DIETRO L'ILLEGALIZZAZIONE DI BATASUNA, LA GIUSTIZIA SPAGNOLA SI
SOTTOMETTE
NUOVAMENTE A GLI INTERESSI DEL GOVERNO DEL PARTITO POPOLARE E
ILLEGALIZZA Il Movimento Politico AUTODETERMINAZIOAREN BILGUNEA E 250
Piattaforme Elettorali Popolari Davanti a Le Elezioni Del 25 Di
MAGGIO
L'unica uscita di fronte all'aggressione spagnola: Autoaffermazione ed
organizzazione.
Il governo attuale del Regno della Spagna, pretende, approfittando
della congiuntura internazionale, dotarsi di una
copertura maggiore per stabilire quello scenario di impunità in Euskal
Herria, e giustificare come il governo yankee l'ha
fatto in Iraq, la necessità di ogni tipo di metodi, per molto dubbiosi
che siano, (chiuda di giornali, illegalizzazione di
partiti, organizzazioni del movimento popolare, istituzioni, tortura, e
così difendere la sua consunta democrazia ed
imporre con la forza qualcosa che nessun governo spagnolo ha ottenuto:
la legittimazione dello Stato in Euskal Herria.
Questa strategia si è andata acutizzando nella misura in cui Euskal
Herria è stato capace di adottare iniziative positive
che ci conducano agli uomini e donne di questo piccolo paese ad un
nuovo spazio fondato nel sociale, politico, ecologico,
culturale ed economico. Un spazio concorde con la nostra lotta di
emancipazione e civiltà propria, per recuperare la
nostra sovranità ed essere individui della storia dell'Umanità.
Di lì, la fretta del Regno spagnolo, per annichilire tutte le
espressioni che alimentano al progetto indipendentista e di
sinistra basco, ma di lì anche la capacità di questo paese per
rimettersi dai colpi repressivi ricevuti. Così le cose e
dietro l'illegalizzazione di Batasuna, mise in moto un'iniziativa
popolare al fine di assicurare la presenza dell'opzione
indipendentista e di sinistra nelle prossime elezioni municipali del 25
di maggio. La sfida era importante e si aveva
bisogno di 32000 firme raccolte in maniera ufficiale, per essere
accettati come formazione elettorale, in una congiuntura
difficile e negazionista della questione basca. Tuttavia e come lo
manifestarono i portavoci dell'iniziativa popolare la
società basca questo è viva ed il lavoro realizzato per differenti
agenti sociali, politici e culturali diede i suoi
frutti.
AuB, la formazione elettorale a beneficio dell'autodeterminazione
otteneva il 21 di aprile, in soli 9 giorni 88.806 firme,
ma riusciva anche ad aprire la ferita della bestia, di quello stato
cieco che vedeva mozze le sue pretese. Qualcosa che,
come bene può capirsi si traduce in gesti fascisti.
Una prova di quello che qui affermiamo è stata la consegna della lista
dei quasi 90000 firmatarii a PP ed al PSOE, dietro
domanda di questi partiti alla Giunta Elettorale Centrale, atto che
viola il diritto all'intimità di questi cittadini.
