Indipendenza e Socialismo
La tregua di ETA in Catalogna Il 18 Febbraio ETA diffonde un video nel quale due portavoce dell’organizzazione annunciano la sospensione delle sue attività armate in Catalogna. Questo è il riassunto del comunicato: "ETA vuole fare conoscere ad Euskal Herria ed al Popolo Catalano la riflessione che ha fatto e la decisione che ha assunto. ETA decise, negli anni 80, di attaccare gli interessi spagnoli anche in Catalogna, come stava facendo in altri territori. Quella decisione dipese dall’analisi di congiuntura realizzata dall’organizzazione. Una revisione di quella analisi ha dato origine alla decisione che annunciamo. Benché ve ne siano molti altri, due sono i principali nessi e somiglianze fra Catalogna ed Euskal Herria: Due popoli sottomessi e divisi fra gli Stati spagnolo e francese. ETA assume l’attuale decisione tenendo conto dei cambiamenti politici che si sono verificati in Catalogna, in Euskal Herria e nello Stato. Lo Stato spagnolo ha inventato lo Stato delle Autonomie per mantenere il suo centralismo e l’imposizione. Oggi è sempre più evidente la crisi dell’attuale ambito politico. I principali cunei nello Stato spagnolo sono Euskal Herria e la Catalogna. Alla base di questa crisi vanno individuate la decisione e la lotta che si stanno sviluppando, con le rispettive specificità, sia in Euskal Herria, sia in Catalogna, per ottenere la sovranità. ETA non dimentica le differenti letture che hanno avuto le sue azioni armate in Catalogna da parte delle forze indipendentiste di questo Paese. Si sono rafforzate le basi per relazioni corrette fra i popoli: Soprattutto nel caso dei popoli oppressi, le relazioni devono basarsi
sul mutuo rispetto e sulla non ingerenza. Tenendo conto di quanto sopra e con il desiderio che i legami fra i nostri popoli si stringano in base ai principi di non ingerenza, rispetto e solidarietà, comunichiamo la decisione assunta: ETA sospende qualsiasi attività armata in Catalogna a partire dal 1 gennaio 2004. Un saluto rivoluzionario a tutti gli indipendentisti catalani. Viva Euskal Herria Libera. Viva la Catalogna Libera. Viva Jon Felix . Viva Joan Carles (Si tratta dei due militanti indipendentisti catalani entrati in ETA e morti per mano della Guardia Civil il 30 maggio 1991). Alcune chiavi per decifrare la tempesta È anche troppo conosciuta la tendenza del nazionalismo basco riformista a minare qualsiasi iniziativa di distensione nella quale ETA abbia una presenza significativa. Eugenio Etxebeste "Antxon", membro della delegazione di ETA ai colloqui di Algeri del 1989, ha rivelato pochi giorni fa che questi colloqui con il Governo spagnolo furono sabotati dal Partito Nazionalista Basco (PNV). Rispetto all’attuale dichiarazione di tregua di ETA, si viene via via a conoscenza di dati significativi nello stesso senso. Nella serata di martedì 17, la televisione basca aveva già ricevuto il video-comunicato. Quella sera stessa, il direttore dell’ente comunicava la notizia al lehendakari (Presidente del Governo Autonomo Basco, N.d.T.) Ibarretxe, affinché ne fosse informato e decidesse la strategia da seguire. La mattina di mercoledì 18, Ibarretxe ed i suoi Consiglieri decisero il modo di travisare l’iniziativa e di preparare, in questo senso, l’animo dei suoi destinatari. Si sono suddivisi i compiti. Lo stesso lehendakari ha chiamato il Presidente catalano Maragall ed il partito Convergencia i Unió per comunicare loro la notizia della tregua e la valutazione che ne dava il Governo Basco. Al Consigliere alla Giustizia, Azkarraga, toccava comunicare la stessa notizia a Carod Rovira e suggerirgli di valutare l’iniziativa come una tregua - trappola. Prime valutazioni Il Governo spagnolo Ribadisce la sua tesi, secondo la quale l’annuncio è frutto dell’accordo raggiunto fra Carod Rovira ed ETA. Sa che questa versione è falsa, ma la utilizza perché la ritiene devastante. per cercare di farla finita, politicamente, con Carod "Significa
una resa morale ed una complicità politica", Il Partido Socialista obrero Español In questo contesto di pressione, il Segretario del PSOE, esige che il comunicato di ETA abbia conseguenze politiche rilevanti all’interno di Esquerra Republicana de Catalunya (ERC) e, ove ciò non avvenisse, all’interno del Governo della Catalogna. I soggetti politici catalani Carod Rovira, conferma che non vi è stato alcun accordo con
ETA e considera il comunicato di ETA una "tregua-trappola",
poiché ciò che ERC reclama è una tregua definitiva
e generale. Soggetti politici baschi Abbiamo già anticipato l’atteggiamento del Governo Basco. Il Lehendakari Ibarretxe è comparso in pubblico immediatamente dopo la trasmissione del video (per diverse ore aveva preparato il suo intervento). Il suo tono è stato scomposto ed impulsivo e le sue parole offensive, in un tono molto peggiore di quello di Aznar. Ha definito la dichiarazione nauseabonda ed immorale. "ETA assassina politicamente chi parla con essa"
La sinistra indipendentista è stata l’unica voce discordante in questo concerto di insulti: "Ci troviamo di fronte ad una buona notizia, benché, secondo le dichiarazioni sentite, sembra che sia accaduta una catastrofe umanitaria…Il comunicato di ETA ha una rilevanza politica eccezionale ed importante; significa la concretizzazione, in Catalogna, della volontà espressa da ETA rispetto all’iniziativa di Bergara e di risolvere il conflitto secondo parametri democratici.
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