Immigrazione, nuove regole e sui permessi scoppia il caos
Aboliti i Poli, da lunedì ci pensano gli sportelli di Cgil, Cisl e Uil
(e. mar.) Un incontro tra prefetto e questore per salutare i Poli per gli immigrati e poi il sciogliete le righe per un servizio che ha permesso a migliaia di immigrati di ottenere il permesso di soggiorno in questi ultimi anni.
Da lunedì sono cambiate le disposizioni ministeriali nel caos più totale che coinvolge, stranieri, patronati sindacali e comuni. Al posto dei Poli ci penseranno i patronati sindacali di Cgil, Cisl e Uil sparsi in tutta la provincia ad assistere gli immigrati che, prima di ottenere il permesso di soggiorno, dovranno perdere un sacco di tempo e spendere fino a 60 euro.
«Quello che manca - fanno sapere dagli sportelli sindacali - è l’informazione da parte del ministero, così i nostri operatori devono arrangiarsi come possono». L’immigrato deve prima rititare un kit alle poste che contiene documenti, avvertenze e modelli. Un groviglio di burocrazia a cui tentano di sopperire i patronati. Dopo aver compilato i modelli viene fatto un versamento e consegnato il kit compilato alle poste che spediranno tutta la documentazione al ministero a partire però dal primo gennaio 2007.
A quel punto sarà Roma a inviare alle questure delle singole province il permesso di soggiorno che poi verrà ritirato dall’immigrato. I tempi? Impossibile saperlo visto che la nuova disposizione è partita da due giorni, quello che è certo è che questure, sindacati, immigrati e gli stessi comuni sono già in allarme per un provvedimento che rischia di far scoppiare il caos.