PADOVA IN ACTION!
Il 27 e 28 novembre a Padova si è svolto il vertice dei ministri dell'Unione
Europea sulle politiche abitative.E' stato un vertice inutile,che si è svolto in una città e in una
regione in generale,dove l'emergenza casa è alta.Basta pensare ai migranti sgomberati a Treviso e Casier,
agli studenti universitari a Padova e a tutte quelle persone che sono costrette ad occuparsene una,per risolvere questo problema.
Una lunga serie di associazioni,centri sociali,movimenti per la lotta della casa ed altri soggetti hanno organizzato le giornate
di mobilitazione sotto il "logo rigorosamente no copyright" di "Padovainaction".
I media hanno ovviamente costruito ad arte un'atmosfera di tensione,quindi il centro della città per quei due giorni è risultato deserto: poca gente che passava e
soprattutto pochi negozi aperti.E i temuti manifestanti cosa hanno fatto?
Intanto giovedì mattina c'è stato uno sciopero studentesco e un corteo molto
rumoroso ha animato il centro deserto.Il corteo aveva come punto d'arrivo piazza delle Erbe,la "piazza degli spritz" per intenderci.
All'arrivo del corteo una sorpresa:un palazzo gigantesco in piazza delle Erbe è stato occupato!!Uno striscione su un balcone e l'accensione di fuomgeni
segnalano l'impresa.Così l'ex-sede dell'INPS, chiusa da oltre 20 anni, diventa durante i giorni del vertice "Action Padova Service"(APS è l'azienda che
a Padova fornisce i servizi come luce,gas,trasporti).Un luogo che diventa così il punto di riferimento per i manifestanti nella due giorni e che offre
i servizi che mancano a Padova:un tetto dove passare la notte,una mensa e un pasto caldo,la possibilità di vedere film o di fotocopiarsi i libri per
avere un accesso alla cultura alla portata di tutti.
Ovviamente questa occupazione non viene digerita dalle forze dell'ordine,le quali tentano di entrare nel palazzo per far terminare
l'occupazione:vola qualche spintone,ma la resistenza delle persone davanti al portone funziona.
Alcuni poliziotti si mettono sull'orlo del marciapiede a presidiare l'entrata,che è ben difesa da un gruppo di persone.
Dopo una fase di stallo e di trattativa,il gruppo di manifestanti alza le mani e con la sola pressione del corpo allontana il cordocino di poliziotti,i quali sorpresi,arretrano di una decina
di metri.Arrivano i rinforzi in tenuta antisommossa,ma la situazione piano piano si tranquillizza,cioè fino a quando le forze dell'ordine si allontanano,segnale che l'occupazione sarebbe proseguita senza
ulteriori problemi.
L'appuntamento più importante era però per le 18 in piazza delle Erbe.Da qui doveva partire un corteo che attraversava le vie della città sfiorando la zona rossa.Dico doveva perchè alle 18 in via Fiume un cordone di carabinieri
blocca la via verso piazza dei Signori,chiaro segno che il corteo non era autorizzato.Ad alimentare il clima sbuca dal nulla Luca Casarini,che a causa del foglio di via da Padova,non poteva esserci.
I manifestanti tentano una prima volta di sfondare il cordone di uomini blu ed effettivamente da una parte si riesce,ma i carabinieri tirano fuori i manganelli ed inizia una carica pesante,che provoca un leggero arrettramento dei manifestanti.
I due schieramenti si ricompattano e i manifestanti ripartono una seconda volta,la risposta è ancora più dura,ma stavolta spunta l'asso nella manica:una valanga di torce vengono lanciate nei confronti dei carabinieri,che sorpresi sono costretti a retrocedere e una volta
ricompattatti cominciano a battere meccanicamente come dei robot impersonificati i manganelli sugli scudi.Sembra che un carabiniere si rimasta addiritura ustionato,perchè gli è arrivata una torcia in faccia.Dopo pchi minuti arriva un'ambulanza,in teoria per il carabiniere ferito,il corteo si apre per permetterne il passaggio e così fa anche il cordone di carabinieri.
Improvvisamente sbuca un personaggio che comincia a provocare(non ho capito se noi o i carabinieri),scoppia un parapiglia,alcuni tentano di sfruttare l'apertura dei carabinieri per sfondare e morale della favola parte la terza carica,violenta come le precedenti.
Alla fine dopo alcuni momenti in cui la tensione cominciava a farsi veramente sentire,arriva l'autorizzazione alla manifestazione:il corteo può finalmente lasciare via Fiume,entrare in piazza dei Signori.Piove fortissimo,eppure la voglia si sfilare in corteo è tanta,mostrare alla città che il problema non siamo noi,gli illeggittimi sono quelli che si sono rinchiusi al museo degli eremitani protetti
da eserciti di forze dell'ordine.Quando il corteo si avvicina alla zona rossa,i fumogeni illuminano la serata piovosa e partono numerosi fuochi d'artificio.Il corteo termina in piazza delle Erbe sotto il palazzo occupato.