Superata la quota dei 90 mila stranieri regolari
Presentato ieri il rapporto Caritas dell’anno 2005
Cresce il numero dei giovani extracomunitari
cala il numero di donne, Serbia la prima comunità
di Eugenio Marzotto
Al 31 dicembre del 2005 erano 320.793 gli immigrati regolari nel Veneto, di questi oltre 90 mila residenti in provincia di Vicenza.
È il primo dato che salta all’occhio leggendo le stime del dossier immigrazione Caritas Migrantes che comprende anche la presenza di minori di 14 anni ed iscritti nel permesso di soggiorno dei genitori.
Vicenza così si classifica al sesto posto in Italia per numero di residenti stranieri, superata in Veneto solo da Treviso, dopo le grandi città come Roma, Torino, Milano e Brescia.
Nel Veneto e a Vicenza cresce anche il numero di giovani immigrati residenti, pari al 24% dell’intera popolazione immigrata.
Serbia-Montenegro la prima nazionalità presente, segue Bangladesh, India, Ghana, Bosnia, Senegal e Macedonia. Ma è la comunità rumena e moldava che fa un passo da gigante nella società vicentina. I moldavi addirittura sono aumentati rispetto al 2004, del 24%
C’è poi la questione della cittadinanza. Mentre se si dovessero ridurre a cinque anni i tempi di permanenza regolare in Italia per poter fare domanda di cittadinanza, i cittadini stranieri presenti in Veneto che potrebbero usufruire della possibilità sarebbero 66 mila.
Per quanto riguarda i minori stranieri residenti, nel 2005 sono stati rilevati in 77.173, quasi il 17% in più rispetto al 2004, con un’incidenza sulla popolazione straniera in Veneto di oltre il 24%, la più alta in Italia. Così, le anticipazioni del ministero dell’Istruzione rispetto all’anno 2005-2006 confermano che il Veneto è la seconda regione italiana per numero di studenti stranieri.
Le appartenenze religiose a Vicenza e in Veneto sono tra le più diverse. Gli immigrati cristiani (cattolici e ortodossi) sono il 48%, i musulmani rappresentano invece il 33%. Dati che spiegano come rispetto al 2003 i musulmani siano in leggero calo -1,2% e i cristiani siano aumentati dell’1,1%.
C’è poi la questione occupazionale: nel 2005 sono stati 17.401 i nuovi ingressi al lavoro, ma negli ultimi cinque anni gli occupati stranieri sono diminuiti del 25% e negli ultimi due anni, a Vicenza si è riscontrato un -38%.
La crisi dunque ha colpito anche il lavoratore immigrato, tanto che nell’ultimo anno sono calate le disponibilità all’assunzione dal 33 al 31%.
Oggi del resto le maggiori richieste di lavoro provengono a Vicenza dal mondo delle costruzioni, alberghi e ristoranti.
Così in provincia gli immigrati occupati ammontano al 20% dei dipendenti assunti, di questi il 13% l’anno scorso ha trovato un nuovo impiego.
La Circoscrizione 3 in frenata
sul villaggio Usa a Quintarello
di Tommasino Giaretta
La possibilità di realizzare un villaggio americano di 215 alloggi in località Quintarello non è più un’ipotesi tanto lontana bensì un progetto che giorno dopo giorno si sta sempre più materializzando. Manca solo il consenso della Giunta di Quinto che dovrà pervenire entro il primo dicembre.Va detto che se in paese l’insediamento da 220 mila metri quadrati non ha particolarmente allarmato le coscienze di molti, a preoccuparsi dell’impatto che potrà avere sull’ambiente e in particolare sulla viabilità è la Circoscrizione 3 di Vicenza.
La zona individuata in via Quintarello dall’impresa Pizzarotti & C. spa di Parma (aggiudicataria del bando di selezione dell’Ufficio contratti immobiliari della Setaf) è un’area di 220 mila metri quadrati, fra l’argine destro del Tesina e l'autostrada Valdastico al confine con Marola, a un tiro di schioppo dalla Ca’ Balbi e tremendamente comoda alla caserma Ederle.
A pensare positivo non è soltanto il sindaco Secondo Pillan, il quale ha già avuto modo di ravvisare i vantaggi economici di una simile operazione, ma anche il gruppo di minoranza che nell’ultima riunione del Consiglio comunale per bocca del consigliere, Fausto Rossi, ha assicurato che “non sussiste nessuna pregiudiziale politica o ambientale alla realizzazione del villaggio Usa”.
A prendere posizione contro il parere del sindaco Pillan («Questa è un’occasione unica per ripensare e riprogettare il futuro di Quinto Vicentino») è la Circoscrizione 3 di Vicenza seriamente preoccupata per le «non trascurabili problematiche legate a un incremento del traffico veicolare di Bertesina già ora gravata di un transito improprio da parte di coloro che vogliono evitare gli incolonnamenti sulla Ca’ Balbi».
Il presidente della Circoscrizione, Lucio Coppello, si è rivolto al sindaco di Quinto Pillan, al sindaco di Vicenza Hullweck e alla presidente della Provincia Dal Lago sostenendo di ritenere indispensabile che, qualunque decisione venga presa, sia frutto di un preventivo accordo fra tutti i soggetti direttamente interessati a tale intervento non ultimi il comune di Vicenza e la Circoscrizione 3 rappresentando questi le migliaia di cittadini residenti nei quartieri e nelle frazioni limitrofe interessate da un prevedibile incremento del flusso veicolare in presenza di arterie che allo stato attuale non sono compatibili a sopportare nuovi carichi di traffico.
La posta in gioco è alta e appetibile. Il sindaco Pillan non ha perso tempo affidando l’incarico a uno studio legale per acquisire ulteriori elementi in modo da procedere a una ricognizione dell’iter urbanistico-amministrativo. «Quanto alla posizione della Circoscrizione 3, il problema della viabilità - afferma il sindaco Pillan - è già ben noto indipendentemente dalla realizzazione del villaggio Usa. Assicuro che è già stato oggetto di discussione e preso in seria considerazione in un recente incontro all’interno del piano provinciale di coordinamento territoriale».