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07 DICEMBRE 2004 dal Giornale di Vicenza
Tagli, anche il sociale nel mirino
Bilancio comunale di G. Marco Mancassola «Aumentare l’Ici? Prima dovrete passare sul mio corpo». La blindatura sull’imposta comunale è stata sigillata ieri mattina dall’assessore alle Finanze, la leghista Lida Favretto, che si è confrontata con il collega al bilancio, il forzista Marco Zocca. «La prima casa - chiarisce la Favretto - è un diritto acquisito da persone che lavorano, non è un lusso. Molti cittadini sono in difficoltà: anche mezzo punto può significare ulteriori sacrifici difficilmente sopportabili per le famiglie». Lo stesso Zocca si era pronunciato contro l’ipotesi ritocco, che peraltro viene fatta continuamente circolare negli ambienti del centrodestra, quale estremo, disperato tentativo di far quadrare i conti. Come riportato nei giorni scorsi, infatti, lo sbilancio attualmente è di 8,6 milioni di euro. Se non si aumenta la pressione fiscale, non resta che tagliare, dal momento che sono state stoppate o rinviate le operazioni di chirurgia finanziaria che puntavano a spegnere almeno i mutui più vecchi e onerosi. Infatti, come ricorda il capogruppo diessino Luigi Poletto, «nella relazione programmatica 2004-06, si affermava che fra le componenti di spesa corrente più elevate ci sono le rate di ammortamento dei mutui pari al 13 per cento». La via che si sta tentando di percorrere in questi indaffaratissimi giorni è quindi di contenere la spesa, puntando a realizzare economie anche sui servizi. Ieri mattina a palazzo Trissino Zocca ha incontrato anche Davide Piazza, assessore ai servizi sociali, il settore che gestisce il budget più cospicuo, fra i 7 e gli 8 milioni di euro. La richiesta è di tagliare un milione; la disponibilità accordata da Piazza ieri mattina è di limare fra i 300 e i 400 mila euro. Piazza è molto chiaro: «Come vado ripetendo da giorni, la coperta corta ormai è diventata uno zerbino striminzito. Eppure dobbiamo stare molto attenti a non commettere passi falsi. Bisogna procedere con moderazione, ragionando di volta in volta a piccoli passi. I cittadini hanno molte aspettative», soprattutto da un assessorato come quello di Piazza che si occupa di problematiche ed emergenze legate agli anziani, ai minori, all’handicap, al disagio. «Non è stato deciso ancora nulla di definitivo - puntualizza l’assessore -. Abbiamo fatto le nostre valutazioni e secondo noi si può tirare la cinghia in alcuni settori. La cifra che può essere ridotta è però di 400 mila euro al massimo, rivedendo voci di spesa come i canoni dei servizi cimiteriali. Un milione appare eccessivo: andare oltre i 400 mila euro di tagli significa dover rinunciare ad alcuni servizi che la popolazione si aspetta di ritrovare, in un momento economicamente e socialmente difficile». Non un milione, ma quasi, è stato chiesto di tagliare anche all’assessorato ai giovani e all’istruzione di Arrigo Abalti, che incontrerà Zocca oggi con le sue proposte di economie. In alcune circoscrizioni, nel frattempo, si fanno i conti con le incertezze e la cinghia sempre più tirata. Capita, ad esempio, che ci siano programmazioni di spettacoli che si articoleranno anche nel 2005, ma che hanno finanziamenti sicuri soltanto fino al 31 dicembre. I parlamentini che si trovano in queste condizioni, infatti, possono impegnare soldi solo fino a fine anno, non per il nuovo. In altre parole, euro sicuri per l’ultimo spettacolo prima di Natale, ancora nessun impegno per il primo dopo la Befana (anche se per poche migliaia di euro non ci dovrebbero proprio essere problemi), nonostante i cartelloni siano già affissi. Una boccata d’ossigeno, tuttavia, dovrebbe arrivare dalle Finanze, non sotto forma di leva fiscale, ma di progetti che potrebbero contribuire a recuperare un po’ di quattrini in extremis. Come anticipa l’assessore Favretto, oltre agli accertamenti, potrebbe andare in porto una riorganizzazione complessiva della pubblicità nel territorio comunale, affissioni comprese, pensando ad esempio a modificare le strutture, rendendole più gradevoli e appetibili. Il resto è affidato al tanto lavoro di questi giorni e all’attesa di una Finanziaria che lascia ancora troppi margini di incertezza.
Carabinieri e polizia municipale intensificano i controlli nei quartieri del centro Città sicura per il Natale Prevenzione con agenti in borghese e telecamere di Giancarlo Brunori
Valdagno città “blindata”. Per il periodo natalizio, carabinieri e polizia municipale hanno aumentato i controlli per prevenire furti ed episodi di microcriminalità. Obiettivi sensibili: negozi, supermercati e banche, con particolare attenzione al centro città in cui è maggiormente concentrata la presenza di clienti per gli acquisti natalizi. I controlli saranno organizzati in borghese, sia a piedi che con auto civetta, e con l’ausilio delle telecamere di videosorveglianza collegate con le centrali operative di carabinieri e polizia municipale.
Recoaro/2 Antenna La protesta “aule vuote” si allarga (m. sc.) La protesta dei genitori si allarga anche alle scuole della periferia. Ieri, 334 bambini, su 550 che frequentano materne, elementari e medie in paese, non sono andati a scuola. Le famiglie li hanno tenuti a casa, così come avevano fatto sabato scorso, chiedendo a gran voce il blocco dei lavori di installazione dell'antenna Umts in contrada Griffani. Ieri la giornata è stata convulsa anche per i vari soggetti istituzionali coinvolti: il sindaco Franco Viero e Domenico Caruso, preside dell'istituto comprensivo, hanno valutato le azioni possibili, anche nei confronti della ditta installatrice. Persino le Rsu dell'istituto hanno preso posizione, con una lettera al prefetto in cui chiedono la sospensione dei lavori per riportare l'equilibrio nella scuola. La prosecuzione della protesta delle famiglie recoaresi è stata concordata domenica sera, quando all'oratorio si sono riunite oltre 250 persone. Ieri, all'Istituto comprensivo, hanno disertato le aule circa 3 alunni su 4, a Merendaore il 44 percento, il 33 a Rovegliana. «I programmi didattici sono stati interrotti - spiega il preside Caruso - Come dirigente scolastico è mio obiettivo ripristinare armonia e frequenza in classe. Rimane ferma la posizione dell'istituto contro l'antenna». Intanto, dalla prefettura confermano che i lavori sono bloccati dallo Spisal che, chiamato giovedì scorso dai membri del comitato per un sopralluogo nel cantiere della discordia a rilevare il mancato rispetto delle norme sulla sicurezza. |