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05 GENNAIO 2005 dal Giornale di Vicenza
Campo nomadi? No, terreno agricolo Ricorso respinto, il Comune sgombera
Campo nomadi? No, terreno agricolo Ricorso respinto, il Comune sgombera (s. m. d.) Entro un mese il campo nomadi di via Nicolosi potrebbe sparire. Le condizioni, ora, sono chiare, dattilografate e protocollate: o in poche settimane si ripristina la condizione originaria del terreno (acquistato dai nomadi come agricolo) o il Comune ne acquisirà l'intera area. Per la precisione, dovranno essere tolti al più presto: la strada bianca di collegamento, il pozzo e il piazzale ottenuto con ghiaino e con blocchi di calcestruzzo autobloccanti. Al massimo potranno rimanere le roulotte ma, una volta tolte le strutture necessarie per vivere, sarà difficile che a livello igienico-sanitario vi siano i permessi necessari per continuare a restare. Queste sono le conseguenze di una sentenza del Tar del Veneto che, in data 17 dicembre, ha respinto il ricorso dei nomadi entrati in guerra legale contro il Comune che chiedeva la demolizione delle opere edili e il ripristino dello stato dei luoghi. Ma non ce l'hanno fatta. Il Tar ha rigettato il ricorso. "Siamo soddisfatti perché la legge ci ha finalmente dato ragione - spiega il vice sindaco ed assessore alla sicurezza Valerio Sorrentino che, proprio ieri, dal dirigente all'urbanistica Bruno Soave ha appreso i tempi pratici per l'imminente risoluzione della vicenda - ora verrà mandata una lettera ai destinatari in questione per sollecitarli ad agire al fine di ripristinare l'immobile originario. Se entro quattro settimane la cosa non verrà fatta, il Comune diventerà proprietario del terreno e, a quel punto, lo sgombero del campo nomadi sarà comunque cosa sicura". Il vice sindaco ricorda anche quanto sia stato difficile arrivare a tali risultati, dopo aver prima tentato, ancora mesi fa, di percorrere la via igienico-sanitaria. "Ancora oggi ci chiediamo come l'Ulss, sempre pronta ad intervenire velocemente nei confronti degli esercenti, abbia potuto ritenere a norma quell'accampamento - sottolinea Sorrentino - in quell'area ci sono rifiuti e bagni a cielo aperto dove giocano bambini e vivono famiglie intere". Fatto sta, comunque, che dopo il nulla di fatto concluso sul piano igienico, il Comune ha intrapreso un'altra via, poi rivelatasi vincente: quella dell'abusivismo. "Abbiamo semplicemente chiesto di rispettare lo stato iniziale delle cose, visto che i nomadi avevano comprato quel terreno come agricolo - conclude Sorrentino - ed ora, finalmente, entro un mese in via Nicolosi ritornerà lo stato di legalità".
Mobilità . L’assessore: «Niente ipocrisie. I cittadini utilizzano l’auto e ci chiedono parcheggi» «S. Corona diventerà il Verdi 2» Cicero: «Altro che bus! Raddoppio il parking» di Silvia Maria Dubois
Si chiamerà “Verdi 2” e decreterà definitivamente il trapasso dalla stagione degli autobus all’era dei parcheggi. Questi si intensificheranno in tutta la città. Soprattutto in centro dove, a fianco dei due parcheggi progettati nelle aree dell’ex macello e dell’ex teatro Eretenio, ne crescerà un altro: l’attuale parking Canove, infatti, vedrà l’aggiunta di un ulteriore seminterrato che mira a raddoppiare gli attuali 200 posti auto in ben 400. Un “Verdi 2”, appunto.
«La questione va affrontata senza ipocrisia - spiega l'assessore alla mobilità Claudio Cicero - i dati che ci pervengono dimostrano quotidianamente che i cittadini, per spostarsi, utilizzano sempre meno il trasposto pubblico e usano sempre di più l’auto. Ed è ai bisogni dei cittadini che deve rispondere il Comune».
Lonigo/1 . Individuati una serie di siti di proprietà pubblica. Forse saranno spostati gli attuali impianti di Madonna e della Favorita Varato il nuovo regolamento per le antenne telefoniche di Lino Zonin Approvando un nuovo regolamento a tutela dell'inquinamento elettromagnetico, il comune di Lonigo ha, almeno per il momento, risolto la questione legata alla presenza di due antenne per la telefonia in altrettante zone della città. In base ad un accordo verbale preso con il gestore telefonico "H3G", i tralicci innalzati un paio di mesi fa nei quartieri di Madonna e di via Santa Marina dovrebbero essere spostati in due dei siti individuati nel regolamento comunale. Si concluderebbe così nel migliore dei modi un caso che ha suscitato vivaci proteste da parte dei residenti nelle zone interessate e impegnato severamente la pubblica amministrazione leonicena. L'ultima riunione del consiglio comunale, convocata in tutta fretta per sopperire ad un vuoto legislativo causato da una sentenza del Consiglio di Stato favorevole ai gestori, ha visto la presenza degli amministratori al completo i quali hanno dato vita ad un dibattito serrato e interessante. L'assessore all'ecologia Roberto Nisticò ha illustrato il nuovo regolamento spiegando che lo stesso, rispetto al precedente, cambia radicalmente la sua impostazione: non più un divieto generalizzato per insediamenti a distanze inferiori ai 200 metri, ma l'indicazione di dieci siti di proprietà comunale in cui i tralicci possono essere installati. Le località individuate si trovano nelle adiacenze dei cimiteri di Lonigo e di Madonna, della pista da speedway, di via Baden Powell, di via della Tecnica, di via della Scienza, dei Campi Storti, dell'Enel di via Marconi, di Ponte Spin e della Stazione di Locara. I due tralicci della H3G dovrebbero essere spostati nei pressi del cimitero di Madonna e della pista da speedway. «Per ora abbiamo individuato delle aree di proprietà pubblica - ha continuato Nisticò -; prossimamente vedremo se sarà possibile estendere il permesso a dei siti privati. Il confronto con i gestori sarà comunque difficile, perché le normative nazionali tendono a privilegiare la posizione dei titolari delle licenze telefoniche rispetto a quella dei comuni. Questo strumento è comunque una barriera contro l'arrivo indiscriminato di una foresta di antenne». Il capogruppo di maggioranza Graziano Salvadore e i consiglieri di minoranza Pierluigi Marcolin e Pier Giorgio Bari hanno appoggiato il regolamento predisposto dalla giunta definendolo «valido, serio e realistico». Il sindaco Giuseppe Boschetto ha annunciato che spedirà una lettera alla settimana al ministro Sirchia per sapere se e quanto le emissioni elettromagnetiche sono pericolose per la salute. «Spero che il pacco delle richieste inevase non diventi troppo grosso», ha concluso il sindaco. Il rappresentante del Gruppo Misto Luca Lazzari, che era stato in prima fila nelle manifestazioni popolari contro i due tralicci, ha dichiarato di ritenere troppo larghe le maglie del regolamento e, per evitare che la votazione risultasse non unanime, ha lasciato l'aula prima del voto. Come annunciato, tutti i consiglieri hanno detto sì al nuovo regolamento. |