“Troppi” gli stranieri a scuola
Classi ridotte alle elementari
di Nicola Rezzara
Nelle scuole elementari e medie della città gli studenti stranieri raggiungono percentuali da primato. In media uno studente su quattro è extracomunitario, ma la percentuale è destinata a salire per le continue iscrizioni che si susseguono ad anno scolastico già iniziato, conseguenti alla richiesta di residenza da parte di famiglie straniere che nelle aziende presenti sul territorio comunale e dei dintorni trovano lavoro tutto l’anno.
La punta dell’iceberg è alla scuola di Villaggio Giardino con 63 stranieri su un totale di 147 alunni, pari al 43 per cento. A seguire la scuola elementare di San Rocco con il 27 per cento e la Fogazzaro di corso Mazzini con il 25 per cento.
Per quanto riguarda le medie, nel plesso Motterle gli studenti extracomunitari sono 93 su 386 alunni (24 per cento), mentre allo Zanella 84 su 383 (22 per cento).
La presenza di un così alto numero di alunni extracomunitari può creare problemi alla classe: molti di loro, infatti, hanno una limitata conoscenza della lingua italiana ed in alcuni casi faticano a capire anche le frasi più elementari. Se anche una banale comunicazione trova difficoltà ad essere compresa, l’ostacolo diventa insormontabile nel caso di lezioni complesse.
Corsi di recupero ad hoc, sensibilizzazione dei genitori e riduzione del numero di alunni per classe sono, quindi, le armi con cui le scuole ed il Comune combattono le difficoltà linguistiche e d’inserimento degli studenti extracomunitari.
«Era necessario porre rimedio a questa situazione - spiega l’assessore all’istruzione Antonio De Sanctis -. L’anno scorso abbiamo cominciato con un progetto sperimentale che ha avuto un buon successo e quest’anno sono già in atto alcuni interventi per colmare il gap comunicativo. Aiutare chi rischia di rimanere indietro per carenze linguistiche significa favorire l’intera classe».
Il progetto ha avuto inizio con un censimento del livello linguistico degli alunni stranieri, classificati secondo il loro grado di comprensione in tre fasce: buona comprensione, conoscenza limitata e conoscenza minima o assente.
Per gli studenti con conoscenze limitate o assenti sono stati creati corsi ad hoc: alle elementari sono attivi nel pomeriggio, facoltativi e richiedono il pagamento di una piccola quota. Alle medie, invece, vengono organizzate lezioni di italiano full immersion che gli stranieri frequentano al posto delle normali ore di lezione. «E’ inutile che chi non capisce l’italiano segua le lezioni di matematica» spiega l’assessore.
Per far comprendere al meglio le caratteristiche del progetto e motivare gli alunni, da alcune settimane il Comune incontra i genitori extracomunitari con l’aiuto di mediatori culturali. Inoltre, alle elementari si è cercato di ridurre il numero degli alunni per classe per favorire il lavoro degli insegnanti: a Villaggio Giardino nessuna classe supera i venti alunni, che in certe sezioni non arrivano nemmeno a quindici; stratagemmi in grado di limitare il trasferimento dei bambini italiani in altre scuole da parte dei genitori preoccupati che i figli rimangano indietro.
Un progetto che nelle intenzioni diventerà stabile anche per i prossimi anni, con un augurio: «Speriamo che i governi oltre a fare sanatorie pensino anche a finanziare i progetti scolastici per integrare gli studenti stranieri, al di là dell’appartenenza politica» conclude l’assessore De Sanctis.