è di grande importanza. Questo primo incontro è stato anche occasione per un invito aperto a qualsiasi persona indipendentista e di sinistra a partecipare, il 24 aprile, ad un’assemblea generale al palacio Miramar di Donostia. Il 24 aprile, un nutrito gruppo di persone, rispondendo all’invito, partecipa all’assemblea aperta che si svolge a Donostia. In essa si concorda di lanciare ed attivare un’opzione elettorale che si presenta con il nome di Herritarren Zerrenda, lista che "unisce il lavoro di tutti i cittadini e di tutte le cittadine baschi e di sinistra che credono che un’altra Europa sia possibile" e vuole rafforzare, in queste elezioni, la proposta e la coscienza nazionali.
Il primo compito che la lista affronta, è una raccolta di frme. Nello Stato spagnolo, questo è uno dei requisiti indispensabili per poter presentare una nuova lista; le firme da raccogliere, in un tempo molto breve, sono 40.000. La legislazione francese non impone questo requisito, ciononostante la raccolta di firme sarà promossa anche nella parte di Euskal Herria che ora appartiene allo Stato francese, come espressione popolare di appoggio alla lista. La composizione definitiva della lista di HZ sarà resa nota in una manifestazione pubblica che si svolgerà l’8 maggio. Al lavoro Questa nuova iniziativa è portatrice di speranze, però richiede un grande sforzo organizzativo in un periodo di tempo molto breve. La formazione politica Aralar, che stava valutando la possibilità di aderire all’iniziativa di HZ, la ha definitivamente abbandonata; tuttavia, la sinistra indipendentista ha accettato con speranza questa nuova sfida. Il 26 aprile è iniziata la raccolta di firme presso alcuni
notai. |