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Gaza Strip,
2003 [#2]
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Rafah
Rafah è l'ultima città della Striscia di Gaza
prima del confine con l'Egitto. Secondo l'esercito israeliano
è il luogo da cui i gruppi armati palestinesi si riforniscono
di armi, scavando dei tunnel sotto la linea di confine con l'Egitto.
Questo "basta" a giustificare la demolizione negli
ultimi due anni di più di 300 abitazioni, per creare
una terra di nessuno, in altre parole il deserto, e permettere
la costruzione di un muro di sicurezza alto 10 metri e munito
di torrette militari comandate a distanza. In questo luogo di
forte attrito è presente l'International Solidarity Movement
che tenta di impedire la demolizione delle case di civili innocenti,
talvolta interponendosi tra le case palestinesi e i bulldozer
israeliani, che non si fanno scrupolo ad assassinare gli stessi
volontari internazionali, come successo a Rachel e Tom.
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Jabalia
camp, Gaza city
Jabalia
camp è il più grande campo profughi di tutta la
Palestina, con i suoi quasi 90.000 abitanti. Sono frequenti
le operazioni dell'IDF (Israeli Defense Force) nel campo con
il pretesto di colpire i gruppi armati palestinesi. Le operazioni
militari, tutt'altro che chirurgiche, mietono vittime soprattutto
tra i civili innocenti.
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Beit Lahia,
north area
Le continue incursioni dell'IDF nei Territori Palestinesi, mirate
a garantire la sicurezza dei coloni (che sono circa 5000 nella
Striscia di Gaza e occupano illegalmente il 42% della Striscia)
e i confini con Israele. La "sicurezza di Israele"
significa per la popolazione palestinese abitazioni demolite
e campi divelti. Tutto questo non fa altro che peggiorare le
già precarie condizioni della popolazione, oltre che
fomentare l'astio.
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