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18 APRILE 2005 dal Giornale di Vicenza
La manifestazione contro le disuguaglianze (fe. ba.) Sono partiti per il Brasile, scarpe da ginnastica ai piedi per percorrere 300 chilometri di marcia e sensibilizzare la popolazione brasiliana sul problema dei “senzaterra”. Filippo Giaretta e Paolo Cappozzo, del Nuovo Capannone Sociale e dell’associazione Ya Basta, hanno risposto all’appello del Movimento Sem Terra (Mst) brasiliano, che dal 1984 si batte per denunciare la disuguaglianza nella distribuzione della terra coltivabile che per l’80% è in mano al 2% della popolazione. Numeri da far rabbrividire se si pensa alla dimensione del Brasile. La marcia è partita ieri dalla città di Goiania, che si trova a circa 200 chilometri dalla capitale Brasilia, meta del viaggio sociale, ma il percorso organizzato dall’Mst sarà molto più lungo, circa 300 chilometri, perché farà numerose tappe. Nei quindici giorni di viaggio infatti i responsabili delle associazioni dei Sem Terra cercheranno di sensibilizzare la popolazione al problema del latifondismo, termine che in Europa fa tanto Medioevo ma che in Brasile e in altri stati del sud del mondo è ancora un termine moderno. La manifestazione non sarà di protesta ma di sensibilizzazione nei confronti della popolazione, con l’obiettivo di ottenere una riforma agraria adeguata in favore delle fasce poverissime che con un po’ di terra potrebbero invece trovare una fonte di sostentamento. I due vicentini partiranno per il Brasile a spese proprie e con l’intenzione di girare un documentario e produrre un archivio fotografico di questa esperienza da poter far girare non solo a Vicenza, attraverso incontri e proiezioni ma anche attraverso i mezzi più moderni. Un dettagliato resoconto sarà infatti pubblicato sul portale www.globalproject.info e attraverso una radio su internet. Un altro canale di diffusione saranno alcuni speciali su radio Sherwood. Il progetto dei due vicentini è stato presentato anche in Regione allo scopo di ricevere i contributi appositamente stanziati per iniziative del genere. Ma non essendo possibile aspettare la fine di aprile, quando verranno assegnati i contributi ai progetti migliori, i due vicentini apriranno il proprio portafogli per poter marciare a fianco dei “senzaterra”. Al ritorno, chissà, potrebbero anche trovare il rimborso da parte della Regione.. |