07 SETTEMBRE 2005

dal Giornale di Vicenza

La Gendarmeria europea entra nella fase operativa
Bus che scoppiano alle 7.45 Cicero e studenti a confronto
Acquistata la ex Coop in via Carso
“Ristorante Palladio” quasi pieno
ARZIGNANO.L’Arpav tranquillizza tutti «Nessuna sostanza nociva»

Arrivano le autorità
La Gendarmeria europea entra nella fase operativa

Prende forma la Gendarmeria europea. Ieri sono iniziati gli incontri fra i delegati dei cinque paesi che fanno parte del nuovo comando anche se il momento clou del vertice si vivrà oggi con la presenza del mondo politico. Sono attesi sottosegretari e personaggi di spicco di Italia, Olanda, Portogallo, Spagna e Francia. Nella due-giorni organizzata all’interno della caserma Chinotto di via Medici si sta delineando nel dettaglio la struttura che prenderà avvio, dal punto di vista operativo, già in questo autunno. Dal 15 febbraio, giorno in cui è stata insediata, ad oggi i vertici della Gendarmeria hanno provveduto a organizzare una realtà nuova sotto ogni punto di vista. Si tratta di un comando che comprende militari dei cinque paesi con lo scopo di creare una forza che possa intervenire in tempi rapidi in missioni di peace-keeping in ogni paese del mondo ove si manifesti la necessità. Il 21 gennaio scorso era stato sottoscritta la creazione del nuovo comando a Roma e in febbraio era iniziato l’insediamento vero e proprio. A reggere la Gendarmeria è stato chiamato il generale francese Gerard Deanaz, mentre il colonnello Barbano è il capo di stato maggiore. A far parte della Gendarmeria (o Eurogendfor) sono gli operatori delle polizie militari dei cinque paesi (i carabinieri, la guardia civile, la guardia repubblicana, i gendarmi francesi e olandesi); il loro compito, che sarà appunto operativo a breve, è fare da sostegno, in certi casi a sostituire quando non ci sono o non sono affidabili, le polizie locali nelle missioni di pace all’estero. Il nuovo comando è senz’altro motivo di lustro per la città, che ospita sempre alla Chinotto anche il nucleo del Coespu. Per la presenza di tante autorità, però, è stato organizzato un servizio d’ordine d’eccezione per evitare qualsiasi imprevisto. Non è escluso che oggi arrivino a Vicenza anche membri del governo, che fin dal maggio 2004 aveva lavorato per dare vita i due comandi.


Bus che scoppiano alle 7.45 Cicero e studenti a confronto
L’assessore: «Di poter mettere in strada mezzi in più non se ne parla Ma vedremo se si possono attuare ritocchi sugli orari delle corse»

(an. ma.) Si sono incontrati, si sono spiegati e hanno cercato di trovare una soluzione ad un problema che assilla non poco gli studenti, quello dei trasporti. E così ieri mattina a palazzo Trissino tra i ragazzi della Consulta e l’assessore alla viabilità Claudio Cicero c’è stato un confronto per mettere sul piatto della bilancia le ragioni studentesche e quelle dell’Amministrazione comunale. Pomo della discordia gli orari degli autobus che così come sono non soddisfano le esigenze degli alunni, costretti a fare i salti mortali per riuscire a non perdere il tram del mattino o quello per rientrare a casa. Un disagio lamentato più volte dai ragazzi, che ogni anno a settembre organizzano scioperi e manifestazioni per denunciare una questione tuttora irrisolta. Tanto che i rappresentanti della Consulta ieri in Comune hanno chiesto che gli orari delle corse vengano ritoccati di alcuni minuti, in modo da non aggravare il disagio che già c’è ed è dovuto in parte anche a mezzi di trasporto insufficienti rispetto al numero di studenti che frequentano gli istituti superiori in città. «Di autobus in più non se ne parla - sgombera subito il campo da equivoci Cicero - mentre ho dato la mia disponibilità a discutere sugli orari che potranno subire leggeri ritocchi in termini di anticipi e posticipi». Insomma si cerca di collaborare, dopo che alcuni istituti - soprattutto Pigafetta, Lioy, Da Schio - ai quali il Comune aveva chiesto di modificare l’orario di ingresso a scuola (passando dalla prima fascia delle 7.45 alla seconda delle 8.20) hanno risposto picche, alimentando le polemiche e soprattutto confermando come impossibile il binomio scuole e trasporti. Adesso non resta che aspettare l’inizio dell’anno scolastico per poter collaudare sul campo gli orari dei bus. «Dopodiché, se emergeranno difficoltà oggettive - conclude Cicero - discuteremo insieme ai ragazzi i possibili cambiamenti».