Questo atto dimostra, d'altra parte, la concezione che queste forze
hanno della democrazia che secondo i portavoci di
AUB": seguono ancorati nei tempi della democrazia organica, nel quale
si stabiliva un filtro ideologico per decidere chi
poteva essere eletto o no in base al fatto se era o no ostile al
regime." Ed un'altra prova più contundente, è stato la
nuova operazione repressiva che si realizzava il passato 29 di Aprile
contro Udalbiltza, un'operazione firmata da Garzón e
curiosamente spiegata dal il governo del Regno spagnolo. Il semplice
fatto di agire giudiziariamente e poliziescamente
contro un'istituzione di eletti che sviluppa un'attività pubblica
ampiamente riconosciuta in diversi ambiti della società
basca è già significativa. Per il governo spagnolo, e seguendo il suo
filo argomentativo è delitto la Carta di Diritti di
Euskal Herria. Una lettera che raccoglie quanto falciai": Euskal Herria
tra altri ha diritto a vivere in pascola, e
sicurezza, a decidere in libertà" o che esprimeva" Euskal Herria è un
spazio diedi convivenza in cui noi baschi, mangia
uomini e donne libere partecipano alla costruzione di un paese ed un
mondo diretti per l'uguaglianza, la libertà, la pace
e la solidarietà." Perché semplicemente essere, pensare ed agire come
un cittadino basco è un delitto. La situazione è
dura, e lo seguirà essendo, nella misura che gli stati continuino ad
accoppiare la loro strategia di guerra, e continuino
negando e conculcando i diritti della cittadinanza basca. Il mese di
maggio sarà testimone di quello che veniamo dicendo,
sembra già eminente l'illegalizzazione di molte delle liste elettorali
che rappresentano la voce indipendentista e di
sinistra, e si aspettano nuove operazioni repressive. Sta segnalare che
le liste popolari, nonostante essere accettate per
le scuole elettorali che garantiscono il normale sviluppo delle
elezioni, sono sospese dalla Sala Speciale, politica,
della Corte suprema a richiesta del Governo spagnolo, vulnerando i
diritti civili e politici dei quasi mille eletti di
Batasuna e dei più di 200.000 persone che sono venuti votando la
sinistra indipendentista e socialista basco.
Tuttavia di fronte a questo blocco del No, della negazione si solleva
un paese che nonostante tutto continua muovendosi,
adottando iniziative e dinamiche come quella dei sindacati baschi -
unità di azione del 1 di maggio in difesa del diritto
all'autodeterminazione - da dove si reggeva che esiste una massa
critica per avanzare faceva la sovranità, quella della
creazione di un nuovo giornale in euskara, l'avviamento di un dibattito
della nazione basca, o le differenti risposte ai
aggressioni contro l'euskara, il mondo dell'educazione, i carcerati...
ILLEGALIZZAZIONE DELL'ISTITUZIONE NAZIONALE UDALBILTZA
Se tutta questa aggressione non fosse sufficiente, la Giustizia
spagnola, a richiesta del Governo spagnolo ha
illegalizzato questa stessa settimana il movimento Udalbiltza,
chiudendo tutte le sue sedi e fermando 9 dei suoi
responsabili. Udalbiltza era la prima istituzione nazionale
dell'insieme di Euskal Herria che riuniva oltre a 1.200 eletti
municipali delle sette province basche e che il passato mese di
dicembre propose la Carta di Diritti Civili e Politici di
Euskal Herria in una riuscita Conferenza Internazionale celebrata a San
Sebastian. È per ciò responsabilità di tutti
apportare ed alimentare questa dinamica, partecipando col nostro lavoro
e compromesso a tutte le aree che costituiscono la
società basca. Ma è anche importante la vostra solidarietà, informando
sulla realtà basca, sulla negazione dello stato
totalitario e sulla creatività e dinamica di cui Euskal Herria si sta
dotando, perché semplicemente siamo condannati a
vivere ed a partecipare al Concerto internazionale dei paesi.
Agenda:
1 di maggio: manifestazione unitaria dei sindacati indipendentisti in
Bilbo
3 maggio: riunione delle 250 piattaforme elettorali popolari che il
Governo spagnolo ha
domanda essere ilegalizadas, vicino ad AuB
7 maggio: assemblea generale di eletti colpiti per l'ilegalización di
Udalbiltza
9 maggio: giorno nazionale di protesta e disoccupazione per denunciare
l'ilegalización delle idee nel
prossime elezioni municipali
10 maggio: manifestazione nazionale di rifiuto all'attacco fascista
contro Udalbiltza
COMINCIO DI LA CAMPAGNA ELETTORALE DISCRIMINATORIA
11 maggio: Herri Urrats, festa a sostegno delle ikastolas di Iparralde
11-23 maggio: Campagna delle elezioni, siate
attenti!!
25 maggio: elezioni municipali