06 SETTEMBRE 2004
dal Giornale di Vicenza
I dirigenti denunciano "E' mobbing collettivo."
Scontro in Comune
I dirigenti denunciano «È mobbing collettivo»
di G. Marco Mancassola
Ci risiamo. Palazzo Trissino torna a incendiarsi intorno all’estenuante braccio di ferro fra il sindacato dei dirigenti Direl, guidato dal segretario provinciale Domenico Buffarini, e l’Amministrazione comunale. Ad accendere la miccia dello scontro, questa volta, è un esposto inviato da Buffarini alla procura della Repubblica e alla Corte dei conti. Nel mirino della segnalazione ci sono la politica dell’assessorato al personale, affidato a Michele Dalla Negra, e presunti errori procedurali della dirigente Carla Marcolin.
Ancora una volta, quindi, nell’arena si ritrovano, faccia a faccia, i protagonisti di una querelle che si trascina da oltre un anno, da quando cioè è stata nominata dirigente l’ex sindacalista Marcolin, con un incarico pro tempore .
Ma veniamo all’ultimo capitolo della storia. «L’Amministrazione comunale - denuncia Buffarini - a tutt’oggi ha omesso di liquidare la retribuzione di risultato per il 2003 ai dirigenti in servizio con contratto di lavoro a tempo indeterminato». In altre parole, non è ancora stata pagata una delle parti di cui si compone lo stipendio di un dirigente a tempo indeterminato. «A pretesto, e senza alcun fondamento, la Giunta assume le osservazioni ispettive di un funzionario della Ragioneria generale dello Stato, che non sono certamente atti di esercizio di un potere di controllo di legittimità», spiega Buffarini, che poi aggiunge: «È comunque certo che i risultati dell’ispezione valgono anche per i dirigenti in servizio con contratto a tempo determinato di diritto privato», vale a dire su incarico. «Nonostante questo, tuttavia, la dott. Carla Marcolin, dirigente pro tempore , ha predisposto un provvedimento per liquidare la retribuzione di risultato per il 2003 ai dirigenti a tempo determinato. Anche a prescindere da ogni valutazione sull’opportunità di un provvedimento che discriminerebbe in modo grave i dirigenti di ruolo e che avrebbe fra i beneficiari la moglie del sindaco, faccio notare che la competenza appartiene alla Giunta, non di certo a un dirigente che, in servizio con contratto a tempo determinato, è direttamente interessato in quanto beneficiario di un atto da lui stesso adottato».
Inoltre, Buffarini sottolinea come il provvedimento sia «del tutto inefficace, poiché non riporta il visto di regolarità contabile da parte della ragioneria».
Di più, c’è da aggiungere anche l’esito dell’ultima infuocata assemblea dei dirigenti: «Con 19 di loro, più 5 in pensione, si è deciso di fare causa per rivendicare il dovuto premio di produttività - conclude Buffarini -. Il clima è insopportabile: quello che si sta configurando è una sorta di “mobbing collettivo”. Per questo predisporremo un dossier che porteremo al prefetto. E per pagare le spese legali, è stato deciso di versare il corrispondente di una giornata di sciopero».
Per il momento da parte dell’Amministrazione comunale arrivano le parole di fuoco del primo commento dell’assessore Dalla Negra: «Quando un’organizzazione sindacale non è più in grado di tutelare i diritti dei propri associati e si rivolge a soggetti terzi, in questo caso alla magistratura, significa che è alla frutta - contrattacca -. Da parte nostra siamo convinti di aver operato nella piena legittimità. La realtà è che nel garantire a tutte le sigle sindacali pari diritti e dignità qualcuno si sente leso e declassato, non sapendo o non volendo distinguere la pratica sindacale dalla mera azione politica o, peggio ancora, partitica. Mi spiace altresì rilevare nella Direl il tentativo di creare una conflittualità, inesistente all’interno del luogo di lavoro, fra dirigenti assunti a tempo indeterminato e dirigenti con contratto a tempo determinato».