L’occhio tv spia i punti caldi
Il centro "videosorvegliato" da cinque telecamere
di Matteo Molon
Da un paio di giorni cinque occhi elettronici sono puntati giorno e notte sul centro di Arzignano. È infatti partito il programma di videosorveglianza che in questa prima fase è costato all’amministrazione comunale 182 mila euro, 26 mila dei quali finanziati dalla Regione.
All’ingresso della città fanno ora capolino i cartelli che annunciano questa novità e anche il centro città riporta gli avvisi della presenza delle telecamere vicino ai punti in cui sono posizionate. Attualmente il monitoraggio riguarda piazza Marconi, la zona della stazione delle corriere, il ponte pedonale sul torrente Chiampo, il Parco dello sport e la piscina comunale. A progetto completato saranno coperti dal sistema anche la zona dell’incrocio di via dei Mille con via San Zeno, l’incrocio di via Tiro a Segno con viale dell’Industria, piazzale Pellizzari a Villaggio Giardino, l’incrocio della Madonetta, la rotatoria della zona industriale, il nuovo ponte sul Chiampo e la rotatoria di San Bortolo.
«Ma nessuno adesso dica che Arzignano - sottolineae l’assessore alla sicurezza Gianfranco Signorin - è diventata un lager o uno di quei reality che vanno di moda in tv di questi tempi. Il progetto non nasce con spirito di repressione, quanto piuttosto di attenzione e sensibilità verso la serenità dei cittadini della nostra città. Ci auguriamo che le telecamere servano a fermare o quantomeno a scoraggiare i fenomeni di vandalismo che, specie al Parco dello sport, sono sempre all’ordine del giorno».
Secondo i responsabili del pool di ditte che hanno curato l’implementazione dell’impianto, i dispositivi utilizzati rappresentano attualmente l’apice di questa tecnologia. Le telecamere riescono a zoomare sugli obiettivi tanto da riconoscere i tratti di un viso o leggere una targa fino ad un centinaio di metri di distanza. Ce ne sono di due tipi: quelle standard fisse e quelle "dome" brandeggiabili, ossia manovrabili a distanza a 360 gradi in tutte le direzioni per mezzo di un joystick che si trova alla comando del corpo intercomunale di polizia municipale. Proprio nella stazione dei vigili le immagini arrivano via ponte radio per poi venire registrate sul disco rigido di un pc in modo da consentirne la visione anche in differita. «Le registrazioni vengono conservate nelle 24 ore successive - spiega il comandante Massimo Parolin - poi vengono automaticamente cancellate se non sono state rilevate infrazioni o immagini sospette da inviare alle autorità competenti».
Il sindaco Stefano Fracasso non esclude che nel prossimo futuro questo progetto possa essere esportato anche negli altri nove comuni che hanno aderito alla convenzione del corpo intercomunale di polizia municipale.
«Fin da quando le telecamere sono state montate ad agosto - spiega Fracasso - ho ricevuto indicazioni da parte di cittadini che mi hanno suggerito dove posizionare nuovi punti di osservazione. Nei prossimi mesi studieremo i risultati e valuteremo il da farsi».