Vuole una casa del Comune
Picchia l’assessore e il vigile
È stata arrestata. Patrizia Barbieri è stata medicata in ospedale
di Diego Neri
Voleva a tutti i costi una casa del Comune dopo essere stata allontanata dall’albergo cittadino. Ma quando si è presentata all’appuntamento con i vertici dell’assessorato era così agitata da non riuscire a tenersi a freno. Prima ha scagliato contro il neoassessore agli Interventi sociali Patrizia Barbieri un tavolo, poi ha aggredito un agente, quindi si è rivolta minacciosamente ancora contro il politico e infine ha ferito un altro vigile. Inevitabile l’arresto: Roberta Benetton, 35 anni, di Vicenza, è stata portata in cella a Verona per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale.
Il movimentato episodio è vvenuto ieri mattina alle 11.40 nell’ufficio dell’assessore in contrà Mure S. Rocco. La storia della Benetton è quanto mai travagliata.
Qualche settimana fa aveva malmenato quattro fra operatori e ospiti dell’albergo cittadino, dove abitava, ed aveva passato alcuni giorni ricoverata al S. Bortolo. Quando è stata dimessa non poteva rientrare, per il suo comportamento violento, nella struttura e per questo aveva chiesto un incontro. All’appuntamento, con la Barbieri, c’erano anche il direttore e lo psicologo dell’albergo, un operatore e l’assistente sociale, mentre fuori dalla porta attendevano i vigili.
«Lei voleva una casa, subito - precisa Barbieri -, mentre sotto alle finestre c’era il suo compagno. Le abbiamo spiegato che non era possibile, e che le proponevamo due giorni pagati dal Comune in un hotel, e quindi sarebbe stata ospite di una comunità. È il modo migliore per seguirla e curarla, prima di inserirla in una casa famiglia. Ma non può essere un progetto coercitivo, deve essere d’accordo. E lei, che era molto agitata oltre che confusa, non lo era».
Incassato il no, Benetton è andata su tutte le furie. Ha preso un tavolino e l’ha scagliato contro Barbieri. I vigili l’hanno bloccata e lei ha reagito. Fra l’assessorato e il comando, ha graffiato un agente che è preoccupato perché teme di aver contratto qualche malattia. Barbieri ha subito un colpo di frusta ed ha dovuto recarsi al S. Bortolo, dove le hanno messo un collare. Guarirà in 6 giorni. Dopo una settimana sullo scranno di assessore poteva aspettarsi di meglio.
Mentre il sindaco Hüllweck, preoccupato per l’accaduto, esprime solidarietà sia nei confronti del membro di giunta che del vigile ferito, Barbieri precisa di provare pena per la povera donna. «Mi spiace per l’agente, che è giovane e si è appena sposato; speriamo non sia nulla di serio. Ma mi spiace pure per quella donna: non ci sono strutture attrezzate per curare lei e altre persone con problemi simili, i ricoveri ospedalieri non risolvono situazioni spesso anche molto pesanti per le loro famiglie».
Far West in corso Padova
Sette gli arrestati per rissa
In galera cinque militari Usa e due serbi, tutti feriti negli scontri
(d. n.) L’alcol fa da propellente e la rissa che si scatena è furibonda. Sono scene da far west urbano quelle che si sono viste l’altra notte in centro città, con botte che volavano da tutte le parti. Sono dovuti intervenire i carabinieri in forze con l’ausilio della Militar police per frenare i contendenti. Alla fine sono stati in sette a finire dietro le sbarre, cinque militari americani di stanza alla 173ª brigata della Ederle e due serbi irregolari in Italia. Dovrebbero essere interrogati in mattinata.
In carcere sono stati accompagnati i serbi Nenad Mitrovic, 22 anni, e Dejan Petrovic, 25, assieme agli statunitensi Thomas Lee Underwood, 23, Paul Albert Lockhart, 22, Justine T. James Crivello, 28, Brat Allan Perry, 28, e infine Brandon Tyler Mecum, 20. L’accusa per tutti è di rissa aggravata: prima di essere trasportati al S. Pio X sono stati medicati al pronto soccorso dell’ospedale S. Bortolo, e le prognosi variano da 7 a 8 giorni. In cella avranno modo di calmarsi e di ragionare su quanto accaduto, che conferma i timori dei residenti del quartiere che più volte in passato si erano lamentati del comportamento degli avventori di alcuni bar, giungendo a chiedere aiuto al difensore civico Massimo Pecori.
L’episodio è avvenuto poco dopo la mezzanotte di sabato. In base ad una prima ricostruzione dei carabinieri della Setaf, i sette - probabilmente con altre persone - erano andati a bere qualcosa all’interno del pub “The celtic stone” di corso Padova, luogo di ritrovo per molti americani che vivono in città.
Dopo aver alzato tutti un po’ troppo il gomito, è scoppiata una discussione anche se i contorni restano da chiarire. In base ad alcune testimonianze potrebbe riguardare una cessione che non ha trovato d’accordo le parti, in base ad altre si sarebbe trattato di uno scontro di nazionalità. Ad ogni modo di certo c’è che fra due dei sette la discussione è degenerata complice l’alcol bevuto in quantità smodata, e si sono messi le mani addosso, presto raggiunti anche dagli altri, in difesa dei rispettivi amici.
I contendenti se le sono date di santa ragione dentro e fuori il locale, rompendo qualche suppellettile. Ma soprattutto se la sono presa con gli altri, non tanto con il bar, e la baruffa è proseguita a lungo. Nel frattempo, mentre in corso Padova si era radunato un gruppetto di curiosi che non volevano intervenire per non prenderle, è stato dato l’allarme al 112 e al “Celtic stone” sono arrivate le pattuglie dei carabinieri della Setaf. I militari del tenente colonnello Fortunato Spolaore hanno avuto il loro bel daffare per sedare i sette esagitati, mentre probabilmente poco prima qualcuno altro era riuscito ad allontanarsi. I sette sono stati identificati e bloccati. Stamattina, assistiti dall’avv. Leonardo Maran, saranno sentiti dal giudice. Le indagini, coordinate dal pm Monica Mazza, non sono concluse perché c’è da capire se siano coinvolte altre persone e quale fosse il motivo del violento litigio.
La rissa ha risollevato il problema di convivenza e di ordine pubblico del quartiere di corso Padova, laddove la questura era stata costretta a chiudere temporaneamente un bar per i frequenti episodi di violenza che vi avvenivano. Fra l’altro, lo scorso anno i poliziotti di quartiere erano stati malmenati lungo la strada, e numerosi sono i casi citati dai residenti che spesso si trovano le auto rigate dagli ubriachi o le fioriere dei negozi divelte e spaccate.