Un corteo di studenti fino alla stazione Ftv
I pendolari della scuola ora vanno in strada
Manifestazione dei ragazzi della cittadella degli studi imbufaliti per il servizio delle corriere
di Anna Madron
Striscioni, cartelli, slogan e corteo. Gli ingredienti della protesta ci sono tutti, assemblati dagli studenti vicentini che questa mattina hanno deciso di manifestare contro il servizio trasporti. "Pessimo" lo definiscono senza mezze misure, come recitano i volantini che da qualche giorno girano di mano in mano e come riportano gli striscioni preparati alla vigilia di questa ennesima battaglia per conquistare mezzi pubblici più efficienti. La richiesta parte soprattutto dai ragazzi che affollano la cittadella degli studi, circa 3000 suddivisi tra Quadri, Canova, Montagna e Boscardin, dall'inizio dell'anno scolastico sul piede di guerra per il sovraffollamento delle corriere, oltre che per gli orari delle corse che spesso non collimano con quelli di entrata e uscita da scuola.
«Si viaggia sempre in piedi - attacca Matteo Sartori, rappresentante d'istituto, quinto anno del Canova - ogni giorno ci sono compagni che vengono a lamentarsi con noi rappresentanti della situazione chiedendoci di intervenire».
Detto fatto. Questa mattina il corteo partirà proprio dalla cittadella per dirigersi in piazza Matteotti e da lì risalire corso Palladio. Ma la meta non è il centro storico, quanto la sede delle Ftv, in viale Milano. Lì gli studenti si fermeranno chiedendo un colloquio con i responsabili dell'azienda di trasporto da tempo sotto accusa, insieme ad Aim, per una gestione delle corse che non combacia con le esigenze degli alunni. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso si chiama istituto Rossi. «Da quando è stato posticipato alle 13,30 l'orario di uscita, le cose sono peggiorate - incalza Sartori - infatti le corriere che partono dall'istituto tecnico di via Legione Gallieno arrivano in cittadella già sovraffollate, tanto che più di qualcuno rimane a terra o, nella migliore delle ipotesi, è costretto a viaggiare come una sardina». Lo confermano anche alle Ftv.
«In effetti il Rossi con il cambio di orario ha sparigliato le carte - ammette il direttore di Ftv Francesco Gleria - d'altra parte la preside ci ha chiesto se era possibile posticipare l'uscita e insieme ad Aim abbiamo acconsentito, anche se effettivamente questo ha peggiorato la situazione». Morale, il disagio aumenta. «Ci sono ragazzi che abitano a Crespadoro - riprende il rappresentante del Canova - che arrivano a casa non prima delle quattro del pomeriggio, ovviamente stanchi morti e con i compiti da fare», come verrà riferito stamattina dalla delegazione composta dagli alunni del Canova, Boscardin, Montagna, mentre ancora in forse è la partecipazione del Quadri per via di un'assemblea d'istituto fissata da tempo. In ogni caso il problema tocca da vicino tutte le scuole della cittadella, oltre agli altri istituti della città, uno su tutti il Fusinieri dove il preside Gaggino firma ogni mattina decine di ingressi posticipati per i minuti persi nel viaggio di andata in corriera. Ma c'è anche chi, al contrario, è costretto ad arrivare in classe in netto anticipo. «Abito a Montecchio Precalcino - spiega Fabio Todesco del liceo Quadri, unica scuola della città in seconda fascia, dove le lezioni cominciano alle 8,20 - e c'è una sola corriera che parte alle 7 per arrivare a Vicenza alle 7,30, un'ora prima che suoni la campanella».
