ETA, organizzazione socialista rivoluzionaria basca per la liberazione nazionale, rivendica l’azione realizzata il 30 maggio a Zangola contro la polizia spagnola mediante esplosivo piazzato nell’automobile degli agenti; a causa dell’azione sono morti due poliziotti e un terzo è rimasto ferito gravemente; per disgrazia è rimasto ferito anche un cittadino.

Valutazione delle elezioni del 25 maggio

Lo scorso 25 maggio si sono svolte, in assenza di condizioni democratiche, elezioni municipali e regionali in Araba, Bizkaia, Nafarroa e Gipuzkoa. Dopo aver negato i diritti civili e politici dei cittadini baschi, lo Stato spagnolo ha imposto l’apartheid politico in Euskal Herria (Paese Basco, N.d.T.).
questo attacco era diretto contro tutto il Popolo Basco e non solo contro un’opzione politica.

Lo Stato spagnolo si è tolto la maschera democratica con la quale si è camuffato durante la transizione (dal franchismo alla "democrazia", N.d.T.) e dando per buone queste elezioni, il Partito Nazionalista Basco, Eusko Alkartasuna, Izquierda Unida, Convergencia de Demócratas de Navarrae Aralar gli reggono il gioco, vogliono dare legittimità democratica a questa situazione di apartheid. Inoltre, si mostrano pienamente disposti a derubare una sinistra indipendentista dalle mani legate dal PP e dal PSOE.
Dunque, la frode ed il furto legalizzato del 25 maggio non sono ancora finiti; ora vogliono perpetuare la frode e calpestare per la seconda volta la volontà e la decisione del popolo.

Queste elezioni si sono svolte in una situazione mai vista: negazione e proibizione, violenza della Ertzaintza (Polizia Autonoma Basca, N.d.T.) e della Guardia Civil, boicottaggio e censura della maggioranza dei mezzi di informazione, persecuzione poliziesca, sequestri (particolarmente grave è stato l’attacco portato contro Udalbiltza - Assemblea dei Municipi e degli Eletti nelle Istituzioni del Paese Basco, N.d.T. - da parte del potere giudiziario spagnolo, con il beneplacito dell’amministrazione basca, che ha portato anche all’incarcerazione del suo presidente)... Questa è la loro "normalità democratica".
Inaudito!

Ciononostante, la risposta del popolo è stata magnifica: superando la paura e le minacce, senza badare ai canti di sirena sul voto pragmatico, le urne si sono riempite di voti di dignità e lotta. Questi voti proibiti dalla Spagna danno prova della ferma volontà del popolo e saranno i più preziosi per costruire Euskal Herria, quelli che danneggiano i loro nemici. Congratulazioni, dunque, al popolo basco!

Nonostante tutti gli ostacoli, la saggezza e la rivendicazione di giustizia della gente semplice saranno presenti nelle istituzioni, per evitare che i cacicchi e i ricchi facciano ciò che vogliono senza testimoni e per difendere e fare rispettare in esse i diritti fondamentali del nostro popolo, per portare avanti attraverso proposte oneste ed efficaci, superando l’attuale corruzione, la costruzione nazionale basata sulla pace e sulla democrazia per Euskal Herria.

In Spagna e Francia non c’è democrazia per il popolo basco, dato che non ha la possibilità di esprimere la sua volontà democraticamente. Per vincere questa situazione ingiusta di oppressione bisogna interpellare tutti i cittadini baschi riguardo il loro futuro, in libertà, uguaglianza e senza condizioni.

Spagna e Francia, che hanno l’obbligo e la possibilità di offrire una via di uscita alla situazione, hanno irresponsabilmente scelto di prolungare ed inasprire il conflitto mediante tattiche parziali volte ad opprimere Euskal Herria e in questa operazione dispongono della collaborazione servile del Partido Nacionalista Vasco.

Il superamento dell’attuale situazione non è cosa che riguardi una sola persona, organizzazione o istituzione; la risoluzione del conflitto, come la ricostruzione del nostro popolo, ha bisogno di tutte le forze e volontà. Per quanto riguarda ETA, insieme alla nostra difesa irrinunciabile dei diritti fondamentali di Euskal Herria, proclamiamo la nostra volontà profonda e ferma di muovere i passi necessari sulla via della soluzione.

Per finire, guardando al futuro, i compiti principali sono questi: difesa ferma di Euskal Herria, costruire i pilastri fondamentali per la sua sopravvivenza ed organizzare, con il maggior consenso possibile, i principali progetti basati sulla costruzione nazionale e sulla difesa di Euskal Herria, ognuno nel suo ambito e secondo le sue forze.

Euskal Herria, giugno 2003-06-07

Euskadi Ta Askatasuna
ETA