COMUNICATO STAMPA

In seguito all’uscita del Lab.0 dall’ex Siamic

LAB.0: A VOLTE... RITORNIAMO

Noi studenti e studentesse del Lab.0, dopo tre giorni di occupazione che sono riusciti nell’obiettivo di rilanciare in maniera concreta e propositiva il grave problema della mancanza di spazi di democrazia in città, raccogliamo quest’importante vittoria conseguita e rilanciamo la sfida a tutte quelle realtà vicentine che vogliono poter manifestare il dissenso; Con loro vogliamo poterci rapportare per dare vita ad un dialogo costruttivo, soprattutto dopo aver constatato che i meccanismi di repressione volti a denigrare e tacciare come "vandali" e "terroristi" chiunque tenti di uscire dall’ottica dominante, è una strategia utilizzata non solo a livello cittadino, ma soprattutto a livello provinciale.

Non accettiamo la provocazione lanciataci da coloro che, trovandosi di fronte ad un’espressione del disagio colorata e propositiva, non solo non ci riconoscono come interlocutori, ma mettono in campo la loro milizia privata: un assaggio, a quanto pare, di cosa significherà il termine devolution.

Se la Provincia non ci riconosce, noi non riconosciamo la Provincia!

Il dibattito iniziato con l’assemblea pubblica sugli spazi svoltosi all’interno dell’ex-Siamic nel pomeriggio della domenica, a cui hanno partecipato oltre cento persone, apre un’importante fase di confronto tra Laboratorio 0 e partiti, associazioni, insegnanti e singoli cittadini, con cui intendiamo rapportarci al fine di iniziare un nuovo percorso per delineare un nuovo modello di scuola e di città possibile.

Lanciamo inoltre a tutti la proposta di tre giorni di Disobbedienza sociale all’interno degli stessi processi formativi: questo perché a noi interessa un ragionamento politico che sia legato, anche e soprattutto, alla pratica.

A... tra poco, quindi

Gli studenti e le studentesse del Lab.0

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