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IL TRIBUNALE SUPREMO PROIBISCE LISTE RIFERENDOSI ANCHE
A PRESIDENTI DI SEGGIO O GENTE «LEGATA A BATASUNA» Il catalogo è ampio: la condizione di ex membri di Jarrai o Segi (organizzazioni giovanili della sinistra indipendentista basca, messe fuori legge, N.d.T.), l’appartenenza a Udalbiltza (Assemblea dei municipi baschi e degli eletti nelle istituzioni basche, N.d.T.) o ad Acción Nacionalista Vasca (ANV) o l’essere comparsi sul sito internet di AuB (Autodeterminaziorako Bilgunea, Assemblea per l’Autodeterminazione, piattaforma elettorale della sinistra indipendentista basca, N.d.T.) figurano come dati «significativi» per la proibizione. Essere stati presidenti di seggio o rappresentanti di lista di Herri Batasuna, figurare nel sito internet di AuB come persona che appoggia la piattaforma, far parte di Udalbiltza, essere stato «membro» di Jarrai e Segi o, semplicemente, essere «legato» a queste formazioni o ad altre come Batasuna, sono alcuni degli argomenti dei quali il Tribunale Supremo spagnolo si è servito per proibire la partecipazione alle prossime elezioni di 241 liste popolari. Tutti questi elementi sono sottolineati dalla sentenza come «significativi» per procedere alla messa fuori legge.
Ainara LERTXUNDI Nella sentenza contro le 241 liste della sinistra indipendentista basca, il Tribunale Supremo spagnolo indica quali sono state le valutazioni in base alle quali le ha invalidate. Queste, secondo quanto ha constatato GARA, vanno dall’essere stato presidente di seggio per Herri Batasuna al figurare nel sito internet di AuB, uno degli argomenti che l’Alto Tribunale definisce «significativi». Questo è il caso di Amalda, lista municipale di Zarautz. Come risulta dalla sentenza, è composta da 22 persone e dai supplenti; di tutte queste, «sette hanno relazione con i partiti messi fuori legge, avendo fatto parte delle liste presentate da Herri Batasuna o Euskal Herritarrok in altre elezioni». Per il Tribunale Supremo, comunque, l’elemento «significativo», come dice testualmente, è che il capolista «figura nel sito internet della piattaforma AuB come persona che appoggia la stessa». Un altro dei ragionamenti più ricorrenti è che alcune delle persone che compongono le liste sono state a suo tempo presidenti di seggio o rappresentanti di lista della sinistra indipendentista. Ordizarrak Gera è uno degli esempi. Secondo quanto precisato, «il numero 12 è stato presidente di seggio durante le elezioni generali del 1996 per Herri Batasuna», mentre «i numeri 4 e 9 si presentarono per Euskal Herritarrol alle elezioni del 1999». Questo stesso argomento si ripete, per esempio, con Haran Berria (una lista di Karrantza), Bilboko AuB, Busturia-Uriveko AuB e Gure Araia, di Aiara, fra gli altri. Questa considerazione, in realtà, potrebbe riguardare migliaia d cittadini, dato che nelle ultime elezioni circa novemila persone hanno ricoperto i ruoli di presidenti di seggio o rappresentanti di lista. Inoltre, assume come dato per proibire la partecipazione alle elezioni il fatto che alcuni candidati abbiano «legami» con gruppi della sinistra indipendentista. Einbiou (Elgoibar), Iturgorri (Legazpi), Eibar Sortzen (Eibar), Aretxa (Aretxabaleta), Herri Anitza (Arrasate), Zizurkilgo Zarate-Anitz (Zizurkil), Larrabetzuarrok (Larrabetzu), Leioa Abian (Leioa), Jarrilleroak (Portugalete), Sestaorekin bat (Sestao) o Atxondo Sortzen (Atxondo) sono alcune delle liste municipali che non sfuggono all’indefinito utilizzo che il Tribunale Supremo fa del termine «legami». Semplicemente, si limita a rimarcare che «i restanti candidati», «altri di essi» o «uno di essi» «sono stati legati a Herri Batasuna». In questo senso, include anche come elemento probatorio della «successione o continuità nell’attività dei partiti politici messi fuori legge o disciolti» l’appartenenza ad organizzazioni giovanili come Jarrai e Segi. Questo è il caso di Geurea (Trapagaran), Arian (Arrazua-Ubarrundia), Getxo bizia (Getxo) e Tafalla Beri (Tafalla). Relativamente a tutte queste, la sentenza definisce «significativo» che in queste liste vi siano «membri di Segi e Jarrai». Neppure Udalbiltza e ANV si salvano dallo sguardo del Tribunale Supremo. Riguardo Iruñea Berria, specifica che «il numero 1 è stato membro dell’Esecutivo Nazionale di Udalbiltza». Riguardo Bermeotarrak Bateginda, evidenzia che «tutti i candidati hanno fatto parte delle liste presentate da Herri Batasuna o Euskal herritarrok in altre elezioni, ed è significativo che tre di essi siano stati consiglieri comunali e uno, inoltre, presidente di ANV e membro della Mesa Nacional (organismo dirigente, N.d.T.) di Herri Batasuna». Nei suoi ragionamenti per attestare la «continuità o successione», il Tribunale Supremo cita un’apparizione pubblica del sindaco di Ondarroa, Loren Arkotxa, che, «nell’agosto 2002, partecipò insieme ad un altro consigliere comunale di Batasuna» ad una conferenza stampa sulla possibile consegna allo Stato spagnolo del prigioniero Kepa Baldiola, che aveva scontato la pena inflittagli da Parigi ed era in sciopero della fame contro la sua possibile consegna. A questo proposito il tribunale dichiara che la presenza di Arkotxa «in un posto rilevante dell’attuale lista conferma alla Corte la sua convinzione che questa lista pretende di continuare o succedere nelle loro attività ai partitit politici messi fuori legge o disciolti». Utilizza un argomento simile per sottolineare che «la finalità della lista presentata ora ne municipio di Lezo altro non è che continuare a seguire, sotto altre sigle, la citata strategia terrorista». A questo scopo, si basa sul fatto che, oltre ad essere legati a Herri Batasuna o Euskal Herritarrok, gli attuali sindaco e vicesindaco, inclusi nella lista Lezoren Alde, parteciparono ad una manifestazione in difesa degli esiliati baschi in Venezuela e «portarono uno striscione con il simbolo dell’associazione messa fuori legge Gestoras pro-Amnistía». In un altro dei paragrafi della sentenza, i magistrati alludono al ricorso presentato dall’Avvocatura dello Stato che, secondo quanto è scritto nella sentenza, dice che «vi sarebbero anche molti candidati che sarebbero famigliari di appartenenti a dette strutture, membri di ETA, famigliari di rappresentanti di Batasuna e noti dirigenti della cosiddetta sinistra indipendentista basca». Insieme a queste considerazioni, l’Alto Tribunale spagnolo precisa che alcuni candidati «sono stati arrestati per attività legate al terrorismo», come a Orereta e Eibar.
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