Disagi anche questi che alimentano la protesta nei confronti Ftv, l'azienda che oggi conta 16.000 abbonamenti studenteschi (contro i 16.300 dello scorso anno) e che ogni mattina mette in campo 190 corriere per servire 55 istituti scolastici in 22 comuni della provincia. «In questi giorni - conclude Gleria - ci stanno pervenendo tutti gli orari definitivi delle scuole, in base ai quali verrà tarata l'offerta dei trasporti: già da oggi, ad esempio, parte una corsa diretta che porta nella Valle dell'Agno e Chiampo, una delle zone più calde per numero di studenti che vi risiedono. Cercheremo dunque di intervenire per migliorare certe situazioni e sicuramente ascolteremo le istanze degli studenti. Una cosa però è certa: il problema dei trasporti è complesso e va gestito entrando in una logica di compatibilità tra aziende e scuole. Altrimenti, se ogni istituto si sente autorizzato a procedere per la propria strada, non si verrà a capo di nulla».
Ftv aggiunge una corriera per Chiampo, ma questo non blocca la manifestazione di protesta oggi a Vicenza
A sorpresa spunta una corsa bis
Resta il malumore degli studenti
di Nicola Rezzara
«Questa mattina sembrava un miraggio. Quando ero già sulla corriera per Trissino se ne è fermata una vuota diretta a Chiampo. Non ci ho pensato un attimo ed ho subito cambiato mezzo». Alessio, 14 anni studente del Canova, ieri è arrivato a Chiampo alle 14.15, mezz’ora prima del solito, con una corriera diretta partita dal piazzale della sua scuola pochi minuti dopo le 13. Non accadeva dallo scorso anno scolastico. Fino al giorno prima era costretto a prendere la corriera diretta a Trissino, per poi fare due cambi ad Alte e Chiampo per raggiungere la sua casa di Arso dopo le 15.
Un’improvvisa decisione delle Ftv - dopo le proteste dei giorni scorsi per il sovraffollamento sui mezzi - ha aggiunto, ieri mattina, la corsa diretta per Chiampo, che era stata precedentemente soppressa, riducendo così i tempi di percorrenza degli studenti provenienti dalla cittadella degli studi del capoluogo.
Una soluzione sperimentale dell’ultima ora, annunciata soltanto in mattinata da Antonio Carollo, dirigente del settore movimento delle Ftv; mentre si profila la manifestazione di protesta degli studenti stamattina alla stazione delle Ftv di Vicenza. «Abbiamo presente il problema degli studenti che devono fare un cambio di corriera in più. In questi giorni sperimenteremo delle soluzioni alternative» dice il dirigente delle Ferrotramvie.
Ma i problemi rimangono, soprattutto per il numero limitato di mezzi a disposizione. «Purtroppo non abbiamo mezzi fermi da dirottare sulle tratte più frequentate - spiega Carollo -. Questo vuol dire che se aumentiamo i mezzi per una corsa, dobbiamo toglierli da un’altra. Stiamo cercando di monitorare l’affluenza in tutta la provincia per calibrare gli interventi».
Molti studenti si chiedono perché le Ftv non si siano organizzate per tempo, dovendo ricorrere ad interventi d’emergenza ad anno scolastico ormai iniziato.
Per Carollo è mancato il dialogo con le scuole: «Abbiamo avuto l’elenco completo degli orari scolastici solo il 9 ottobre scorso e non è facile organizzare tutto al meglio in così poco tempo. Prima avevamo cercato un accordo con l’assessore Cicero e le scuole, ma poi gli istituti hanno fatto quello che volevano»
«Oggi, per esempio, abbiamo saputo dal giornale che il “Fusinieri” avrà dei rientri pomeridiani - continua il dirigente delle Ftv -. Se ci comunicassero le cose per tempo potremmo organizzare meglio le corse».
E Carollo risponde anche gli studenti che questa mattina manifesteranno contro le Ftv: «Per viaggiare tutti seduti, come chiedono, l’abbonamento dovrebbe costare sei volte la cifra attuale. Noi cerchiamo comunque di ridurre i disagi. Proteste, come quella prevista stamattina, mettono solo pressione e non aiutano a risolvere il problema».
Questa mattina alle 8.15 avrà inizio una manifestazione organizzata dagli studenti delle scuole “Canova”, “Quadri”, “Montagna” e “Boscardin” che dalla cittadella degli studi di Vicenza raggiungeranno la stazione Ftv per far sentire la loro protesta.