Ferrovieri: «Mobilitarsi contro l’impianto»
Il centrosinistra: «Non si abbassi la guardia.
Decisiva sarà la decisione della Regione»
di Maria Elena Bonacini
Arsenale: «serve un comitato» . A sollecitarlo sono i
rappresentanti del centrosinistra che ieri mattina si
sono ritrovati al centro civico dei Ferrovieri per
spiegare ai cittadini, una trentina, l’attuale
situazione relativa alla realizzazione di un impianto
di trattamento rifiuti speciali liquidi nell’arsenale
delle Ferrovie, progetto della ditta Wisco contro il
quale giovedì s’è espresso all’unanimità il consiglio
comunale.
Tanti gli ospiti alla corte di Antonio Lago, il
candidato presidente in Circoscrizione 7 per il
centrosinistra che ha organizzato l’incontro. C’erano
il segretario dei Ds Luca Balzi, i suoi omologhi di
Sdi e Italia dei Valori Ennio Tosetto e Luciano
Parolin, la segretaria provinciale dei Ds Daniela
Sbrollini, i consiglieri comunali Marino Quaresimin
(Margherita), Ciro Asproso (Verdi) e Gianni Rolando
(Ds), i consiglieri regionali Achille Variati
(Margherita) e Claudio Rizzato (Ds), e il presidente
di Vicenza Capoluogo Andrea Pelosi.
«Il progetto - spiega Asproso - è fatto bene ma
sottovaluta la portata degli inquinanti. Si è infatti
parlato di rifiuti speciali pericolosi e non
pericolosi dicendo che non ci saranno quelli tossici
nocivi. Di fatto, però, questa categoria non esiste
più e i rifiuti che vi rientravano sono diventati
semplicemente “speciali”. È inoltre possibile, come
già accaduto, che un errore umano possa innescare
incidenti che creerebbero grossi problemi in un centro
abitato. Bisogna quindi agire su più fronti, spingendo
l’Amministrazione ad un’azione di lobby politica e sul
territorio con un comitato e una raccolta di firme».
«Ora - continua Variati - la palla passa alla Regione
per la valutazione d’impatto ambientale (Via) ed in
questa sede sono già successe brutte cose. Il parere
del Comune non ha infatti eliminato il problema, ma la
questione è aperta e per questo io e Rizzato abbiamo
presentato un atto ispettivo urgente a risposta
immediata».
«Martedì - afferma Sbrollini - proporremo un incontro
tra Comune e Provincia al quale partecipino gli
assessori all’ambiente e speriamo che il sindaco e la
presidente possano stabilire un piano d’azione. Se
manca questa regia la Regione può infatti fare quello
che vuole».
Posizioni appoggiate da Lago che auspica «la nascita
di un comitato non politico per portare la battaglia
parallelamente nel territorio e negli enti locali
competenti».
Antenna, il Comune resiste al ricorso al Tar promosso
dal comitato
( m. sc. ) Tra sindaco e comitato lo scontro continua.
Il primo cittadino Franco Viero è pronto a resistere
al Tar contro il ricorso promosso dal Comitato
Griffani e dal Comitato Genitori dell'istituto
comprensivo. I comitati che si battono per non vedere
installato il ripetitore vicino alle scuole avevano
presentato, a metà febbraio, ricorso al Tar del Veneto
contro il Comune, segnalando la mancata applicazione
del regolamento comunale in materia di telefonia e
l'assenza di un permesso di costruire che autorizzi
l'installazione dell'antenna.
Ora replica la giunta, che impegna 3 mila euro per
autorizzare il sindaco a resistere in giudizio contro
i comitati.
È questa l'ennesima pagina giudiziaria della vicenda.
La prima, nell'estate 2004, quando la ditta H3g
ricorse al Tar contro il Comune, che si opponeva
all'installazione. In quell'occasione
l'amministrazione non si presentò in tribunale e l'H3g
vinse la causa. Le minoranze ed il comitato chiesero
di ricorrere al Consiglio di Stato, ma
l'amministrazione si oppose giudicando quella strada
“giuridicamente non percorribile”. Allora il comitato
imboccò da solo la strada che restava, ovvero il
ricorso al Tar contro il Comune. Intanto il cantiere è
sotto sequestro preventivo della magistratura per
presunto abuso edilizio.