14 OTTOBRE 2004

dal Giornale di Vicenza

«Vicenza è ogm-free Informi Berlusconi»
«Caro Silvio, aiutami tu»

Interpellanza urgente di Asproso al sindaco
«Vicenza è ogm-free Informi Berlusconi»

Vicenza irrompe, seppure con il ruolo di comprimaria, sulla scena dello “scontro” in atto per i prodotti geneticamente modificati, sospinta da una interpelanza urgente del Verde Ciro Asproso, il quale sollecita il sindaco Enrico Hüllweck a scrivere una lettera a Berlusconi per ricordargli che anche la nostra città fin dallo scorso giugno ha dichiarato il proprio territorio “ogm free” ovvero ha bandito dal suolo berico i prodotti transgenici. La polemica infatti infuria da giorni. Esattamente da quando il presidente del consiglio Silvio Berlusconi ha imposto (per due volte) lo stop al decreto sugli organismi geneticamente modificati del ministro delle politiche agricole Gianni Alemanno. Con il primo che si appella alla libertà degli italiani di mangiare ciò che ritengono preferibibile e più opportuno, con il secondo che mette in guardia dai gravi rischi per la sicurezza ambientale e alimentare e lancia un sos per la futura credibilità del made in Italy dei nostri prodotti. E il baillame, fatto di accuse roventi tra i sostenitori dell’uno e dell’altro (con Berlusconi le multinazionali del transgenico, con Alemanno un “partito” trasversale che va dalle associazioni dei consumatori e quelle dei coltivatori-agricoltori) ora coinvolge indirettamente anche Vicenza, perchè con due mozioni presentate e votate all’ unanimità (la prima dello stesso Asproso e la seconda del leghista Alessio Sandoli) ci si era impegnati a vigilare perchè nel territorio berico non fossero introdotte colture con dna modificato. Nella sua interpellanza il consigliere Asproso ricorda che in Italia la produzione agricola è estremamente frammentata e la maggiore ricchezza è data proprio dalla diversità (“Vantiamo - precisa - decine di tipi di mele, pere, pomodori, eccetera”), per cui aprire le porte agli ogm significa consentire, nel giro di breve tempo, che le semine transgeniche soppiantino le colture tradizionali, con conseguenze ben immaginabili per il nostro export, dato che l’immagine dell’Italia all’estero è legata anche ai prodotti agricoli ed enogastronomici. Poi il rappresentante dei Verdi avverte che bisogna agire con la massima urgenza, perchè entro questo mese inizia la commercializzazione delle nuove sementi e proprio lo scorso settembre l’ Unione europea ha inserito nel sua catalogo 17 varietà di mais con dna modificato, che potranno essere utilizzate già dalla prossima primavera: il provvedimento Ue può essere bloccato solo dal decreto Alemanno. Dunque Asproso chiede al sindaco Hùllweck due cose: intanto scriva urgentemente a Berlusconi (la conferenza Stato-Regioni, durante la quale comincerà un confronto sul decreto del ministro, è convocata per oggi) ribadendogli i convincimenti del Consiglio comunale di Vicenza (gli stessi di oltre mille città italiane), poi l’amministrazione berica eserciti una forte pressione politica su Venezia, perchè (come hanno già fatto dodici Regioni) ci si decida a promulgare una legge che metta al bando gli ogm da tutto il Veneto.


Hüllweck in missione da Berlusconi. Cerca un’... Ancora di salvataggio
«Caro Silvio, aiutami tu»
«Si parla di un ospedale Usa, a noi servono dati certi»

di Antonio Trentin

Il sindaco viaggia stamattina per Roma: Silvio Berlusconi lo aspetta ospite all'ora di pranzo a palazzo Grazioli, la sua residenza privata nella capitale. Ci va per parlare di qualche prossima urgenza infrastrutturale vicentina, ma anche per ritrovare il "viatico presidenziale" già cercato in passato in momenti difficili, prezioso per tornare in città politicamente rinforzato e coperto nel momento in cui Forza Italia berica gli crea insistenti problemi e il resto degli alleati aspetta di vedere che cosa farà sul caso-Ancora.
«Sì, parleremo anche di questo - anticipava ieri Hüllweck mandando un avviso ai naviganti nel mare infestato di scogli del centrodestra cittadino -: fa sempre bene a tutti che anche il vertice sia informato di quello che succede». Non che Berlusconi gli possa fornire la ricetta giusta per la sostituzione dell'assessore al Bilancio attaccata da sinistra e sfiduciata a destra.
«Ma - parole ancora di Hüllweck - un buon consiglio può sempre arrivare». Quale che sia questo consiglio raccoglibile a Roma, il sindaco proverà a risolvere la difficile situazione con l'Ancora entro la fine della settimana: «Sto raccogliendo i suggerimenti di molti?» racconta. Ma il dilemma resta uno solo: rischiare la sfida a colpi di voti tra due settimane, quando la mozione anti-Ancora dell'opposizione sarà dibattuta in consiglio comunale; oppure provvedere alla sostituzione, volente o nolente l'interessata e i suoi sempre meno visibili sostenitori dentro Forza Italia, e confezionare il rimpastone che una parte degli "azzurri" gli chiede da mesi. E veniamo alle cose grosse per le quali Hüllweck chiederà una mano al presidente del consiglio.
«Si tratta di tre problemi istituzionali importanti nel futuro della città. Ovviamente non mi aspetto di avere una risposta immediata, ma sarà importante l'aiuto che il presidente potrà darci nella fase conoscitiva presso ministeri e amministrazioni centrali» precisa il sindaco.
Prima cosa: le modalità di transito della linea ferroviaria Tav e, in pratica, la reale consistenza dell'impegno a finanziare il passaggio in galleria. «Deve essere il Comitato interministeriale per la programmazione economica a decidere - ricorda Hüllweck - e la città ha bisogno di certezze». Seconda cosa, legata alla terza spiegata tra poche righe: la prospettiva di potenziamento tecnologico dell'aeroporto "Dal Molin", a partire dalla strumentazione per il volo notturno, che - fatto per nuovi motivi militari - potrebbe servire per il futuro dell'aeroporto civile.
E poi, terzo, il clou delle aspettative ma anche delle preoccupazioni: l'ubicazione in città della sede e della scuola della futura Gendarmeria europea, e la prospettiva di un massiccio arrivo di nuovi militari e civili americani a Vicenza.
«Vogliamo capire meglio che cosa comporterà effettivamente la localizzazione in città della Gendarmeria dell'Unione modellata sulla nostra Arma dei Carabinieri e che cosa sarà l'integrazione con l'Amministrazione militare statunitense di cui ci hanno parlato. È un problema logistico - osserva Hüllweck - ma anche di sicurezza che il Comune vuole affrontare presto». Sull'incremento delle presenze americane, poi, il sindaco cercherà a Roma - tramite appunto un "appoggio" di Berlusconi - maggiori certezze su diverse cose che approdano a palazzo Trissino, come voci o come esplicite richieste. «Sappiamo che arriveranno forze numerose, probabilmente provenienti dalla riduzione delle basi in Germania. I comandi americani ci chiedono spazi urbanizzabili per la costruzione di centinaia e centinaia di nuovi alloggi in zone militarmente proteggibili. Il problema della sicurezza, in questo caso, è un problema che interessa anche la città. Ed è in discussione anche l'attivazione di un ospedale americano: o in un'area apposita o utilizzando spazi nell'ambito del San Bortolo. Un ulteriore prospettiva da affrontare con dati certi».