Acquistata la ex Coop in via Carso
Oggi abbandono e degrado. Domani il polo per famiglie con bar “astemio”

(g. m. m.) L’atto ufficiale, finalmente, c’è: il Comune ha deciso di acquistare l’ex Coop in via Carso. La spesa approvata dalla Giunta è di 945 mila euro, oneri e spese compresi. Superate le marette di natura politica, l’assessore agli interventi sociali Davide Piazza ha ottenuto in questo modo il primo via libera verso il progetto di creare un centro per la famiglia. Al momento c’è l’ok all’acquisto, domani ci saranno i dettagli progettuali. Si tratta di uno spazio di 2 mila metri quadri, che in base allo studio preliminare redatto da Amcps verranno così ridisegnati: una zona di circa 620 metri quadri destinata a sede decentrata della biblioteca Bertoliana, che oggi è dislocata nei locali della parrocchia di S. Carlo a Villaggio del Sole; uffici, ripostigli, corridoi, disimpegni, servizi igienici; una sala riunioni polifunzionale e un’area di circa 130 metri quadri per l’innovativa idea di dar vita a un bar Bianco, abilitato a servire soltanto bevande analcoliche. «L’acquisto risulta possibile - spiega l’assessore Piazza, che ha molto a cuore questo progetto - utilizzando proventi dal fondo di rotazione Peep, trattandosi di servizi strettamente collegati principalmente con insediamenti di edilizia residenziale pubblica». All’interno del centro troveranno spazio tutti i servizi a favore della famiglia: dal supporto dello psicologo e del pedagogo al consultorio, dai servizi di sportello per ogni area di assistenza o di relativa problematica socio-economica all’emergenza casa. Il polo sarà anche punto di riferimento per il volontariato, gli affidi, l’handicap. Soddisfazione è espressa anche dal presidente della circoscrizione 6, Matteo Tosetto, che ricorda come il progetto potrà finalmente riqualificare un’area oggi abbandonata e divenuta riparo per prostituzione e attività di microcriminalità. «Se funziona, potremmo esportarlo anche nella zona est della città», conclude Piazza, che parla di almeno due anni di tempo per veder realizzato il progetto e di una spesa complessiva di 2,5 milioni di euro.


Verso la Festa dei Oto. Si può prenotare fino a giovedì mattina
“Ristorante Palladio” quasi pieno
Resta solo l’incognita del tempo

Proseguono a buon ritmo le prenotazioni dei posti disponibili per la cena dell'8 settembre lungo corso Palladio. È già a buon punto l'affluenza, maggiore anche rispetto gli scorsi anni: chi volesse ancora approfittare di un'occasione che si ripete una sola volta all'anno, dovrebbe pertanto affrettarsi per poter scegliere il tavolo al quale accomodarsi e ricevere un pass per parcheggiare l'automobile. Le prenotazioni, al costo di 35 euro a persona, si raccolgono al piano terra di Palazzo Trissino, sede del Comune. L'organizzazione ha riservato ai partecipanti posti auto gratuiti lungo viale Giuriolo, via Vittorio Veneto, contrà Canove, contrà Catena e piazza delle Erbe: sarà sufficiente esporre sul cruscotto il pass rilasciato al momento della prenotazione. Si potrà parcheggiare anche al parking Aim di contrà Canove Vecchie con tariffa ridotta del 50 per cento, sempre esibendo il pass della manifestazione. Per quanto riguarda la logistica, malgrado sia festa, al mattino ci sarà il tradizionale mercato di piazza del giovedì e i preparativi per la cena scatteranno soltanto dopo le 13. Da quell'ora, indicativamente nel tratto da contrà del Monte a Largo Zileri, potranno passare soltanto i pedoni, che cammineranno lungo i marciapiedi e sotto i portici. Secondo l'ordinanza firmata ieri dall'assessore Ernesto Gallo, i negozi e gli esercizi commerciali che si affacciano su quel tratto di corso Palladio, dovranno chiudere alle 19. Non si potranno inoltre somministrare alimenti e bevande agli utenti ai tavoli in corso Palladio dopo le 18. Nel caso la manifestazione non si svolgesse in corso Palladio, gli esercizi interessati potranno svolgere la loro attività con gli orari abituali. Confermato anche il menu della serata, che comprende un aperitivo, sopressa e pan biscotto con prosecco e, al tavolo, tortino di baccalà alla vicentina con baccalà mantecato alla veneziana, bigoli con ragù bianco e julienne di verdure, reale di manzo con tartufo dei colli berici, patate al forno, zucchine trifolate, macafame, caffè, gelati di Cisco. Le prenotazioni vengono raccolte nella saletta di fianco all'Urp, al piano terra di palazzo Trissino, da un addetto de "La Reggia", che cura il servizio di catering della serata, fino a giovedì mattina. Questi gli orari: dal lunedì a giovedì dalle 10 alle 12.30 e nel pomeriggio di martedì dalle 15 alle 17.30. Per informazioni sono disponibili i numeri 0444-221280 (La Reggia), 339-2919117 (La Reggia) e 0444-221360 (Urp). In caso di maltempo l'organizzazione, che vede coinvolti anche Aim e Amcps, si sta già attrezzando per poter spostare la manifestazione sotto le altrettanto suggestive logge della Basilica Palladiana. In tale eventualità, saranno i negozi e i pubblici esercizi delle prime due logge della Basilica (da piazzetta Palladio) a dover chiudere alle 19.


Rischio ambientale. Le analisi escludono pericoli
L’Arpav tranquillizza tutti «Nessuna sostanza nociva»
Ma solo oggi la certezza sull’assenza della diossina

(e. mar.) Poteva andare molto peggio. È questa la sensazione che si ha l'indomani del drammatico incendio che ha distrutto la Vegam ma che non ha toccato, se non marginalmente, il magazzino della Spac. È lì infatti che sono depositate le materie prime che servono alla produzione della Vegam, decine di resine plastiche che se fossero state bruciate e immesse nell'aria avrebbero comportato un grave danno ambientale. Il rischio c'era eccome, visto che le fiamme hanno sfiorato la storica azienda dei Bedeschi, mettendo fuori uso solo l'impiamto elettrico. Ma è dall'Arpav che arrivano le notizie più confortanti dopo due giorni di analisi sui campioni prelevati dall'area che domenica ha bruciato per oltre dodici ore. Cinque campionature durate per l'intera giornata di domenica hanno escluso danni alla popolazione e a quell'area della Valchiampo anche se bisognerà attendere la giornata di oggi o forse domani per avere i dati ufficiali delle sostanze immesse nell'aria nelle ultime 48 ore. Vincenzo Restaino responsabile dell'Arpav di Arzignano fuga però ogni dubbio: «Oggi nell'aria c'è un inquinamento paragonabile a quello da forte traffico viabilistico che si sta via via diradando». Invece per quanto riguarda le presunte tracce di diossina nell'aria lo stesso Restaino va molto cauto. «I primi risultati li avremo oggi, ma dai dati in nostro possesso non ci sono tracce di composti a base di cloro che è elemento dominante della diossina. Per ora uso il condizionale e posso solo affermare che non ci sarebbero tracce da diossina, ma queste indagini non si fanno in pochi minuti ci vuole tempo. Comunque tra non molto renderemo pubblico le sostanze presenti nell’aria. Confermo invece - insiste Restaino - che non ci sono tracce di cianuro, ammoniaca e acido solfidrico. Domenica infatti abbiamo lavorato soprattutto sulla prevenzione e ci siamo assicurati che non ci fossero nell'aria queste sostanze altamente nocive».